Torneo Inicial: Tutto invariato in testa. Successo vitale per l’Independiente.

-

Zero. Il numero dell’11° turno del Torneo Inicial “Eva Peron”. Terminano 0-0 infatti, sia Boca-Estudiantes che soprattutto Racing-Newell’s, lo spareggio tra le prime due della classe. Vince la noia, o per meglio dire l’organizzazione difensiva impeccabile delle squadre di vertice; tutto è rimandato alla settimana prossima, monopolizzata ovviamente dal “Superclasico” tra River Plate e Boca Juniors.

Al “Cilindro” di Avellaneda è il Newell’s di Martino a creare maggiori occasioni, tenendo splendidamente il campo al cospetto della “Guardia Imperial” e di un Racing reduce da tre pesantissimi successi (con River, San Lorenzo e Colon). Prima Scocco e poi Figueroa spaventano Saja, ma non gonfiano la rete. Per i padroni di casa, oltre a qualche mischia nel finale, da segnalare la prova opaca della baby promessa Centurion e di Vietto. Campo anche per Mauro German Camoranesi, autore di un fallo da codice penale nei confronti di Diaz, e solo ammonito dal pessimo arbitro Loustau. Un punto che tiene in vetta la “Lepra” braccata alle spalle proprio dalla squadra di Zubeldia e dal Velez.

Al “Fortin” basta un gol di Cabral a 5 minuti dalla fine per avere la meglio di un coriaceo Tigre, battuto nonostante l’inferiorità numerica (espulso Cerro per somma di ammonizioni). La squadra di Gareca, dopo il successo di “Victoria” appare la principale avversaria di Racing e Newell’s, scalzando così di fatto il Boca Juniors, molto incostante e dilaniato da lotte intestine.

Gli “Xeneizes”, duramente contestati dalla propria gente dopo lo scialbo 0-0 interno contro l’Estudiantes, non sono praticamente scesi in campo domenica scorsa, regalando un punto d’oro al “Pincha”. L’ordinata partita tattica degli uomini di Diego Cagna ( in ballottaggio con Schelotto per la futura panchina “Azul y oro”) basta per bloccare l’enorme potenziale offensivo degli uomini di Falcioni, pericolosi nella chiusura dei tempi: prima con l’occasione clamorosa di Viatri, ben parata da Villar in uscita bassa e poi con la zuccata poco fortunata di Silva, nei pressi della sirena. I tifosi hanno cominciato subito a caricare la squadra in vista del prossimo impegno di campionato. Ultimo treno per il titolo. Sfida eterna agli odiati cugini “Millonarios”. Un match imperdibile.

Basta il “charrua” Cauteruccio e l’orrore difensivo di Bottinelli per definire la quarta sconfitta stagionale del River Plate e il terzo importantissimo successo per il Quilmes. Partita dominata dal “Cervecero”, favorito anche dai problemi di formazione e dalla scelte tecniche di Almeyda, che schiera una squadra molto coperta priva dell’estro di Funes Mori, Lanzini e Trezeguet ( volato in Francia). Risultato quasi scontato e miglior in campo del River il portiere Barovero, prodigioso in più di una circostanza. Non il miglior viatico per tutto l’ambiente biancorosso, in vista del “Superclasico” contro il Boca. Domenica al “Monumental” alle 15, 30 (19,30 italiane) e in diretta su Sportitalia. Partita dal fascino unico al mondo, al pari forse ( e sottolineo forse) solo dell'”Old Firm” tra Celtic e Rangers.

Scendiamo nelle parti meno nobili della classifica, e qui troviamo San Lorenzo e Independiente, in lotta entrambe per non retrocedere.

Julian Velazquez è l’uomo della settimana in casa del “Diablo”, capace di espugnare la “Paternal” proprio grazie a una rete di testa del difensore centrale. Tre punti che tengono attaccati gli uomini di Gallego al treno salvezza, e permettono alla parte rossa di Avellaneda di guardare con  rinnovato ottimismo alla prossima decisiva sfida contro il disastrato Tigre di Arruabarrena, ancora a secco di vittorie in questo torneo.

Un brodino per il San Lorenzo, sull’orlo di una crisi di nervi e senza Caruso Lombardi, esonerato e non senza polemiche dalla società la scorsa settimana. Al suo posto è stato chiamato Juan Antonio Pizzi, uomo del destino secondo i tifosi del “Cuervo”, ormai disperati e sconsolati. Il Promedio della squadra di “Boedo”, porta con se tinte fosche, e una parola impronunciabile da quelle parti. Per il nuovo tecnico c’è stata l”‘investitura ufficiale” del capitano del ciclo di Lombardi, Nicolás Bianchi :” Con Pizzi abbiamo subito percepito un nuovo modo di giocare. Stiamo in campo meglio e, soprattutto 30 metri avanti”. Stilettate all’ex tecnico e tifosissimo rossoblù. Ma alle parole dovranno seguire i fatti. Allo 0-0 di Mendoza contro il Godoy Cruz dovranno seguire gol e vittorie, per non sprofondare. Il baratro è vicino, e il vento  rischia di spirare contro il San Lorenzo de Almagro.

Il San Martin de San Juan espugna il “15 de Abril” e tiene intatte le proprie speranze salvezza. I gol di Bogado e Osorio decidono la sfida, mentre solo al 90 Landa fa gioire i tifosi del “Tantengue”, ormai quasi rassegnati alla Segunda. L’All Boys vince con la rete dell’immenso Mauro Matos e ferma la marcia trionfale del Belgrano di Zielinski. Risorge l’Arsenal di Alfaro (2-0 al Colon) e vince in trasferta il Lanus, nella partita più pazza della giornata: 3 gol, 3 espulsi e una miriade di palle gol. Decisivi Goltz e Araujo per il “Granate”. Grazzini per l’Atletico Rafaela illude tutti, ma poi, tanto per cambiare, conferma la sua storia personale fatta di colpi di classe e follie, facendosi cacciare per doppia ammonizione. Potremmo definirlo l’emblema vivente del calcio argentino. Genio e sregolatezza.

 

Luciano Savarese
Luciano Savarese
Nato a Terracina il 1° febbraio 1989. Amante di tutto ciò di sferico che rotola su un campo rettangolare. Collaboratore presso diverse testate giornalistiche, sportive e non. Studia Lettere alla Sapienza di Roma.

Da piccolo farò il calciatore

  Qualcuno, che io reputo saggio, ha affermato che non sei più ragazzo quando inizia a giocare il primo calciatore più giovane di te. Ricordo perfettamente...
error: Content is protected !!