Sghimberlo Mondiale: la cronaca diretta di Uruguay-Inghilterra

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Il derby di Milano trasferitosi per sbaglio nel posto più caldo del Brasile. Tabarez contro Hodgson, due delle pagine più truci della storia calcistica meneghina in Uruguay-Inghilterra, la partita che deciderà chi è il più figo fra i perdenti del girone dell’Italia.

 

0′ – Inni nazionali e già si capisce quanto l’Uruguay sia agguerrito in questa partita: nessuno degli 11 di Tabarez ha azzeccato una nota nemmeno per sbaglio. Si tratta ovviamente di pretattica, per confondere gli avversari.

0′ – Ma gli inglesi sono allenati dal mitico Hodgson, quindi dovrebbero già partire confusi di loro.

0′ – Arbitra lo spagnolo Velasco Carballo, che è uno dei pochissimi iberici che in nottata non si sono fatti una gitarella in un qualsiasi aeroporto brasiliano.

3′ – Partita cominciata per i 22 in campo, tranne per Rooney, che ha sempre bisogno di una ventina di minuti per capire da che parte attaccare.

5′ – Corner battuto alla Julienne da Suarez, Hart si copre di ridicolo rigettandolo in angolo con i pugni chiusi. L’impressione è che oggi i portieri potrebbero dare diverse soddisfazioni agli esteti del pallone.

7′ – L’Inghilterra cerca spesso l’esterno destro Johnson, che è stato convocato solo perché Rooney aveva bisogno di uno shampoo delicato per i capelli nuovi.

9′ – Primo giallo della gara: se lo becca Godìn, reo di aver toccato il pallone prima con una mano e poi con l’altra: un record!

10′ – Strepitosa punizione di Wayne Rooney, che sfiora l’incrocio dei pali mentre Muslera era fermo a leggere l’appassionante fumetto “Nonna Papera e José Carioca commercialisti senza IVA”.

12′ – Cahill prova la tipica fatality di Bonucci, ma non ha la stessa classe nel regalare il pallone alla punta avversaria da ultimo uomo.

13′ – Nemmeno un quarto d’ora e le due squadre hanno già superato la quantità di metri percorsi durante Italia-Inghilterra.

14′ – Classico lancio illuminante di Caceres che finisce a 70 metri dal bersaglio. Si chiamano illuminanti perché per guardarli tutto lo stadio si abbronza le cornee con i riflettori dello stadio.

15′ – Clamoroso sinistro volante di Rodriguez che termina di pochi yoctometri sopra la traversa. Considerati i riflessi di Hart, non ci sarebbe arrivato nemmeno se avesse avuto Sky Go con il recorder.

17′ – Hart s’è tuffato adesso.

18′ – Intanto la RAI manda inspiegabilmente fotogrammi subliminali di Cannavaro che alza la coppa nel 2006. Cosa staranno cercando di comuinicarci?

19′ – Non sappiamo quali altri messaggi subliminali abbia mandato la RAI in questi venti minuti, ma io ho un’inspiegabile voglia di mangiare un Winner Taco, andare a cena con Jessica Rizzo e strangolare il Teletubbie verde con il filo interdentale.

22′ – Partita apertissima, con l’Uruguay che sembra più pericoloso in avanti. Almeno fin quando Suarez non mangerà il braccio di un avversario beccandosi settantadue mondiali di squalifica.

23′ – Anche in questa partita fanno bella mostra i nuovissimi scarpini alla moda, uno azzurro e uno rosa. Non è che sia una grande novità: lo fanno un sacco di mariti la mattina dopo una megasbronza con le pantofole “lui”-“lei”.

26′ – L’Uruguay prende coraggio e riparte da dove aveva lasciato nel 1950. Schiaffino guadagna un corner.

30′ – Ora l’Inghilterra prova a sfondare sulle fasce: i difensori uruguagi rispondono provando a sfondare sulle tibie. L’arbitro Carballo, però, s’impone con una certa spocchia: “L’Espagne c’est moi!”.

31′ – Numero di Rooney che salta quindici metri e impatta la traversa, anche se si trovava a venti centimetri dalla porta. Senza il trapianto questo sarebbe stato gol.

31′ – Ora però i suoi capelli nuovi di zecca sono anche griffati Adidas.

36′ – Sturridge tenta il sinistro dai 25 metri e abbatte un UFO diretto sul ritiro di Mangaratiba per cercare di carpire i segreti della pettinatura di Paletta.

39′ – Uruguay in vantaggio con la premiata ditta Cavani-Suarez-Jagielka. Quest’ultimo, furbo come una faina morta, si fa superare dal morbido pallone di Cavani e permette a un uruguaiano di 80 centimetri di segnare di testa.

41′ – Risponde l’Inghilterra: Sturridge saggia i guantoni di Muslera, mai usati nella sfida con la Costarica. Intanto il commentatore RAI si supera: “Gli inglesi ora non si devono decomporre”. Va beh, non saranno reattivissimi, ma per l’autopsia sembra un po’ prestino…

44′ – Suarez dopo il gol è andato ad abbracciare il fisioterapista che l’ha rimesso in piedi. Dall’altra parte invece sono i giocatori che rimettono in piedi il fisio…

46′ – Finisce qui il primo tempo e non so voi, ma io ho sentito un agghiacciante brivido al nervo anale quando per un attimo ho pensato a Cavani e Suarez arginati da Paletta e Bonucci.

