Cesena, Bisoli: “Buona prestazione, il Padova aveva motivazioni più forti”

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Pierpaolo Bisoli, allenatore del Cesena, al termine della sfida tra i bianconeri e il Padova terminata con il risultato di 0-1, si è presentato davanti ai giornalisti per la solita conferenza stampa post partita.
Queste le sue principali dichiarazioni:

Abbiamo fatto una grande partita, loro non ci hanno mai creato grossi problemi, mentre noi abbiamo effettuato 3-4 ripartenze importanti. Abbiamo cambiato tre moduli in una sola gara, questo significa che i ragazzi hanno entusiasmo e si applicano; io chiedo loro tanto, quindi li ringrazio per questo.

Se avrei detto le stesse cose anche in caso di pareggio? Assolutamente si, la prestazione è stata buona a prescindere dal rigore guadagnato nel finale. Ricordatevi che avevamo contro una squadra con grosse motivazioni, retrocedere dalla Serie B alla C significa praticamente sparire dal calcio che conta.

Per noi non era semplice essere pericolosi, è più semplice attaccare per una squadra come loro che si affida ai lanci lunghi di Iori al fine di sfruttare le spizzate di Vantaggiato. Loro erano più motivati, i play-off ci sono o non ci sono, un altro anno sei comunque qui, andare giù invece è gravissimo. Abbiamo avuto una mini crisi in questo campionato come ce l’hanno avuta tutte le squadre a eccezione del Palermo, forse.

Ci siamo confermati la terza miglior difesa? Si, il Padova era da 9 partite consecutive che andava sempre a segno. D’altra parte io penso spesso ai grandi allenatori: io sono poca roba, ma quelli bravi davvero sanno insegnare bene a difendere. Perché ricordate, insegnare a difendere è difficile, è molto più semplice spiegare come attaccare. Non dobbiamo dimenticare una cosa: la nostra squadra non ha un vero bomber, quello che ha fatto più gol tra i miei ragazzi è Rodríguez che ha fatto 6 gol, poi c’è Succi con 5.

Mi spiace tanto per la situazione del Padova, ho giocato qui nel 1995-1996, è una grande piazza ma non ditemi che gli ho dato il colpo di grazia. Ripeto, è una grande piazza e spiacerebbe se dovesse retrocedere. Il salto dalla B alla C è duro.

Stefano Tomat
Stefano Tomat
Nasce nel 1987 a Udine, gioca a calcio da quando ha 6 anni. Laureato in Relazioni Pubbliche e Comunicazione Integrata per le Imprese e le Organizzazioni.

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