È successo in Europa: Eredivisie

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32 VOLTE AJAX – È ancora l’Ajax, per la terza volta di fila e la 31esima complessiva, a diventare Campione d’Olanda. La squadra di Frank de Boer conclude il torneo con 76 punti raccolti in 34 sfide (2,23 punti a partita), 31 reti subite e 83 gol fatti. Il dato più incredibile, però, è il numero di sconfitte: solo due in tutto il torneo (la seconda compagine meno battuta del campionato è il Twente con sei ko in stagione), rimediate entrambe contro il Vitesse di Van Ginkel e Bony. L’Eredivisie di questa stagione, in realtà, è stata divisa sostanzialmente in tre periodi di diversa influenza: un dominio iniziale del Twente, una parte centrale di stagione col PSV a fare da battistrada e la conclusione dell’anno con l’Ajax che è uscita alla distanza rimettendo tutti dietro sé per la terza volta negli ultimi tre anni. Proprio i Lancieri l’hanno spuntata perché si sono dimostrati la squadra più completa d’Olanda: il Twente è una formazione solida in difesa ma decisamente abulica in avanti e dunque non in grado di imporsi davvero (addirittura crollando fino al sesto posto finale), il PSV gode di un collaudatissimo ed efficacissimo sistema offensivo (103 gol solo in campionato!) ma subisce troppe reti e l’Ajax, di contro, s’è invece dimostrata abbastanza equilibrata per prevalere su tutti anche questa volta. Feyenoord e Vitesse, rispettivamente terza e quarta classificata, hanno avuto un’ottima seconda metà di stagione ma, forse, a entrambe queste formazioni manca ancora quel pizzico di esperienza che serve per vincere l’Eredivisie, giacché si sono praticamente squalificate da sé proprio nel momento in cui potevano lottare anch’esse per essere Landskampioen (in particolare il Vitesse: a cinque gare dalla fine era a -3 punti dall’Ajax; ha chiuso l’Eredivisie a -12 dagli Amsterdammers).

LA SQUADRA RIVELAZIONE – Come non indicare proprio il Vitesse come squadra rivelazione dell’annata? Reduce da un pur onesto settimo posto dello scorso anno, la compagine è stata trascinata dai 31 gol di Wilfried Bony, capocannoniere di Eredivisie; la squadra di Arnhem ha infine centrato la qualificazione diretta all’Europa League col quarto posto finale, miglior risultato in campionato degli ultimi quindici anni. Unica formazione olandese ad aver sconfitto i Lancieri in campionato durante la stagione, quella giallonera è una squadra divertente e capace di entrare in campo con lo spirito di chi vuole semplicemente giocare a calcio. Purtroppo sembra che non sopravvivrà all’estate così come la conosciamo, perché tanti sono i giocatori messisi in luce assieme all’ariete ivoriano Bony: Havenaar, Ibarra e Jonathan Reis in avanti, il solito ed esperto Theo Janssen in mezzo, ma soprattutto quel giovanissimo Van Ginkel, classe 1992, che adesso tutti sembrano volere e che la dirigenza del Vitesse ha già fatto sapere di non volere assolutamente cedere all’Ajax: “Non è nella politica del Vitesse rafforzare le squadre concorrenti in Eredivisie” le parole esatte. Per il ragazzo non mancano offerte anche dall’estero e adesso si aspetta semplicemente che qualcuna di queste arrivi alla cifra desiderata dai vertici gialloneri. Difficile che resti anche lo stesso Bony: si sa che l’Eredivisie non è proprio un campionato dove sia complicato segnare, tuttavia, 37 gol in 35 partite stagionali (coppe comprese) sono un risultato notevole, anzi, persino ragguardevole e dunque ci sono moltissime compagini interessate.

LA DELUSIONE – Se scegliere il Vitesse come nota positiva del torneo era inevitabile, affibbiare all’AZ Alkmaar la poco prestigiosa palma di “delusione dell’anno” era meno netto, data la presenza di altre autorevoli candidate (il PSV, finito secondo quando sembrava essersi già impadronito dell’Eredivisie a marzo; il Twente, primo fino a metà stagione, autore di un crollo verticale dopo Natale e infine incapace di qualificarsi per l’Europa League nei playoff dedicati). La squadra di Altidore (comunque 23 reti in campionato) ha però meritato il non molto ambito titolo in quanto ha concluso la stagione al decimo posto, con un desolante +6 rispetto ai playout per la salvezza, rischiando a più riprese di essere risucchiata nella lotta per non retrocedere durante il campionato. L’alibi dell’annata storta che può capitare a tutti ci potrebbe anche stare, se non fosse che l’AZ è una delle compagini di vertice dei Paesi Bassi da qualche anno ormai ed era reduce da due quarti posti consecutivi: la rosa, per quanto stravolta in estate, era rimasta comunque competitiva (come dimostra, peraltro, la vittoria in KNVB Beker, la coppa nazionale). Se a tutto questo aggiungiamo anche che, persino nell’ultima giornata (al netto del fatto che fosse inutile ai fini della classifica e arrivasse tre giorni dopo la finale di coppa), i tifosi hanno dovuto sopportare una sconfitta con l’orrido Willem II, fanalino di coda di tutta la stagione, il quadro dell’Eredivisie vissuta ad Alkmaar nel 2012/2013 è completo.

LA PARTITA PIÙ BELLA – Di match tirati e intensi conditi da molti gol ne sono stati vissuti tanti anche in quest’annata di calcio oranje. Su tutti, però, forse val la pena di “illuminare” la sfida che ha infine consegnato il titolo all’Ajax, seppur ancora virtualmente: PSV Eindhoven 2-3 Ajax del 14 aprile. Cosa c’è di più bello che vincere un campionato sconfiggendo in casa sua il contendente principale di stagione che è poi anche il tuo più acerrimo rivale? Quasi nulla, praticamente: si può serenamente scommettere che questa sfida, decisa da un erroraccio di Pieters che consente a Boerrigter di mettere a segno uno dei gol più facili della sua carriera, resterà per anni in tutte le menti dei Lancieri, senza più ostacoli verso il titolo dopo aver espugnato Eindhoven in questa gara.

http://youtu.be/EKeLW_sBFR0

I GOL PIÙ BELLI DELL’ANNO – Una rapida rassegna dei gol più belli dell’Eredivisie capitolo 2012/2013: spiccano su tutte le altre le realizzazioni di Mertens, Eriksen e Fledderus.

http://youtu.be/p5lhLzZ0Ohw

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Giorgio Crico
Giorgio Crico
Laureato in Lettere, classe '88. Suona il basso, ascolta rock, scrive ed è innamorato dei contropiedi fulminanti, di Johan Cruyff, della Verità e dello humour inglese. Milanese DOC, fuma tantissimo.

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