E’ l’incontro più atteso della 25^ giornata. Cesena contro Palermo, Bisoli contro Iachini. E’ la sfida di due tecnici sanguigni, molto simili fra loro. Perché, più che badare allo spettacolo (vedi Gattuso), i due pensano esclusivamente ai tre punti: giocando male o segnando un gol al 90′, poco importa. L’importante è vincere. Finora hanno avuto ragione loro. I bianconeri sono quarti, a soli tre punti dal secondo posto dell’Empoli valevole per la promozione diretta nella massima serie. I siciliani, invece, sono esplosi solo sotto la guida dell’ex tecnico del Siena (che ha allenato il Cesena nella stagione 2002/2003) che, visti i successi con Chievo, Brescia e Sampdoria, la Serie B la conosce come le sue tasche.
Se al Manuzzi passa il Palermo, i rosanero hanno praticamente la Serie A in tasca. Non tanto per una questione di punti, ma quanto per la prova di forza che la squadra di Iachini dimostrerebbe con un’impresa simile. Viceversa, se fosse il Cesena a trionfare, tutto si riaprirebbe. E il Palermo non sarebbe così sicuro del primato. Sta di fatto che, comunque, sarà una sfida ad alta tensione. Che potrebbe essere decisa dai singoli. Hernandez e Lafferty da una parte, Marilungo e D’Alessandro dall’altra. A dire il vero, il Cesena ha sempre fatto del gruppo il suo top player: ma viste le condizioni di Succi (non segna da ottobre), potrebbe essere proprio l’ex Atalanta il mattatore del big match; D’Alessandro, invece, sta disputando un girone di ritorno stratosferico fino a questo momento. Hernandez e Lafferty non hanno bisogno di presentazioni: 19 centri in due, con l’uruguaiano che, però, deve ancora sbarazzarsi di dosso l’etichetta di giocatore discontinuo. Insomma, una sfida da non perdere: al Manuzzi, sabato, c’è in palio la Serie A.
