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Ma tu te lo ricordi…. Tomas Brolin?

Aprendo i cassetti della memoria del calcio italiano degli anni ’90, un posto di rilievo lo occupa una formazione fino a quei tempi sconosciuta al grande pubblico, ma che ha saputo “farsi grande” nel giro di poco tempo, lanciando nel panorama calcistico internazionali calciatori che sarebbero diventati veri e propri campioni. Il ricordo va al Parma di mister Nevio Scala, una squadra formata da giovani di belle speranze e talenti veri, del cui gruppo faceva parte anche un biondo svedese, Tomas Brolin; centrocampista offensivo col vizio del gol, Ciccio, come veniva simpaticamente soprannominato, è stato uno dei protagonisti della formazione parmense di quegli anni, contribuendo fattivamente ai trionfi europei dei ducali.

Brolin inizia la sua carriera in patria, nel GIF Sundsvall per passare nel 1990 all’IFK Norrköping, squadra con la quale viene eletto come giocatore svedese di quella stagione. Una crescita costante quella del calciatore, che gli spalanca le porte del piccolo Parma, nel quale si trasferisce appena ventunenne. Ciccio resterà in maglia gialloblu per cinque lunghi anni, durante i quali si metterà in mostra come uno degli uomini chiave della formazione dei miracoli di mister Scala. Collezionerà 133 presenze mettendo a segno 20 gol, alzando al cielo assieme ai suoi compagni una Coppa delle Coppe, una Coppa Uefa, una Supercoppa Europea ed una Coppa Italia. Traguardi impensabili per una squadra che si era affacciata da poco al calcio “dei grandi”. Terminata l’avventura in Emilia, Brolin si trasferisce in Inghilterra, al Leeds: in Premier League Ciccio raccoglie poche soddisfazioni. Zurigo e di nuovo Parma sono le tappe successive di una carriera che si chiude ancora oltremanica, al Crystal Palace, in compagnia di “Popeye” Attilio Lombardo, durante la stagione 1998.

Una storia calcistica da assoluto numero uno per lo svedese di Parma, proseguita con una lunga militanza nella nazionale del suo Paese con la quale si è levato parecchie soddisfazioni, come vincere il fantastico titolo di capocannoniere degli Europei del 1992, giocati proprio nella sua Svezia, o il terzo posto finale ai Mondiali di USA 1994. Il verde del campo, tuttavia, non lo ha mai definitivamente abbandonato: il nostro Ciccio è passato dal “panno” degli stadi a quello artificiali del tavolo da gioco, visto che dal 2006 Brolin è diventato un giocatore professionista di poker, specialità Texas Hold’em. Buona fortuna Tomas e…. gioca responsabilmente!

 

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