11/a giornata Super League greca: analisi e dichiarazioni

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L’undicesima giornata di Super League fa segnare l’importante vittoria del Panathinaikos sul PAOK (buona la prima per Rocha), che porta i trifogli a -1 dalla zona Europa, dato che l’Atromitos ha perso malamente contro l’Asteras Tripolis, che si lancia a sua volta all’inseguimento del Panionios, vittorioso contro il Platanias. In relazione alla gara dell’Olimpico, l’Olympiakos batte il Kerkyra e fugge a +8 sui bianconeri. In coda, l’AEK sbriciola il Veria (si dimette Karudas) e si porta a -1 dalla Vassilissa tou Vorra e a -2 dalla zona salvezza, dove vivacchiano a 10 punti l’Aris (battuto dal PAS Giannina), lo Xanthi e il Panthrakikos, che hanno pareggiato nel derby di Tracia. Ottima la vittoria del Levadiakos a Heraklion contro l’OFI.

 

Aris Salonicco – PAS Giannina: 1-2 (11′ Ilić (PAS), 27′ aut. Psychogios (PAS), 54′ Gianniotas (AS)).
Partita accesa e ricca di occasioni, con un PAS arrembante che gioca di fino sull’asse De Vincenti-Ilić e un Aris che, durante il primo tempo, subisce. Bello il primo gol del serbo, che calcia di controbalzo un cross deviato da un difensore; ottimo il fendente di De Vincenti, proprio per il numero 9, anticipato malamente da Psychogios, che la mette nella sua porta; molto fisica la percussione di Gianniotas, che accorcia le distanze con un bel tiro dal limite.
Nikos Pasialis denuncia il comportamento della squadra: “Abbiamo venduto il primo tempo, è stato il peggiore del campionato; quando poi ti trovi a dover recuperare due gol, tutto diventa difficile, anche se ci abbiamo provato. Non cambia nulla, comunque: sappiamo chi siamo, sappiamo che la stagione è difficile e sappiamo oltremodo che dobbiamo vincere a Komotini“. Nuno Coelho analizza la situazione tattica: “Un primo tempo tragico: andavamo in pressing alto in zone dove non era necessario, lasciavamo ampi spazi, dove il PAS si inseriva molto bene. Non è vero che non abbiamo corso: abbiamo corso senza meta!“.
Christopoulos si gode la prima vittoria nella storia degli ionici contro l’Aris: “Avremmo potuto vincere più facilmente, ma si tratta comunque di una vittoria importantissima e meritata. Abbiamo seguito una strategia appropriata nel primo tempo e ciò ci ha spianato la strada. Dopo il gol dell’Aris, non ci siamo impauriti, ma abbiamo attaccato ancora: ciò mi fa piacere“.

 

Panionios – Platanias: 4-0 (5′ aut. Argyropoulos, 18′ Rokas, 41′ Aravidis, 73′ Dounis).
Il Panionios dimentica il doppio stop con PAOK e Atromitos grazie alla goleada del Neas Smirnis contro un Platanias che non vince da oltre un mese. Due campanili pregevolissimi fra i quattro gol della gara: Aravidis, dopo aver tagliato la difesa ospite, e Argyropoulos, che segna una rete eccezionale, purtroppo nella porta sbagliata. Inframmezza Rokas, al 18′, con una bella incornata e chiude i conti Dounis, grazie a una serpentina e conseguente tiro.
Eleftheropoulos dedica la vittoria a Vassilis Lampropoulos, vittima di un grave infortunio, e si complimenta con i suoi ragazzi: “Si tratta di un passo molto importante, specialmente con i problemi che abbiamo avuto in settimana e le scelte che ho dovuto compiere. Il Panionios viene prima di tutto il resto: le scelte si fanno in relazione a questo. Peristeridis merita la maglia da titolare, ma oggi ho preferito schierare tra i pali Giannakopoulos, poiché è più abile con i piedi“.
Chatzinikolaou sente degli scricchiolii sotto la sua panchina, ma si dice tranquillo: “Mi sento bene con me stesso e so cosa posso offrire; certo, ogni volta che si perde siamo tutti tristi“. Sulla gara e sulle critiche alla difesa, risponde così: “La partita si è conclusa dopo dieci minuti, nulla da dire, se non complimenti al Panionios. Dobbiamo giocare più difensivisti? Oggi tutti i gol sono stati facilitati da degli errori della difesa. Sapevamo la forza degli avversari sulle fasce e per questo ho schierato Maragoudakis unica punta, ma non l’abbiamo mai servito“.

