Tennis, Roland Garros: Bouchard e Raonic, il Canada sogna

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Il sole è tornato a nascondersi tra le nuvole, sopra il Roland Garros di Parigi, ma i campi rossi della capitale francese hanno riservato comunque uno spettacolo meraviglioso per il numeroso pubblico sugli spalti.

La giornata si è aperta con la prosecuzione delle due partite sospese sabato sera: Fernando Verdasco ha concluso vittoriosamente anche il terzo set (6-3 6-2 6-3) su Richard Gasquet e troverĂ  negli ottavi Andy Murray che ripartiva dal 7-7 al quinto contro Philipp Kohlschreiber; lo scozzese ha chiuso la gara lottando, soprattutto con se stesso, fino al 12-10 (3-6 6-3 6-3 4-6 12-10) dopo 4 ore e 12′ totali di gioco.

Nel primo ottavo maschile in programma, Tomáš Berdych supera con estrema serenità (6-4 6-4 6-4) John Isner ed è il primo giocatore a qualificarsi per i quarti; troppo solido il tennista ceco per lo statunitense che deve aggiungere altro al suo gioco, oltre al servizio, per poter competere in uno Slam.

Per la prima volta, dopo nove anni consecutivi, Roger Federer non giocherĂ  i quarti del Roland Garros; lo svizzero, poco ispirato, cede in cinque set (6-7 7-6 6-2 4-6 6-3) al lettone Ernests Gulbis che, da parte sua, torna dopo 6 anni tra i primi otto dello Slam parigino; il 25enne di Riga ha giocato una grande partita, sempre concentrato e lucido in tutte le fasi dell’incontro, cosa che gli è capitata raramente nella sua carriera. Evidentemente la collaborazione con Gunther Bresnik (suo nuovo allenatore, ndr) e la vicinanza con il giovane Dominic Thiem, anch’egli allenato da Bresnik, hanno dato nuovi stimoli a Gulbis e i risultati stanno arrivando: vittoria nell’ATP di Nice la scorsa settimana e quarti a Parigi, per adesso.

Primo quarto di finale al Roland Garros per Milos Raonic; il canadese sotto la guida del duo Riccardo PiattiIvan LjubiÄŤić ha trovato la giusta continuitĂ , arricchendo il proprio bagaglio tecnico e tattico. Contro lo spagnolo Marcel Granollers non c’è stata partita, troppa la pressione imposta da Raonic che ha chiuso in tre set (6-3 6-3 6-3) con 52 vincenti. Primo canadese a raggiungere i quarti di uno Slam nell’era Open.

Novak Djokovic non ha dato scampo a Jo Wilfried Tsonga; il serbo ha dominato dal primo scambio e per il francese, che non aveva ancora perso un set nel torneo, è stata una sconfitta (6-1 6-4 6-1) pesante da digerire.

Nel torneo femminile continua la marcia, che pare inarrestabile, di Eugenie Bouchard; la 20enne canadese, già semifinalista agli scorsi Australian Open, distrugge (6-1 6-2) la numero 8 del tabellone, Angelique Kerber, e guadagna il suo primo quarto di finale al Roland Garros, tanto per smentire chi diceva che sulla terra si sarebbe adattata con difficoltà.

Finisce agli ottavi, invece, l’avventura francese di Ajla Tomljanović; la croata, dopo aver eliminato Agnieszka RadwaĹ„ska, non è riuscita ripetere una prestazione di livello contro Carla Suárez Navarro e la spagnola, dopo 6 anni, torna nei quarti a Parigi vincendo l’incontro in due set (6-3 6-3).

Approda ai quarti, in scioltezza e con grande sicurezza, la spagnola Garbiñe Muguruza che sul centrale di Parigi ha battuto in due set (6-4 6-2) la francese Pauline Parmentier; la 20enne di origini venezuelane però, dopo aver battuto Serena Williams, troverà nei quarti un altro ostacolo difficile da scavalcare: Maria Sharapova.

La russa ha faticato piĂą di quanto non dica il risultato per aver ragione di Samantha Stosur in tre set (3-6 6-4 6-0); la finalista di Parigi 2010 è partita molto bene, ma non ha resistito al ritorno della Sharapova nella seconda frazione di gioco e nel terzo set è crollata sotto il ritmo elevato dell’avversaria. Ennesima vittoria in rimonta per la Sharapova di quest’ultimo periodo e quarti di finale conquistati con le unghie e la classe.

Programma di oggi sulla carta poco interessante; tra gli incontri piĂą rilevanti ci saranno Murray-Verdasco e Kuznetsova-Ĺ afářová, ma l’unico degno di nota sarĂ  quello tra la nostra Sara Errani e la serba Jelena Janković. Speriamo che Sarita compia un’altra impresa!

 

Paolo Maragoni
Paolo Maragoni
Nato a Terracina (LT), dove vive e lavora. Appassionato di arte, jazz e sport. Ama viaggiare, recita per vocazione. Scrive racconti e poesie. Ha avuto esperienze da speaker radiofonico e pubblicista.

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