Michael Matthews vince la sesta tappa del Giro d’Italia, da Sassano a Montecassino, e consolida la sua leadership in testa alla classifica generale. L’australiano della Orica Green-Edge riesce a beffare Cadel Evans sulla salita finale di Montecassino, al termine di una tappa che ha vissuto momenti drammatici a 10 km dal termine, quando due cadute hanno coinvolto parecchi ciclisti.
Un duplice incidente in cui ad averne la peggio sono stati gli uomini Katusha; Rodriguez è arrivato con sette minuti di ritardo e un vistoso problema alle costole, Giampaolo Caruso, invece, è rimasto a terra ed è stato obbligato a dover ricorrere all’ambulanza per un brutto infortunio alla spalla. Encomiabile nell’occasione il comportamento di Paolo Tiralongo, ciclista dell’Astana, che ha preferito sincerarsi delle condizioni di Caruso prima di riprendere la corsa. Nella lunga lista di ciclisti coinvolti nella caduta ci sono anche Brajkovic, Battaglin e Michele Scarponi che ha accusato un minuto e mezzo di ritardo dalla maglia rosa.
LA GARA Solo quattro uomini quest’oggi ad animare la fuga odierna; un attacco per trequarti di lingua italiana formato da Bandiera, Zardini, Torres Agudelo e Fedi. Il loro tentativo, partito da lontano, ha raggiunto un vantaggio massimo di circa sei minuti prima del ricongiungimento a 10 km dal termine. Contemporaneamente alla conclusione della fuga è arrivata la fase chiave della tappa odierna: le cadute che hanno spezzato il gruppo in vari tronconi, favorendo l’improvviso attacco di un gruppo di otto uomini con la BMC a fare la voce grossa.
L’egregio lavoro degli uomini di Cadel Evans ha bloccato il recupero alle loro spalle del primo gruppo di inseguitori in cui figuravano Uran, Quintana (giunto al traguardo con qualche escoriazione) e Ulissi. A 500 m dal termine Evans ha provato a scattare per prendersi la tappa, ma Matthews ha saputo rispondere al connazionale e ed è arrivato a braccia alzate sul traguardo di Montecassino.
Ordine d’arrivo – 6a tappa
1. Matthews
2. Wellens
3. Evans
4. Rabottini
5. Santaromita a 13”
6. Morabito a 23”
7. Kelderman a 49”
