Grecia: Panthrakikos corsaro ad Atene, il Panathinaikos cade al Leoforos

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Una prestazione distratta da parte della difesa condanna il Panathinaikos alla terza sconfitta in campionato, la prima al Leoforos. I verdi sono soddisfacenti dal punto di vista del sacrificio e della dedizione, ma latitano ancora a livello di ordine e continuità di manovra. Un 72% di possesso non sfruttato la dice lunga. Il Panthrakikos, invece, è una realtà che sa sfruttare le proprie capacità. I grossi errori difensivi avversari spianano la strada alla truppa di Matzios, brava a chiudersi e a ripartire, come voleva il tecnico. I traci scavalcano gli ateniesi in classifica, portandosi a ridosso dei playoff.

 

IN TRACIA SI PARLA PORTOGHESE – Panathinaikos e Panthrakikos si trovano in una posizione molto simile in classifica e, dopo i risultati del pomeriggio, puntano a centrare un posto playoff. Anastasiou rispolvera Marinakis in difesa e schiera Ajagun, puntando sulla velocità, mentre Manztios alza Romeu sulla trequarti e dietro ritrova Sarakatsanos. La partita inizia con ampie fasi di studio, per poi crescere di intensità e nervosismo. Daniel Pranjić è, insieme a Marcus Berg, il più pericoloso dei suoi, sia a livello di creazione di gioco, sia di conclusioni. Va però detto che, nella manovra complessivamente buona dei padroni di casa, si incastonano degli errori da interregionale. Nonostante i trifogli dominino la gara, sono gli ospiti a portarsi in vantaggio al 18′, quando Diogo pennella dalla sinistra e Zequinha piazza di testa il pallone nell’angolino basso del secondo palo, approfittando della dormita dei centrali. Un altro protagonista dei traci è Dino Šeremet, che para tutto e conferisce grande sicurezza all’intero reparto difensivo.
La ripresa si apre con l’occasione del raddoppio: modulo “a zonzo” per la retroguardia ateniese, José Maria Cases pennella per un liberissimo Zequinha, che non tenta la conclusione di prima, permettendo ad Ajagun di intervenire e mandare il pallone sul palo, facendo passare i tre secondi più brutti della serata all’intero Gate 13. Dall’altra parte, Šeremet si oppone con un miracolo a una conclusione ravvicinata dopo calcio d’angolo e, nella stessa azione, viene concesso un rigore per i verdi, poi annullato per fuorigioco. Il pareggio arriva comunque al 67′, quando Luciano Figueroa insacca di prima un pallone sbucato dopo un tentativo di liberare l’area. Passano otto minuti e il Panthrakikos si riporta avanti: Cases mette in mezzo una punizione dalla destra, Nano si perde Romeu, che anticipa Kapino e insacca di testa. E’ il colpo di grazia: il Panathinaikos si avvilisce e inizia ad attaccare nervosamente e senza ordine, sostantivo che ha comunque latitato per buona parte della gara.

 

 

PANATHINAIKOS – PANTHRAKIKOS: 1-2 (0-1).
Panathinaikos (4-3-2-1): Kapino 5,5; Marinakis (82′ Abeid sv), Triandafyllopoulos 5,5, Schildenfeld 5, Nano 5,5; Zeca 6, Mendes 6, Pranjić 6; Klonaridis (60′ Dinas 5,5), Ajagun 5,5 (51′ Figueroa 6,5); Berg 6. A disp.: P.Spyropoulos, Koutroumbis, Lagos, Kotsolis. All.: Anastasiou.
Panthrakikos (4-2-3-1): Šeremet 7,5; Papageorgiou 5,5, Mikulić 6, Sarakatsanos 6, Diogo 6,5; Ladakis 6, M’Bow 6,5; Baykara (90’+3 Katharios sv), Romeu 6,5, Cases (86′ Christou sv); Zequinha (80′ Chasomeris sv). A disp.: Koutsopoulos, Triandafyllou, Popovič, Katsikokeris. All.: Mantzios.
Arbitro: Michael Koukoulakis.
Marcatori: 18′ Zequinha (PTR), 67′ Figueroa (PAO), 75′ Romeu (PTR).
Note: ammonizioni: Schildenfeld, Triandafyllopoulos (PAO), Šeremet, Ladakis (PTR).

 

Francesco Piacentini
Francesco Piacentini
Pavese classe '91, laureato in scienze politiche, per lui lo sport è uno specchio su cui si riflette la storia di un popolo. Stregato dal calcio inglese e greco, ama la politica, l'heavy metal e il whiskey.

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