 

Olympiakos Pireo – Kerkyra: 2-0 (23′ Mitroglou, 56′ Siovas).
Monologo bianco-rosso al Karaiskaki, dove i padroni di casa creano tanto e trovano in Drissa Diakité un’ala veloce e affidabile. Il Kerkyra ha impostato la gara come suo solito: contenimento e tanta legna, ma l’esuberanza dell’Olympiakos ha reso praticamente impossibile il pressing alto visto contro il Panathinaikos lunedì scorso. I gol sono due ottimi colpi di testa: Diakité sfodera un cross perfetto per Mitroglou e Dimitris Siovas la mette da calcio d’angolo.
Soddisfatto Jardim: “Partita dura, contro una squadra impostata difensivamente, era difficile trovare corridoi, ma siamo stati in grado di giocare un buon calcio, concentrandoci sul movimento palla e stando attenti alle riparetnze“. Poi si focalizza sulle scelte: “Ho messo Holebas centrocampista, poiché Machado era stanco dopo l’impegno in nazionale, non ha nulla a che fare con la partita contro lo Schalke. Mitroglou ha segnato 5 gol in 6 partite, è molto utile avere in rosa due attaccanti prolifici come Kostas e Djebbour. Diakité ha giocato molto bene, si è allenato con molto impegno e oggi è stato strategico. per quando riguarda Zaradoukas, ha avuto un grave infortunio e oggi ho avuto l’occasione per farlo scendere in campo”.
Mantzios dice ai suoi di dimenticare: “Era già una partita difficile a priori, poi con le assenze importanti che abbiamo avuto e i cambi forzati che ho dovuto fare, è diventata una missione impossibile. Oggi comunque ho schierato alcuni giovani che, da quanto ho visto, ci saranno molto utili in futuro. Buona fortuna all’Olympiakos per la gara in Germania”.

 

OFI – Levadiakos: 0-2 (45′ Rogerio, 53′ aut. Kourdakis).
Proporre un bel calcio, ma subire la dura legge del gol. Primo tempo dominato dai cretesi che, per un banale errore difensivo, capitolano all’ultimo minuto, per poi subire il 2-0: Vando cerca un improponibile controllo di testa e spiana la strada a Mauro Poy, che serve il liberissimo Rogerio Martins, che scavalca il portiere in uscita con un perfetto campanile; il raddoppio è una sfortunata deviazione di Kourdakis sul cross basso sempre del numero 9 argentino.
Anastopoulos è sbigottito: “Non riesco a credere di aver perso la partita, è accaduto un non so che di magico oggi! Fa male prendere gol al 45′ dopo che avremmo potuto essere tranquillamente sul 2-0, solo contando i pali colpiti. Poi se ci aggiungiamo la rete sfortunata nei primi minuti del secondo tempo, il quadro si fa completo. Non rinunceremo al nostro gioco, oggi abbiamo subito la legge del calcio, ma stiamo centrando i nostri obiettivi e mettendo buona qualità in campo. Dimentichiamo questa giornata storta e pensiamo al PAS Giannina“.
Paraschos è un signore del calcio e ammette la buona dose di fortuna che è occorsa al Levadiakos: “Abbiamo vinto una partita importantissima in uno stadio inespugnabile. Oggi abbiamo sfoderato la prestazione necessaria, ma abbiamo avuto molta fortuna nel primo tempo. Il secondo è stato una bella battaglia, con la mia squadra impostata difensivamente. Abbiamo avuto diversi problemi nel finalizzare il gioco, durante la stagione, ma oggi credo che li abbiamo risolti”.

 

Veria – AEK Atene: 0-4 (19′ Katidis, 24′ Fountas, 57′ rig. Guerreiro, 89′ Stamatis).
Impronosticabile risultato a Veria: la larga vittoria dell’AEK è dovuta alla grinta mostrata in campo, ma anche a una prestazione molto opaca da parte dei padroni di casa. Il gol di Fountas nasce dalla difesa disposta malissimo, che regala palla al minimo pressing, e al portiere Lopez fuori posizione: il numero 21 ateniese lo supera con un tiro dalla lunga distanza. Curioso il fatto che il rigore, poi trasformato da Guerreiro, derivi da un fallo dello storico ex della gara Pantelis Kafes, poi espulso.
Karudas si è dimesso dopo questa pesantissima sconfitta (due punti nelle sei ultime gare) dicendo: “Come professionista, mi scuso con i tifosi per il risultato e per la pessima posizione in campionato (penultimi, ndr): ho presentato le mie dimissioni ad Arvanitidis e lo ringrazio per la fiducia che mi aveva dato. Avevo già detto ai miei giocatori che me ne sarei andato, nel caso non avessimo vinto. Purtroppo quando prendi due gol ravvicinati non puoi fare molto. Comunque, abbiamo perso delle gare anche immeritatamente e credo che il Veria ce la possa fare: devono continuare a lottare“.
Ewald Lienen è molto soddisfatto e prova anche a parlare un rudimentale greco: “Sono molto felice per i tre punti: se non li avessimo conquistati, le cose sarebbero andate malissimo e la zona salvezza si sarebbe allontanata troppo. Abbiamo meritato la vittoria, il Veria è una squadra con attaccanti molto rapidi negli inserimenti e, se avessimo lasciato spazi, ci avrebbero colpito; ma dopo il nostro primo gol, ne abbiamo segnato un altro meraviglioso e tutto è andato come speravamo. Da qui a Natale, solo vittorie”.

