Obiettivo: dimenticare l’amichevole pareggiata con Haiti. L’Italia di Claudio Cesare Prandelli debutta questa sera in terra brasiliana per la Confederations Cup 2013, di contro il buon Messico. Gli azzurri, che di certo non arrivano nel migliore dei modi, devono dar prova di essere ancora l’Italia bella che solo un anno fa conquistò la finale contro la Spagna (poi persa malamente, ndr.).
QUI ITALIA – Prandelli riesce a recuperare, in extremis, il discusso SuperMario Balotelli che, negli ultimi giorni, era in forte dubbio per un problema muscolare. Modulo classico per l’Italia prandelliana: 4-3-2-1 con i due tornanti d’attacco che ricopriranno più le vesti di mezzala giocando come centrocampisti centrali, visto l’impiego di Giaccherini e Marchisio. In cabina di regia Andrea Pirlo, al centro della difesa la coppia juventina Bonucci-Barzagli e in porta Gigi Buffon.
Italia (4-3-2-1): Buffon, Abate, Bonucci, Barzagli, Chiellini; De Rossi, Pirlo, Montolivo; Giaccherini, Marchisio; Balotelli. All.: Claudio Cesare Prandelli
QUI MESSICO – Schema caro agli Antonio Conte e Walter Mazzarri, quello attuato dalla compagine americana allenata da De La Torre. Tre centrali difensivi, la cui presenza prevede Reyes al centro della difesa (da non confondere con l’attaccante iberico, ndr.), cinque centrocampisti dove il gioco verrà sviluppato prevalentemente sugli esterni – Salcido e Guardado – mentre sarà Torrado a dare i tempi giusti alla manovra messicana. In attacco presente la stella della Nazionale, vale a dire il Chicharito Hernandez.
Messico (3-5-2): De Jesus Corona; Meza, Reyes, Rodriguez; Salcido, Barrera, Torrado, Zavala, Guardado; De Nigris, Hernandez. All.: De La Torre.
