Grecia: non basta la qualità al Panathinaikos, 1-1 col Veria

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Grande gara al Leoforos per intensità, qualità e velocità, ma alcune distrazioni sono state la causa principale del risultato. Tutto questo unito alla sostanziale incapacità da parte del Panathinaikos di concludere degnamente delle azioni a volte quasi perfette. Il Veria è stato buon interprete della sua strategia di gioco, che consisteva nel ripartire e approfittare degli spazi. Solo l’egoismo di Ben Nabouhane non ha permesso ai ragazzi del neo-allenatore Gaitanos di segnare due reti.

 

IL PAO GIOCA ALLA GRANDE – Fu dopo la gara di Veria dello scorso anno che Alafouzos compilò la lista nera dei partenti e le cose si misero di male in peggio: oggi può essere il punto di partenza di un nuovo sogno. Il Panathinaikos scende in campo esattamente come lo vuole Anastasiou: veloce, cattivo e offensivo. Il Veria gioca di rimessa, lasciando agli avversari il pallino del gioco, ma ha in Mrdaković una boa eccellente per farsi pericoloso. I verdi sorprendono soprattutto per la poliedricità della propria manovra: cerca spesso e volentieri le azioni centrali rapide e non solo le percussioni sulle fasce, mettendo in pratica un calcio molto europeo. Le occasioni però sono poche, da ricordare i colpi di testa di Berg (che colpisce la traversa) e Triandafyllopoulos. Il meritato gol arriva al 44′: un lancio lungo al bacio arriva ad Abeid, che si libera con una magia di Georgiadis e Orestes e insacca grazie a un rimpallo su Anastasopoulos, uscito stranamente male.

LE DISATTENZIONI FANNO LA DIFFERENZA – La ripresa si apre col brivido: Nano si beve tutta la fascia, entra in area e Bajrami effettua un diagonale di prima che fa la barba al palo. Sebbene il possesso sia quasi totalmente del Panathinaikos, il Veria guadagna un calcio di punizione al 55′ e pareggia: Guillermo Perez pennella in area, Koutroumbis rinvia addosso a un compagno, la palla arriva a Ben Nabouhane che gonfia la rete, svelto come un gatto. Al 60′, arriva la migliore azione corale dei verdi, che porta Bajrami a impegnare Anastasopoulos, ma sul ribaltamento di fronte la retroguardia è scopertissima: Ben Nabouhane e Kaltzas sono da soli in fuga, ma il francese ignora il compagno spedendo la palla sul palo dopo il tocco di Kapino. Errore di proporzioni colossali. Dopo aver rischiato lo svantaggio, il Panathinaikos continua ad attaccare, ma in maniera più cauta per evitare i rischi corsi in precedenza. L’ultima occasione arriva al neo-entrato Chouchoumis, ma il suo tiro arriva in bocca al portiere. Grande gara per i due terzini Nano e Marinakis, vere spine nel fianco dei colleghi avversari, ma il Veria esce comunque con un punto in tasca. Applausi a scena aperta per i verdi.

 

PANATHINAIKOS – VERIA: 1-1 (1-0).
Panathinaikos (4-2-3-1): Kapino 6; Nano 6,5 (90’+1 K.Apostolopoulos sv), Koutroumbis 6, Triandafyllopoulos 6, Marinakis 7; Abeid 6,5 (79′ Chouchoumis sv), Lagos 6; Dinas 6, Zeca 6,5, Bajrami 6,5 (76′ Karelis sv); Berg 6,5. A disp.: P.Spyropoulos, Kotsolis, Ajagun, Rizvanis. All.: Anastasiou.
Veria (4-2-3-1): Anastasopoulos 5,5; Amarantidis 5, Barbas 5,5, Orestes 6, N.Georgiadis 5,5 (84′ A.Apostolopoulos sv); Ostojić 5,5, Guille Perez 6; Bargan 5 (41′ Segundo 5,5), Ben Nabouhane 6,5, Kaltzas (71′ Trapp 6); Mrdaković 6. A disp.: Kantimiris, Sentementes, Vergonis, Pavlidis. All.: Gaitanos.
Arbitro: Christos Mitzios.
Marcatori: 44 Abeid (P), 54′ Ben Nabouhane (V).
Note: ammonizioni: Zeca, Marinakis, Triandafyllopoulos (P), N.Georgiadis, Ostojić (V).

Francesco Piacentini
Francesco Piacentini
Pavese classe '91, laureato in scienze politiche, per lui lo sport è uno specchio su cui si riflette la storia di un popolo. Stregato dal calcio inglese e greco, ama la politica, l'heavy metal e il whiskey.

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