Uno sguardo alla Lega Pro e alla serie B con Dario Biasi, difensore del Frosinone, squadra che attualmente milita nel girone B della Lega Pro, a quota 7 punti in classifica dopo 4 giornate.
Ciao Dario, iniziamo subito con una domanda riguardante il vostro campionato. La concorrenza è tanta – Salernitana, Lecce, Benevento, Perugia, Pisa – ma la società ha fatto un’ottima campagna acquisti per tentare il ritorno in B. Secondo te ci sono le circostanze giuste per vincere senza passare dai play off?
Ci sono, ma in realtà sarà molto difficile. Sono tante le squadre che possono puntare allo stesso obiettivo. Quelle citate da te sicuramente sono tra le più ostiche. Da parte nostra c’è la volontà di arrivare sino in fondo, e se dovessimo non passare dai play off il traguardo sarebbe ancora più prestigioso.
Per la questione età media in Lega Pro c’è stato uno scontro tra i vertici della Lega e l’AIC contro l’introduzione di questa regola. Che idea ti sei fatto? Pensi che sia la via giusta per valorizzare i giovani?
Queste regole ci sono sempre state, anche quando ero giovane io. Secondo me se un ragazzo è bravo, gioca. E non c’è di certo bisogno di stabilire un’età media.
Hai giocato nel Cesena con Bisoli, il tuo mentore, che adesso sta facendo sognare la piazza bianconera. Pensi che possa raggiungere la promozione in A? Chi vedi come favorita numero 1 nel campionato cadetto?
Non voglio sbilanciarmi, ma sono certo che il gran lavoro del mister e dello staff porterà risultati. Una delle squadre più pericolose e che esprime un buon calcio è di certo l’Empoli, che lì davanti ha giocatori che fanno la differenza e sono rodati. Ma non dimentico il Novara, il Varese e lo stesso Palermo, nonostante i problemi degli ultimi giorni.
Sei cresciuto nell’Hellas Verona, hai militato in più occasioni con gli scaligeri, circa 100 presenze e una promozione in A. Che idea hai della squadra di Mandorlini, anche dopo la vittoria sul Milan e la buona prestazione contro la Juventus? Credi nella salvezza?
Ciò che ha fatto il mister è stato importante. Condurre una squadra dalla serie C alla serie A non è da tutti. Nell’ambiente c’è molto entusiasmo, oltre a un buon lavoro di preparazione. Secondo me, nonostante anche qui la concorrenza sia accesa, l’Hellas può salvarsi.
Ringraziamo Dario Biasi per la disponibilità.