49′ – Già iniziato da vari minuti il secondo tempo. Suarez ci prova ancora direttamente da calcio d’angolo: Hart potrebbe bloccare facillmente ma invece decide inspiegabilmente di respingere in fallo laterale col metodo Fosbury.

51′ – L’Inghilterra è entrata in campo con la stessa determinazione che avrebbe avuto Alfonso Signorini nell’attacco di Pearl Harbor. Ma Suarez e Cavani ciabattano da ottima posizione. Sono passati poco più di 5 minuti e potremmo già essere 4-0.

54′ – Clamoroso errore di Rooney che centra i testicoli di Muslera, solissimo in area a 6 metri dalla porta. Niente mani nei capelli, perché sono preziosi, ma vince uno spumante da 2 euro e un mazzo di carte non plastificate.

55′ – Secondo Rimedio della RAI, Rooney è il capitano della Celeste. Chissà cosa ne pensa Oscar New York Tabarez.

56′ – Welbeck vendica il proprio capitano operando il ginocchio destro di Muslera senza anestesia.

59′ – Ci prova Sterling, che si butta a kamikaze dopo la mano morta di un avversario. Niente di fatto, anche se Nishimura twitta “PPPPPENALTTTTTTYYYYY!!!!”.

62′ – Alvaro Pereira rientra in campo rifiutando la sostituzione dopo aver acchiappato una bastonata in testa che in un qualsiasi telefilm di “Top Crime” sarebbe stata recensita dal Coroner. All’Inter chiedeva il cambio anche se qualcuno gli sbriciolava un wafer sulla fascia…

66′ – Ora l’Uruguay ha in campo Stuani e Rios. Gente che ha fatto schifo con Palermo e Reggina, ma la Celeste continua a comandare sul tabellino. Coefficiente di difficoltà: fuga da Alcatraz.

71′ – Hodgson si copre con Lallana.

73′ – L’Inghilterra ci prova, ma ha un solo schema: palla sulle fasce e tanta preghiera. Contro di noi un gol l’hanno fatto, ma quando di fronte hai dei difensori non è facile che questo basti.

75′ – Pareggio dell’Inghilterra con il classico schema: “palla sulle fasce e tanta preghiera”. L’avevamo detto che questi inglesi avevano tutte le carte in regola per segnare.

78′ – Ora l’Uruguay non esiste più. Gli inglesi arrivano da tutte le parti, anche con più palloni contemporaneamente.

78′ – Tabarez si spara dentro Fucile per tentare d’innescare la “doppietta” di Suarez.

79′ – Non sembra che basti: gli inglesi sono rinati e cingono d’assedio la porta di Muslera. Si scalda Bazooka.

81′ – Lallana avrebbe la stoffa, ma continua a giocare sul velluto in un fazzoletto.

82′ – Break dell’Uruguay: è dura dirlo quando una delle due squadre è allenata da Hodgson, ma questa è una delle più belle partite viste finora.

83′ – Tabarez sembra Jeff Turner dopo una notte al Muccassassina.

85′ – Clamoroso buco della difesa inglese e Suarez mette davvero la doppietta. Ma se ogni volta che segna piange dovrà spendere in collirio mezzo stipendio.

86′ – Bazooka torna a sedersi in panchina.

88′ – Fuori Suarez, divorato dai crampi. Intanto si susseguono le immagini della sua esultanza, mentre con la mano mima il numero tre. Sembra che non andasse benissimo in matematica…

90′ – Se terminasse così, per l’Inghilterra sarebbe ancora matematicamente possibile sperare nel passaggio del turno. Ma non è facilissimo che un’epidemia di peste nera colpisca contemporaneamente i ritiri di Uruguay e Costarica.

92′ – Tabarez non sorride dal ’71, e anche allora non sorrideva dal ’46.

93′ – Abbraccio gay fra Suarez e Pérez in panchina. Tanto, dopo questa doppietta, al Pistolero verrà concessa in patria pure la licenza di uccidere.

95′ – L’impressione è che l’Inghilterra non pareggerebbe nemmeno se sul cartellone luminoso del recupero fosse uscita la faccia di Gigi Marzullo.

96′ – Lo Sghimberlo vi saluta: finisce 2-1 la terza partita del girone più cazzuto di tutti i tempi, mentre accanto a noi ci sono Francia, Svizzera, Ecuador e Honduras. Quando Platini si porta i bussolotti da casa…

Gaetano Allegra
Gaetano Allegra
Nato a Milano l'1 giugno 1979, è giornalista da oltre 10 anni. Ha diretto due testate cartacee e pubblicato un romanzo. E questi sono gli hobby. La vita seria la passa leggendo, torturando il pianoforte e dicendo stupidaggini.

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