MondoPallone Racconta… Mandela e il suo Sudafrica
E’ scomparso pochi giorni fa Nelson Mandela, personaggio amatissimo e da sempre schierato contro ogni forma di razzismo e violenza. Egli rappresentava l’emblema di una nazione intera, il Sudafrica, falcidiato per decenni proprio da queste difficoltà. Nel 1996 il suo paese organizzò la Coppa d’Africa di calcio, a cui i padroni di casa non avevano mai partecipato. E vinsero… con Mandela, che fu vicino alla squadra e festeggiò come un ragazzo un trionfo che andava aldilà del lato sportivo. Ripercorriamo quella storia.
Prologo
La nazionale di calcio del Sudafrica ha vissuto ai margini internazionali per gran parte della sua storia, a causa dell’apartheid. Espulsa dalla FIFA nel 1976, venne riammessa solo nel 1991. Il 7 luglio 1992 avvenne il “ritorno sulle scene”, allo stadio Kings Park di Durban: terminò con la vittoria per 1-0 sul Camerun, grazie ad un rigore di Theophilus “Doctor” Khumalo. Già nelle prime qualificazioni mondiali a cui presero parte dal loro rientro, quelle per USA ’94, sfiorarono il traguardo a vantaggio della Nigeria.
Sudafrica 1996
Inizialmente, la Coppa d’Africa 1996 era stata assegnata al Kenya. La manifestazione, allargata per la prima volta a 16 partecipanti, venne poi organizzata dal Sudafrica: una grande occasione per dimostrare agli occhi del mondo che finalmente le cose laggiù erano cambiate, sotto tanti punti di vista. Come detto, i padroni di casa non avevano mai partecipato alla rassegna continentale e misero a disposizione gli impianti di Bloemfontein, Durban, Johannesburg e Port Elizabeth. Proprio a Johannesburg, al Soccer City, il Sudafrica giocò il girone eliminatorio.
Sudafrica-Camerun 3-0 (Masinga, Williams, Moshoeu)
Sudafrica-Angola 1-0 (Williams)
Sudafrica-Egitto 0-1
Tra la sorpresa generale, il favorito Camerun venne eliminato, con Sudafrica ed Egitto capaci con 6 punti a testa di passare alla fase ad eliminazione diretta.
Nei quarti di finale l’avversario fu l’Algeria. Passati in vantaggio con il difensore Mark Fish, i Bafana Bafana (i ragazzi) vennero raggiunti da Lazizi all’84°. Ma solo un minuto dopo, una rete di John Moshoeu consentì alla squadra di Clive Barker di volare in semifinale. Dove il Sudafrica incontrò un’altra favorita per la vittoria finale, il Ghana. Ma l’ostacolo venne superato in scioltezza con un perentorio 3-0: ancora Moshoeu (doppietta) e Bartlett firmarono il pass per la finalissima. Un traguardo a dir poco sorprendente ed insperato.
Il trionfo
Il 3 febbraio 1996, sempre nella cornice da 80.000 spettatori del Soccer City di Johannesburg, scesero in campo Sudafrica e Tunisia.
SUDAFRICA: Arendse, Radebe, Tovey, Fish, Motaung, Moshoeu, Tinkler, Buthelezi (Mkhalele 52°), Khumalo, Bartlett, Masinga (Williams 65°).
TUNISIA: El Ouaer, Jaballah, Chouchane, Boukadida, Ben Rekhissa, Bouazizi (Ben Hassen 22°), Khodane (Khanini 46°), Feki, Beya, Sellimi, Ben Slimane.
ARBITRO: Masembe (Uganda).
RETI: Williams 72° e 74°.
La prestigiosa coppa venne sollevata dal capitano Neil Tovey, tra i pochi bianchi nella squadra, a fianco di un entusiasta Nelson Mandela. “Madiba” potè così assistere ad un altro grande trionfo dello sport sudafricano appena un anno dopo la vittoria nel Mondiale di rugby da parte degli “Springboks”.
Così, il Sudafrica scrisse una delle pagine più belle nel grande libro del calcio.