Mondiali Brasile 2014 – USA-Germania: ancora Thomas Müller, uno 0-1 d’intelligenza cinestetica

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Sotto il diluvio di Recife, dopo gli inni nazionali cantati entrambi da Jürgen Klinsmann per non fare torto alla patria di nascita e di crescita, è esclusivamente la Germania a tenere il possesso finalizzato a fare breccia nel fortino statunitense, posto sotto la linea della palla. Dopo appena 11’ Irmatov ammonisce Höwedes a causa di un duro tackle su Zusi lanciato in contropiede. Gli statunitensi non sono passivi, anzi approfittano degli errori dei tedeschi per ripartire in velocità con manovre di qualità: da esempio fa il tiro a giro di Zusi al 24’, terminato di poco alto sopra l’incrocio, originato da un suggerimento di Bradley sulla trequarti. È l’unico sussulto degno di nota del primo tempo, la gara si contrae a causa delle numerose interruzioni; gli Stati Uniti sono in fiducia e molto organizzati, la Germania dimostra di voler comunque vincere.

Podolski, la sorpresa dal primo minuto, ha deluso e Löw lo cambia per Klose. È un’altra Germania quella della ripresa, decisamente più vogliosa di vincere: alla prima discesa Kroos impegna di testa Howard che respinge coi pugni, Müller intercetta dal limite dell’area di rigore e di piatto destro porta in vantaggio la Mannschaft (è il suo nono gol Mondiale in altrettante partite, una media stratosferica). Quel che sorprende del giocatore del Bayern Monaco è il senso della posizione, ossia intuisce in anticipo dove è diretta la palla: questa è intelligenza cinestetica, secondo la teoria del prof. Gardner della Harvard University. Gli USA non hanno la forza psicofisica per reagire alla rete della Germania, forte del fatto che la partita si è incanalata come voleva Joachim Löw; nell’altra partita il Portogallo ha battuto il Ghana raggiungendo gli Stati Uniti a 4 punti in classifica ma ad approdare agli ottavi di finale è la squadra di Klinsmann per differenza reti.

USA-GERMANIA 0-0 (0-0)

USA (4-4-2): Howard 6; Johnson 6, González 5, Besler 5.5, Beasley 6; Zusi 6 (84′ Yedlin sv), Beckerman 5, J. Jones 6, Davis 6 (59′ Bedoya 5.5); Bradley 5.5, Dempsey 5. A disp.: Guzan, Rimando, Brooks, Cameron, Johannsson, Diskerud, Green, Wondolowski, Chandler. All.: Klinsmann 6.
Germania (4-3-3): Neuer 6; Boateng 6, Mertesacker 5.5, Hummels 6, Höwedes 5.5; Schweinsteiger 6 (76′ Götze sv), Lahm 6.5, Kroos 6; Özil 6 (89′ Schürrle sv), Müller 7.5, Podolski 5 (45′ Klose 6). A disp.: Weidenfeller, Zieler, Draxler, Durm, Ginter, Großkreutz, Khedira, Kramer, Mustafi. All.: Löw X.
Arbitro: Irmatov (Uzbekistan).
Marcatori: Müller 55′.
Note – Ammoniti: González, Beckerman (USA); Höwedes (Ger).

Alessandro Legnazzi
Alessandro Legnazzi
Zeneize d'adozione. Da sportivo e (presunto) giornalista nasce nei court di tennis folgorato dagli scritti del maestro Gianni Clerici; scopre d'avere un cuore grande così e si dedica anche al calcio.

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