Aleksey Sapogov, dalla Juventus al ritiro a 25 anni

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La curiosa, intrigante e avventurosa storia di Aleksey Sapogov, personalità fuori dagli schemi che in questi giorni ha deciso di ritirarsi prematuramente dall’attività agonistica. Solamente un anno dopo essersi offerto ad Antonio Conte e alla Juventus.

Capire le donne è complicato (per non dire impossibile), comprendere Aleksey Sapogov anche, se non di più. Anzi, si è già battuti in partenza.

Per approfondire la conoscenza di questo personaggio basta citare uno dei milioni di aneddoti sul suo conto, ad esempio quella volta che si offrì alla Juventus di Antonio Conte. La compagine torinese si trovava a Donetsk, pronta a disputare l’ultima gara della fase a gironi della scorsa Champions League, contro lo Shakhtar; Sapogov, libero da impegni calcistici (in Russia la pausa invernale era già iniziata), decise di volare in Ucraina e consegnare al pragmatico allenatore pugliese un video con tutte le sue migliori giocate. Non ci è dato sapere se la cassetta sia mai arrivata a destinazione, anche se nella scorsa estate, come ha rivelato Dimitry Cherishev, padre di Denis del Real Madrid e allenatore della primavera dello Zenit, una squadra italiana ha cercato in tutti i modi di portarlo nel paese dello Stivale. La nazione perfetta per Sapogov, che in russo significa letteralmente “dello stivale”, ma Aleksey rigettò la proposta, desideroso di prendersi una pausa di qualche mese. Come mai tutto questo? Cosa è accaduto nell’ultimo anno?

Diciamo che Sapogov spesso se le va a cercare. E’ nel suo carattere, non lo si può cambiare. Al Volga ha avuto problemi praticamente con tutti, tanto da far sì che il club mettesse ai margini della rosa la sua stella. E in questo inizio di stagione per protesta non ha mai svolto alcuna seduta d’allenamento. Un peccato, alla fine, dato che con il Volga Sapogov aveva debuttato nella massima serie, si era fatto conoscere anche per le sue doti tecniche ed era stato chiamato nella nazionale B, dove aveva segnato un gol che descrive nel migliore dei modi il personaggio.

http://www.youtube.com/watch?v=V52Do8vG1Ow

Il video indicato sintetizza appieno la personalità del soggetto in questione. Totalmente fuori dagli schemi, Sapogov stupisce ogni volta sempre di più, lasciando sempre tutti a bocca aperta. Ma questa scelta (lo cercavano, in Italia e in Spagna, ma anche club russi impegnati nelle coppe europee) pare davvero incomprensibile. Lui accusa il Volga di non averlo voluto cedere, ma la scusa non regge. Sicuramente c’è qualche retroscena che non sappiamo e che ha deciso il funambolico attaccante a prendere un’altra strada.

Cosa farà adesso Sapogov? Ovviamente i giornali si sono sbizzarriti sui suoi possibili prossimi impeghi. Ha ricevuto un’offerta dal Kvazar, squadra di dilettanti di terza serie: il presidente Khachaturyan si è detto pronto a offrirgli un contratto, convinto che nella sua squadra possa ritrovare le motivazioni giuste; ma non solo, anche il tanto amato Spartak è sulle sue tracce: peccato che non si tratti di quello guidato dal contestatissimo Karpin, bensì quello di futsal. Non quello che Sapogov si aspettava un mese fa.

Chissà come si sarà sentito l’unico tifoso del Volga (guardate il video qui sotto) volato fino a Krasnodar e ringraziato proprio da Sapogov.

Tanto talento che potrebbe essere gettato al vento. Non sarebbe la prima volta nel mondo del calcio, pieno di esempi di questo genere, ma farebbe comunque male. Perchè Sapogov esalta in campo, ma anche fuori.

 

Michael Braga
Michael Braga
Grande appassionato di calcio russo, tifoso dello Zenit San Pietroburgo. Estimatore del calcio giocato nei luoghi meno nobili e più nascosti, preferirebbe vedere un Torpedo-Alaniya rispetto a uno Juventus-Milan.

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