 

Skoda Xanthi – Panthrakikos: 0-0.
Ci si aspettava di più da un derby così sentito e così importante ai fini della classifica. Già, perché le squadre trace  prendono un punto a testa che non porta benefici a nessuna delle due. In particolare, è la sterilità di manovra dello Xanthi a preoccupare: la forma fisica non sembra alle stelle, il pallone gira in maniera confusa, le fasce non sono sfruttate a dovere e non ci sono registi degni di questo nome per governare dal centrocampo e imbeccare le punte con i filtranti.
Kosetnoglou ripete la solita frase da quando è sulla panchina della Vassilissa tis Trachis: “Era un derby e lo volevamo vincere: abbiamo avuto buoni momenti di controllo della gara, ma non siamo riusciti a trovare il gol. Negli ultimi minuti, l’epsulsione di Fliskas e l’infortunio di Dani ci hanno impedito di aggredire. Dobbiamo lavorare, poiché sarà un campionato di sacrificio per noi”.
Pavlos Dermitzakis è contrariato: “Siamo andati a Xanthi per vincere il derby, avevamo lavorato tutta la settimana, studiando i punti deboli dell’avversario e poi è arrivata l’espulsione, proprio quando stavamo giocando bene. Stando così le cose, è un punto guadagnato. Sono però molto soddisfatto dei miei ragazzi, hanno reagito bene e non abbiamo nulla da temere, se continuiamo così. Riguardo al rosso di Cherfa, non voglio commentare gli arbitraggi, poiché è un male per il calcio, però penso che a un giocatore, quando ha un fastidio, non venga in mente di chiedere l’autorizzazione: esce dal campo e lo risolve”.

 

Panathinaikos – PAOK Salonicco: 2-0 (51′ Zeca, 84′ rig. Vitolo). 
Il Pana torna a dei livelli di gioco più che buoni e riesce a portare a casa una vittoria molto importante, anche per il morale della squadra che, come ha sottolineato Sissoko, sente molta rabbia e vuole dimostrare di che pasta è fatta.
Buona la prima per Rocha, che afferma: “Abbiamo giocato una delle migliori partite di quest’anno: buona la disposizione, l’umore dei giocatori e la posizione in classifica. Questa settimana potenzieremo tutti gli aspetti che si sono visti meno nella gara, credo ci siano tutte le componenti per un buon campionato. Mi ha colpito il fatto che i giocatori (come è normale che sia) hanno subito il colpo dell’addio di Ferreira, ma sul campo tutto ciò non si è visto. L‘entusiasmo è buono: sono fiducioso“.
Donis fa autocritica: “Non siamo riusciti a salire come volevamo e a giocare a tutto campo, inoltre ho messo tre centrocampisti bassi, ma non è servito a limitare il Panathinaikos. Abbiamo perso per le nostre scelte sbagliate. Non abbiamo assolutamente sottovalutato gli avversari, ci hanno trovati semplicemente disorganizzati quando prendevano palla. L’espulsione di Jacobo danneggia sia lui che la squadra“.

 

Asteras Tripolis – Atromitos: 3-0 (14′ Bartolini, 25′, 57′ Ximo Navarro).
L’Asteras gioca bene e porta a casa tre punti meritati. Sakis Tsiolis è soddisfatto: “Ottima partita contro un avversario forte e che aveva le nostre stesse motivazioni: ci darà più sicurezza per la prossima gara contro il Panionios in cui potremmo rubargli il terzo posto e sarebbe un risultato storico per il club. Inoltre, è stato il miglior modo di festeggiare il mio primo anno sulla panchina dell’Asteras: voglio ringraziare la proprietà per avermi dato fiducia e avermi messo a disposizione questa squadra. Oggi mi sono piaciuti molto Gabriel, che è un giocatore con molte qualità e che ha sostituito Perrone egregiamente, Ximo Navarro e Rayo, che oggi è stato capitano della squadra in tutti i sensi”.
Bajevic arriva in conferenza stampa con la nuvola nera aleggiante sul capo: Oggi siamo stati inaccettabili: non c’è stata nessuna traccia della squadra che ha giocato le ultime partite. Dopo aver incassato il secondo gol, non siamo più stati in grado di mettere insieme due passaggi: sono problemi che vanno risolti una volta per tutte. Mi scuso per il punteggio coi tifosi, ma tutti hanno la loro responsabilità. Tutti i nostri avversari hanno vinto: d’ora in poi vietato sbagliare, qualunque formazione incontreremo, sarà la gara della vita”.

 

Fonti interviste: Novasports e sport.gr

Francesco Piacentini
Francesco Piacentini
Pavese classe '91, laureato in scienze politiche, per lui lo sport è uno specchio su cui si riflette la storia di un popolo. Stregato dal calcio inglese e greco, ama la politica, l'heavy metal e il whiskey.

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