Chieti Femminile: intervista a Tania de Luca

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Pubblichiamo come Redazione l’intervista a Tania De Luca, difensore della Femminile Chieti, nata a Marsicovetere (Potenza) 24 anni fa.

Com’è nata la tua passione per il calcio? Quali sono state le tue esperienze?

Ho iniziato a giocare a calcio sin da piccola,all’età di 6anni. Sotto casa si giocava sempre con un pallone. Tra tanti maschietti, io ero l’unica bimba a voler sempre giocare. Ricordo che tante volte facevano a gara per avermi in squadra. Mia madre, dopo tante insistenze,mi accompagnò al campo sportivo del mio paese dove si allenavano i ragazzini della categoria esordienti. Inizialmente l’allenatore disse che non c’era posto per una bambina, ma grazie ad alcuni ragazzini(compagni di gioco e di scuola) e soprattutto ad un signore che allenava i portieri,decise di farmi provare. Dovette ricredersi! Anche le femmine sanno giocare a calcio. Dopo qualche anno,si formò una squadra di calcio femminile in un paese vicino al mio,dove sono stata subito presa. Con loro mi sono tolta tante soddisfazioni nel campionato regionale,anche quella di aver fatto il capitano per quasi 5anni. Grazie al mister feci,insieme ad altre due ragazze,un “provino” per il Francavilla Fontana (a quei tempi Serie A2). Ci presero, ma la mia esperienza duròsolo pochi mesi. Dopo andai al Real Marsico dove rimasi per 2 anni prima di trasferirmi a Chieti per l’università e quindi aggregarmi al Chieti calcio femminile.

Questo è il tuo quarto anno in nero verde. Ricordi quando sei arrivata in questa squadra se hai avuto particolari difficoltà ad integrarti con le altre ragazze?

Entrare in un gruppo già formato non è mai semplice. Inizialmente ho avuto delle difficoltà,ma con il passare dei mesi sono riuscita a farmi conoscere per quella che sono e le ragazze mi hanno fatto sentir parte di una squadra. Sono felice perché mi trovo bene e soprattutto con alcune di loro c’è una bellissima amicizia.

Sei arrivata a Chieti presentandoti come centrocampista. Nelle ultime stagioni sei stata schierata quasi sempre in difesa. Quale ruolo preferisci tra i due? In quale pensi di essere più utile alla squadra?

Preferisco giocare a centrocampo, penso di averne le qualità. Anche il ruolo da difensore centrale non mi dispiace, credo di saperlo fare molto bene. Quando esco dal campo so di aver dato sempre il massimo e questo per me è l’importante. Quindi credo di poter dare il mio contributo alla squadra in entrambi i ruoli.

Hai un carattere abbastanza vivace. Quanto pensi sia importante la tua allegria all’interno della squadra?

Sono una ragazza molto allegra e ironica,è vero! Sono schietta,dico ciò che penso,diverto e mi diverto molto. Penso di essere importante per il gruppo proprio per questa mia allegria che mi contraddistingue. È un dono che non cambierei con nessun altro. A volte questo mio modo di fare ha dato e da fastidio a qualcuno,ma io sono così. Prendere o lasciare!

Hai una dote nascosta: imiti benissimo sia le tue compagne di squadra che alcuni dirigenti della società. Qual è l’imitazione che ti piace fare di più e che ti riesce meglio?

Rido a questa domanda perché mi vengono in mente tutte le imitazioni che faccio. Sicuramente quella che mi esce meglio e fa divertire molto tutti,è quella di una ragazza barese che non gioca più con noi.Ma se dovessi fare una classifica,ai primi posti metterei le imitazioni della nuova arrivata Alessia Stivaletta,quella di Antonella Tontodonati e quelle di Giada di Camillo,Gigi Battaglia e Ilaria Di Battista. Praticamente un po’ tutte! Anche quella del mister, sinceramente non è niente male!

Sono anni che vivi lontana da casa e dalla tua famiglia. Sei diventata da poco anche zia. Come vivi e gestisci questa distanza?

Penso che per tutti non sia semplice andare lontano da casa perstudiare o lavorare. Io ormai c’ho fatto l’abitudine e anche se ci dividono quasi 400km,sento la mia famiglia sempre vicina. Amo la mia famiglia e sono la prima cosa per me. Da poco sono diventata zia di un bellissimo bimbo che si chiama Francesco. Mi dispiace non poterlo vedere in questi primi mesi di vita, ma purtroppo per ora l’università e il calcio mi tengono impegnata tanto da non trovare uno po’ di tempo per tornare a casa e godermi il mio nipotino.

Domenica, con la Femminile Chieti siete andate in trasferta proprio a Marsico. Che sensazioni hai quando torni a casa e giochi nel campo in cui sei cresciuta,avanti agli occhi dei tuoi compaesani?

Domenica abbiamo giocato nella mia terra contro la mia ex squadra,il Real Marsico. È sempre una grande emozione,anche se da “avversaria”,tornare a calcare campi di calcio dove hai passato momenti bellissimi ed indimenticabili,rivedere vecchi amici che fino a qualche anno fa facevano il tifo per te e,soprattutto,vedere i miei genitori li sugli spalti orgogliosi di me.

Il 2-0 di domenica è il risultato di un’ ottima prova della tua squadra. Raccontaci un pò come è andato il match…

Per quanto riguarda la partita di domenica, penso che abbiamo giocato una delle miglior partite finora,abbiamo difeso bene e segnato due gol pesanti in trasferta. Non è stata una passeggiata,ma alla fine abbiamo prevalso noi soprattutto per non aver avuto paura di subire gol una volta rimaste in dieci.

Stefano Pellone
Stefano Pellone
Parte-nopeo e parte bolognese, ha collaborato a vari progetti editoriali e sul web (Elisir, Intellego, Melodicamente). Ha riscoperto il piacere del calcio guardando quello femminile.

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