Confederations Cup 2013, Nigeria-Uruguay: precedenti, statistiche e curiosità

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Sembra la classica sfida da “dentro o fuori”. Gran parte della qualificazione di una tra Nigeria e Urugay infatti, passa per questa sfida, nonostante la differenza di classifica tra le due squadre. Gli africani infatti non possono permettersi passi falsi né calcoli, avendo da affrontare nell’ultimo match gli schiacciasassi spagnoli, mentre l’Uruguay nell’ultimo turno potrebbe essere avvantaggiato rispetto ai dirimpettai, visto che affronterà i modesti polinesiani di Tahiti. Una partita spartiacque dunque, che potrebbe rivelarsi tra le più importanti per quanto riguarda la posta in gioco della competizione. Occhio quindi alla tensione, che minaccia di salire ben oltre i livelli di guardia.

Suarez Forlan Uruguay PPI PRECEDENTI – Non ci sono precedenti incontri tra queste due squadre, che non si sono mai affrontate, né incontri ufficiali, né in occasione di incontri amichevoli. Si tratta insomma di un inedito assoluto. Entrambe le squadre però, vantano un precedente ciascuna con una rappresentante del continente dell’avversaria, nella storia della Confederations Cup. Partiamo dalla Nigeria, che nel 1995 (allora la competizione era ancora intitolata a re Fahd, ed è stata riconosciuta solo in un secondo momento come edizione della Confederations Cup) affrontò l’Argentina. La partità finì 0-0, ma furono i sudamericani ad avvantaggiarsi maggiormente di questo risultato, visto che  passarono come primi nel minigirone composto da 3 squadre, avendo una differenza reti maggiore degli africani, con i quali erano appaiati al primo posto. L’Uruguay invece nel 1997 si impose con un 4-3 contro il Sudafrica. Dario Silva siglò una doppietta, e le altre due reti furono firmate da Recoba Callejas. Di Radebe, Mkhalele Ndlanya invece le reti sudafricane. Con questa vittoria l’Uruguay ottenne il punteggio pieno nel suo girone.

LE STATISTICHE – Nell’anno solare 2013 la Nigeria ha giocato finora ben 11 partite, mentre l’Uruguay invece ne ha giocate soltanto sei. La Nigeria è ancora imbattuta quest’anno, avendo ottenuto 6 vittorie e 5 pareggi. La vittoria più larga è proprio l’ultima, quella ottenuta per 6-1 contro Tahiti con le reti di Oduamadi (tripletta), Echiejile (doppietta) e un autogol di Jonathan Theau, autore tra l’altro anche dell’unico gol dei polinesiani. Nel complesso la nazionale nigeriana ha segnato 22 gol nel 2013, incassandone 9. Ben diverso invece il discorso per quanto riguarda l’Urugay, che dai suoi 6 incontri ha ottenuto soltanto 2 vittorie, a fronte di un pareggio e ben 3 sconfitte. Le due vittorie sono entrambe maturate con il punteggio di 1-0 e sono state ottenute contro la Francia in amichevole casalinga (gol di Sùarez) e in Venezuela per le qualificazioni mondiali (rete di Cavani). Curiosamente, ben 2 delle 3 sconfitte sono arrivate contro la Spagna che, dopo aver battuto i sudamericani in amichevole a Febbraio, si è ripetuta qualche giorno fa infliggendogli la sconfitta nella gara d’esordio delle due squadre nella competizione. I nigeriani comunque si affideranno probabilmente ad Oduamadi, apparso in gran forma nella bella vittoria nel match contro Tahiti, e all’esperienza di Obi Mikel. Occhio anche a Musa, che ha destato buone impressioni. Per l’Uruguay, fari puntati come sempre sul tandem Cavani-Suarez, ma attenzione a Ramirez, desideroso di rifarsi dopo la prova opaca contro la Spagna.

obi mikel nigeriaIL PRONOSTICO – In una partita del genere fare pronostici è sempre un azzardo, visto l’equilibrio che potrebbe esserci in campo. Lapartita però potrebbe essere risolta da episodi e guizzi individuali e, in quanto ad individualità, la squadra sudamericana sembra avere qualcosa in più da offrire. Sconsigliate comunque le giocate troppo ricche di gol per gli scommettitori. Un Under (2,5) è più che possibile in una partita come questa, in cui le due squadre si giocano una fetta di qualificazione.

 

Qui sotto il video della partita tra Uruguay e Sudafrica del 1997.

Luigi Recchia
Luigi Recchia
Nato a Sora (FR) il 20 gennaio 1990, ma residente a Roma per motivi di studio. Appassionato di calcio italiano e internazionale, con un debole per le curiosità statistiche e i campionati scandinavi.

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