Malesani: “Il Sassuolo non è affatto timido, ora bisogna solo fare punti”

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Si penserebbe che non possa essere soddisfatto Alberto Malesani della partita del suo Sassuolo, la sua seconda in panchina coi neroverdi, coincisa con la seconda sconfitta di fila. E invece il tecnico si dimostra più fiducioso e positivo di quanto il non proprio eccellente trend degli emiliani, dal suo insediamento in poi, possa far pensare.

In generale la nostra prova è stata buona ma nei particolari dobbiamo migliorare, specialmente a inizio ripresa. Oggi, come a Verona, abbiamo incassato la rete nei primi minuti del secondo tempo: bisogna fare passi avanti su questo perché prendere gol a inizio ripresa non ti mette mai in una buona posizione. Berardi? Bene, direi. Considerando che stiamo cambiando qualcosina nel modulo devo dire che ha fatto bene oggi, meglio della scorsa partita anche perché Domenico stasera ha avuto la possibilità di giocare nel suo ruolo preferito“.

Nonostante noi si debba fare le cose a una velocità supersonica come impone il calcio di oggi, sono comunque molto fiducioso per il futuro. Speriamo solo che non ci siano grossi infortuni nell’immediato proprio adesso che stiamo trovando un equilibrio di squadra dopo tanti cambi, anche perché abbiamo adesso due partite difficilissime sulla carta ma che, se facessimo punti, potremmo stabilizzare definitivamente il nostro ambiente“.

Sassuolo timido? Assolutamente no. Oggi noi abbiamo fatto la nostra gara, subendo due occasioni in contropiede, e ricordiamo sempre che giocavamo contro l’Inter che è e resta una grande squadra. In Italia tutte le squadre sanno aspettarti per ripartire in contropiede: lo fa anche la Juventus che è la prima in classifica. Lo fa anche la Roma, perché non deve farlo anche il Sassuolo? Per via di questa mentalità nazionale quello italiano resta il campionato più difficile al mondo“.

Per arrivare alla salvezza bisogna fare sempre più o meno lo stesso numero di punti. Ci riuscirà chi avrà più coraggio e determinazione e la nostra squadra ha tutte le qualità per farlo, ne sono convinto“.

Giorgio Crico
Giorgio Crico
Laureato in Lettere, classe '88. Suona il basso, ascolta rock, scrive ed è innamorato dei contropiedi fulminanti, di Johan Cruyff, della Verità e dello humour inglese. Milanese DOC, fuma tantissimo.

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