Se arrivano dolori dalla serie della selezione maggiore contro gli All Blacks, la Nuova Zelanda sorride all’Inghilterra Under 20 di rugby: al termine di un cammino entusiasmante, i giovani inglesi sono saliti sul tetto del Mondo, battendo 21-20 il Sudafrica all’Eden Park di Auckland.
Quello dell’Inghilterra Under 20 è un progetto in evoluzione, il cui successo è figlio dell’oculata programmazione di base di un paese che rugbisticamente guarda al Mondiale senior del 2015, organizzato in casa.
Nella fase a gironi, l’Inghilterra si è imposta con 14 punti, frutto di 3 vittorie in altrettante uscite. Dopo il pronosticabile successo sull’Italia (62-3), gli inglesi sono andati a imporsi sull’Australia 38-24 e infine sull’Argentina, con 1 punto di scarto (17-16).
Meno risicata, rispetto a quella sui Pumitas, l’affermazione inglese in semifinale: Irlanda travolta 42-15 e finale iridata assicurata. Nell’atto decisivo, giocato sotto la direzione dell’arbitro neozelandese Ben O’Keefe, l’Inghilterra ha trionfato di 1 solo punto, frutto delle mete di Earle e Conlon, oltre che dei calci di Burns e Morris.
Per quanto riguarda gli azzurri, IRB Junior World Championship piuttosto indigesto: dopo il tonfo all’esordio con gli inglesi, i ragazzi di Troncon si sono ripresi battendo l’Argentina 26-29, salvo poi crollare contro gli Wallabies Under 20 per 29-3.
Terzi al termine della Pool A, gli azzurrini si sono disimpegnati nel playoff per il 9° posto: ko dalla Scozia nel primo turno (18-21), vittoria sulle Figi nell’ultima sfida (17-22).
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