La Russia batte l’Israele e fa un altro passo verso il Brasile

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La Russia è ufficialmente a un passo dal tornare alla fase finale di un Mondiale dopo due assenze (ingiustificate) consecutive. Si deciderà tutto a Lussemburgo e a Baku tra un mese.

Una prova convincente e tre punti importantissimi in cassaforte. La doppia sfida interna con Lussemburgo e Israele porta in dote alla Russia un parziale di 7-2 e soprattutto consente alla nazionale di Fabio Capello di superare il Portogallo e di tornare al primo posto nel gruppo F. Tutto continua a dipendere solamente dalla Russia, attesa tra un mese dalle due partite fuoricasa con Lussemburgo e Azerbaijan: se con i primi, che comunque oggi hanno regolato l’Irlanda del Nord, fatale qualche settimana fa a Shirokov e compagni, il compito appare relativamente facile, le ultime peripezie di questa cavalcata verso Brasile 2014 sembrano essere dettate dagli azeri. Formazione di livello totalmente inferiore, ma tutt’altro che amica della Russia, anche e soprattutto per evidenti questioni storiche. Ed è a loro che si affida il Portogallo.

Prima di pensare alla prossima sosta delle nazionali, che potrebbe riportare la Russia al mondiale dopo le assenze del 2006 e del 2010, è giusto però applaudire la doppia prestazione offerta con Lussemburgo e Israele. Due partite che hanno consentito a Capello di ritrovare la Russia letale delle prime quattro giornate. La sconfitta di Belfast aveva lasciato pesanti strascichi, ma il tecnico friulano ha saputo, con esperienza, lasciarsela alle spalle.

Contro il Lussemburgo un gol in avvio aveva agevolato le cose, con l’Israele ci è voluto un tempo, giocato comunque bene, per indirizzare la contesa su binari favorevoli. Nella prima frazione la manovra della Russia è un poco farraginosa, soprattutto in fase di ultimo passaggio. La voglia c’è, manca la precisione; la supremazia è sterile e le occasioni sono poche, con Shirokov che trova la traversa di testa e l’esterno della rete con un potente tiro al volo.

Durante l’intervallo Capello scuote i suoi, toglie gli impalpabili Denisov (tornato al Petrovskij dopo il tradimento) e Fayzulin e i risultati si vedono: in cinque minuti la Russia realizza un uno-due decisivo che paralizza i suoi avversari. A sbloccare il punteggio ci pensa addirittura Vasili Berezutskij, che col Lussemburgo era squalificato, con un gol tutt’altro che abituale per lui, generato da un bello inserimento in mezzo all’area e concluso con una carezza col piede destro. Il 2-0 porta la firma di Aleksandr Kokorin, ed è un capolavoro. Passaggio di Samedov, botta di prima intenzione dell’ex calciatore dell’Anzhi, che batte un impotente Dudu Aouate. Non è il fischio finale ma poco ci manca.

Senza l’assilo del risultato la Russia riesce a giocare più libera, e la goleada non è altro che una logica conseguenza. Il 3-0 arriva a venti dalla fine, quando Glushakov ribadisce in rete il palo colpito dal dischetto da Shirokov. Il campione dello Zenit aveva firmato dagli undici metri gol ben più importanti con Irlanda del Nord e Azerbaijan per cui questo errore può essere considerato indolore.

Nel recupero spazio anche per Zahavi, che con una bella girata di testa fa gioire i tifosi ospiti. Come con il Lussemburgo la Russia prende gol nel recupero a risultato acquisito.

Considerando Israele (deleterio il pari interno con l’Azerbajan, che fa seguito a quello di Baku, di sabato) praticamente spacciato anche per un posto ai play off (è matematicamente fuori dalla lotta per l’accesso diretto), Portogallo e Russia si giocano il primato del raggruppamento. Le ultime due giornate prevedono le seguenti sfide:

Lussemburgo-Russia, Portogallo-Israele.

Portogallo-Lussemburgo, Azerbaijan-Russia.

Il divario tra le due compagini è di un punto, per cui la Russia è costretta a vincere le proprie gare per essere sicura del primo posto. In caso contrario dovrà seguire con molto interesse le sfide delle altre squadre.

RUSSIA-ISRALE 3-1

Russia(4-4-2): Akinfeev; Kombarov, Granat, Ignashevich, Berezutski V.; Denisov (45’Dzagoev), Fayzulin (45′ Glushakov), Samedov,  Shirokov, Kokorin (77′ Bystrov), Kerzhakov. A disp.: Ryzhikov, Gabulov, Schennikov, Granat, Anyukov, Berezutski A., Smolov, Ryazantsev, Ionov All.: Capello.
Israele (3-5-2): Aouate; Ben Haim, Keinan, Davidzava, Alberman (71′ Radi), Melikson (46′ Esra), Natkho, Zahavi, Rafaelov, Jehini, Barda (65′ Shechter) A disp.:Kharush, Cedek, Shpungin, Bitton, Rali, Abikhazira . All.: Gutman.
Marcatori: 50Berezutski V., 52′ Kokorin, 70′ Glushakov, 92′ Zahavi (I)
Ammoniti: Ignashevich, Kombarov (Russia), Aouate, Davidzava (Israele)
Espulsi: nessuno
Arbitro: Manuel Grefe (Germania)

Michael Braga
Michael Braga
Grande appassionato di calcio russo, tifoso dello Zenit San Pietroburgo. Estimatore del calcio giocato nei luoghi meno nobili e più nascosti, preferirebbe vedere un Torpedo-Alaniya rispetto a uno Juventus-Milan.

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