Nonostante la sconfitta interna nella gara di ritorno, il Guangzhou Evergrande continuerà a difendere il titolo di campione d’Asia nei quarti di finale della AFC Champions League. La squadra di Marcello Lippi, forte dell’1-5 maturato all’andata in Giappone, ha eliminato il Cerezo Osaka e guarda ora con fiducia ai quarti.
Davanti ai 38mila del Tianhe Stadium, i detentori del titolo continentale si sono arresi di misura per via dell’autogol di Liao Lisheng, che tuttavia non ha compromesso la qualificazione.
In generale, le gare di ritorno sono state una vera e propria ecatómbe per le squadre del Sol Levante, tutte eliminate. Se, visto l’esito della prima sfida, la caduta dell’undici di Ranko Popović non stupisce, è sorprendente l’eliminazione del Sanfrecce Hiroshima, apparso pienamente in controllo all’andata e invece beffato in Australia. Al Parramatta Stadium, abituale casa degli Eels di rugby league, i Western Sydney Wanderers hanno ribaltato la situazione, annullando il 3-1 dei primi 90′.
Dopo un primo tempo chiuso a reti bianche, la svolta è firmata da Shannon Cole al 55′, per un gol che accende la speranza e mina le certezze giapponesi. Completa la rimonta Brendon Šantalab all’85’ e i Wanderers raggiungono lo storico traguardo dei quarti. Grande protagonista il giapponese Ono, all’ultima uscita coi colori di Western Sydney, prima del rientro in patria col Consadole Sapporo.
Protagonista del momento nero dei club della J-League anche il Kawasaki Frontale, eliminato dal Seoul per la regola dei gol in trasferta.
Dall’altra parte del tabellone, sconfitta ed esonero per Walter Zenga, fuori con il suo Al-Jazira. Bene l’Al-Ittihad nel derby arabo saudita (1-3 con doppio Al-Muwallad), eliminati gli iraniani del Foolad, beffati dall’Al-Sadd (Qatar).
Brutto scivolone del Bunyodkor (Uzbekistan), travolto a Riyadh davanti ad una folla di 40mila spettatori.
I quarti di finale, con tabellone ancora diviso tra Asia Orientale ed Occidentale, si giocheranno tra il 19 e il 27 agosto.
