È la notte di Bendtner ma Danimarca-Italia finisce 2-2
Danimarca e Italia pareggiano dopo un incontro tirato in cui nessuna delle contendenti ha smesso di cercare, foss’anche per poco, di fare risultato. Sugli scudi l’ex bianconero Bendtner ma anche Osvaldo, entrambi bomber di serata.
La partita inizia fin dalle prime battute con grande intensità: i danesi hanno voglia di far bene e si percepisce nettamente. La formazione prandelliana, però, forte di alcune individualità che vogliono dimostrare di essere da Nazionale, non è da meno e il ritmo resta piuttosto sostenuto fino alla prima mezz’ora. Il vantaggio italiano è figlio proprio della voglia di ripartire azzurra sulle pressioni danesi: il lancio di 50 metri di Thiago Motta che si deposita placidamente sul destro di Osvaldo è poesia pura, poi l’italo-argentino è abilissimo a saltare direttamente sul controllo Agger e a insaccare con una chirurgica cucitura a giro sul palo lontano di Andersen.
La reazione scandinava c’è ed è veemente, anche perché alla Danimarca serve solo la vittoria. Dapprima gli uomini di casa non sembrano trovare sbocchi ma, col passare dei minuti, la loro azione si fa sempre più vicina all’area azzurra e tre secondi dopo lo scoccare del 45′, un cross da sinistra, la fascia più pericolosa dei danesi grazie a Boilesen e Krohn-Dehli, finisce in area piccola e viene schiacciato di testa benissimo da Nicklas Bendtner, che sovrasta Balzaretti e disorienta Buffon per poi infilarsi in rete. Si va al riposo sull’1-1: risultato giusto considerate le azioni prodotte dalle due compagini, entrambe a segno col primo (e unico) tiro nello specchio della porta.
Si riaprono le ostilità e l’Italia spreca una clamorosa occasione in contropiede al 5′: Montolivo serve troppo lentamente Diamanti, che a sua volta si intestardisce nel dribbling e conclude solo sull’esterno della rete. Poco dopo la risposta scandinava: Eriksen scalda il destro con una punizione quasi perfetta che si infrange sul palo con Buffon completamente battuto e immobile. L’Italia però non è morta e si ripresenta da Andersen 3′ dopo: Diamanti inventa per Marchisio che però calcia sul portiere danese.
Dopo questo break tricolore torna su la Danimarca. Zimling tira ma Buffon c’è e alza in angolo: sul corner che segue s’accende una terrificante mischia in area conclusa da una sassata di Bjelland che si stampa sulla traversa; gli Azzurri faticano a sbrogliare la matassa ma riescono a rifugiarsi ancora in corner con uno sforzo notevole. Appena sembra che l’Italia torni a respirare, tocca di nuovo al bomber Bendtner che non t’aspetti siglare il sorpasso danese: ennesimo cross da sinistra (errore di Ranocchia su Krohn-Dehli) e di nuovo il numero 11 ex Juventus segna salendo in cielo.
Vedendosi vicina alla sconfitta, l’Italia prova un forcing finale che, nonostante la manovra confusa, dà i suoi (fortunosissimi) frutti: Osvaldo porta a spasso un difensore danese nell’area scandinava e cerca un tiro a effetto senza troppe pretese che però sbatte su Aquilani e gli Azzurri trovano il pari. Poco dopo Candreva, in pieno recupero, prova a beffare la Danimarca con un siluro su punizione che però finisce alto: è l’utimissima emozione di una bella partita che finisce col risultato più giusto.
Tabellino
Danimarca-Italia 2-2
Danimarca (4-2-3-1): Andersen 6; Jacobsen 6, Bjelland 5,5, Agger 5, Boilesen 6; Zimling 6 (81′ Andreasen sv), Kvist 6; Krohn-Dehli 6,5, Eriksen 6, Braithwaite 5 (46′ Larsen 6); Bendtner 7,5 (84′ Makienok sv). A disp.: Kjær, Nielsen, Delaney, Schmeichel, Sloth, Fischer, P. Ankersen, Hansen, J. Ankersen. Ct: Morten Olsen.
Italia (4-3-2-1): Buffon 5; De Silvestri 6, Chiellini 6, Ranocchia 5, Balzaretti 5,5; Marchisio 5 (68′ Aquilani 6), Montolivo 6 (81′ Gilardino sv), Motta 6,5; Candreva 6,5, Diamanti 5,5 (78′ Cerci sv); Osvaldo 7. A disp.: Marchetti, Sirigu, Abate, Astori, Bonucci, Pasqual, Florenzi, Giaccherini, Pirlo. Ct: Cesare Prandelli.
Arbitro: Stéphane Lannoy (Francia)
Marcatori: 28′ Osvaldo (I), 45′ e 79′ Bendtner (D), 90’+1 Aquilani (I).
Ammoniti: 64′ Bjelland, 72′ Zimling, 90’+2 Boilesen (D)
