ESCLUSIVA MP – A2 Donne, Privitera (Acese): “Contro Civitavecchia, vince chi fa meno errori”

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Foto Eliana Messina

Lo scorso 30 Ottobre abbiamo intervistato Fabio Melillo, allenatore della RES Roma capolista del Girone D di A2 Femminile. In un campionato che una padrona pare averlo, ma che è troppo presto per dare per finito (la stagione è lunga), il mister giallorosso aveva indicato in Bari e Acese le due vere rivali. Il viaggio nella serie cadetta è normale, dunque, che prosegua passando anche per il club di Aci Sant’Antonio, comune di 18mila abitanti, in provincia di Catania. Alla scoperta della squadra classificatasi quinta nel campionato 2011-2012 e ora in sesta posizione – in un girone però fermo alla quarta giornata – intervistiamo Veronica Privitera, attaccante classe 1988 in forza alla compagine siciliana.

Veronica, 24 anni, punta. Dovessi descriverti come calciatrice, cosa diresti? 

Le mie caratteristiche sono la velocità, la tecnica, il tiro e la visuale di gioco. Parlando di me stessa come persona, nella vita di tutti giorni oltre che nel calcio, sono molto determinata. Non mi fermo davanti a niente, credo molto in quello che faccio e cerco di migliorarmi. Nella vita non si è mai arrivati. 

Stagione scorsa, l’Acese ha chiuso a metà classifica, segnando più di due gol a partita. Ora gli addetti ai lavori credono molto nel gruppo a disposizione di mister Caniglia. Quali aspettative avete come gruppo e come squadra? 

Avevamo una gran bella squadra, con elementi di alto livello. C’era Caccamo, che andava facilmente in porta. C’era Moglie, bravissima a gestire la parte centrale del campo. E anche altre giocatrici validissime. L’obbiettivo di quest’anno è divertirsi e salvarsi con tranquillità, senza affanni. La società e il mister credono in noi soprattutto in prospettiva futura. 

In generale, nel mondo del calcio c’è sempre qualcuno con cui è bello lavorare. O con cui si vorrebbe giocare. Chi sono i tuoi allenatori e giocatrici “preferiti”? 

Se devo fare dei nomi, uno con cui mi piacerebbe lavorare è senz’altro Enzo Scalia. Lui e Fabio Melillo sono allenatori che ho avuto occasione di conoscere in queste stagioni e li apprezzo parecchio. Circa le calciatrici “preferite”, anche se è una parola preferirei non usare, ce ne sono alcune con cui sarebbe interessante e stimolante giocare. Parlo di Piro (Aquile Palermo), Olivieri (Real Marsico), Vukcevic (Res Roma), Caccamo (Riviera di Romagna) e la mia attuale compagna Perotti. 

Venite dal week-end di pausa, preceduto dal pari a reti bianche di Chieti. Ora arriva la seconda della classe: contro Civitavecchia, che gara sarà? 

In vista di questo incontro, contro un avversario del genere, abbiamo lavorato davvero tanto. E bene. Viene da dire che sarà una bella partita, una sfida tirata e vincerà chi farà meno errori. 

Dacci due buoni motivi, due “inviti”, per  cui acesi e catanesi farebbero bene a venire alle vostre partite…

Molto semplice: invito la gente allo stadio perché le ragazze giocano a calcio per passione, non per soldi. E poi ci mettiamo cuore e passione, questo è innegabile. 

 

Matteo Portoghese
Matteo Portoghese
Sardo classe 1987, ama il rugby, il calcio e i supplementari punto a punto. Già redattore di Isolabasket.it e della rivista cagliaritana Vulcano, si è laureato in Lettere con una tesi su Woody Allen.

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