15/a giornata Super League greca: analisi e dichiarazioni

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Al giro di boa della Super League, l’Olympiakos mantiene invariato il distacco sul PAOK: ancora otto punti, dato che entrambe le formazioni hanno vinto, i primi 2-1 contro il Panionios, gli altri 3-1 a Giannina. Brutto stop per l’Asteras Tripolis, che perde 2-0 a Heraklion contro l’OFI, e si fa agganciare a 25 punti dall’Atromitos, che acciuffa il pareggio contro l’AEK, che, a sua volta, non è più ultimo solitario, ma in compagnia del Kerkyra. I Feaci perdono contro il Panthrakikos, che viaggia senza sorprese negative da sette giornate, così come è in salute il Levadiakos, incredibilmente piazzato al sesto posto. Il Panathinaikos manca ancora l’appuntamento con l’Europa, perdendo malissimo a Veria per 3-0, mentre lo scontro salvezza tra Aris e Xanthi si risolve con uno scialbo 0-0.

 

Kerkyra – Panthrakikos: 0-2 (11′ Vahirua, 50′ Papadopoulos). 
Settimo risultato utile consecutivo per il Panthrakikos del mago Dermitzakis, che costringe al terzo stop di fila il Kerkyra di Akis Mantzios, i cui meccanismi difensivi, da sempre solida base del gioco dei Feaci, sembrano saltati. Ora i padroni di casa rischiano l’ultimo posto solitario, mentre il Panthrakikos sale a -1 dalla zona Europa. Il primo gol arriva dopo una doppia occasione al 5′ minuto ed è una bella triangolazione che porta Vahirua alla diagonale e al suo terzo gol di fila; mentre il secondo è un gran colpo di testa di Papadopoulos su cross di Lucero.
Ecco il disappunto di Mantzios: “Oggi è stato difficile, abbiamo subito due gol nei primi minuti dei due tempi e il secondo credo sia stato fondamentale per il proseguo della gara. La prima parte di stagione si è conclusa male, ma non dobbiamo scoraggiarci: abbiamo ben chiaro il nostro obiettivo e c’è tutta la seconda parte di stagione per poterlo conseguire”.
Dermitzakis, invece, esprime tutta la sua soddisfazione: “Abbiamo ottenuto punti contro una squadra rivale per la salvezza e ne siamo molto felici, dato che abbiamo avuto anche un giorno in meno per prepararci. All’inizio il Kerkyra ha avuto più presenza a causa dei nostri errori, ma si sono fatti pericolosi solo con i calci piazzati, poi nel secondo tempo abbiamo segnato e messo fine alla gara“.

 

OFI – Asteras Tripolis: 2-0 (14′ Papazoglou, 90’+5 Koutsianikoulis)
Buona prestazione dell’OFI che, sorretto da un pubblico euforico, schianta l’Asteras Tripolis, costringendoli al terzo turno senza vittoria. La partita è stata ricca di pathos e di occasioni, ma gli ospiti, pur avendo fatto registrare dei passi avanti rispetto alla gara contro l’Aris, non sono riusciti a proporsi con continuità dalle parti di Gounaridis, pur avendo avuto la maggior parte del possesso.
Nikos Anastopoulos ha così parlato: “Abbiamo portato a casa una vittoria meritata, abbiamo dominato buona parte della partita e siamo andati in campo con attenzione e precisione: sapevo della letalità di alcuni uomini dell’Asteras, per questo ho predicato estrema cautela e fatto in modo che non ci sbilanciassimo. Sono convinto che non meritiamo questa posizione di classifica, in base a ciò che mostriamo in ogni partita, comunque stiamo vincendo la nostra battaglia: siamo una squadra giovane e con problemi economici, ma stiamo facendo bene il nostro lavoro”.
Sakis Tsiolis ammette la sconfitta: “Voglio complimentarmi con l’OFI, poiché ha saputo portarsi in vantaggio e meritare la vittoria. Noi abbiamo inseguito fin da subito, ma non siamo riusciti a renderci pericolosi. Credo che il pubblico abbia aiutato molto i nostri avversari”.

 

Panionios – Olympiakos Pireo: 1-2 (25′ Aravidis, 30′ aut. Spyropoulos, 82′ Djebbour).
Sesta sconfitta nelle ultime sette gare per il Panionios, che saluta la zona Europa, in cui stazionava dalla prima giornata. L’Olympiakos continua la sua stagione da imbattuto, grazie all’incredibile autogol di Spyropoulos, che insacca precisamente il pallone nell’angolo basso, e l’appoggio in rete di Rafik Djebbour, sempre più capocannoniere, dopo il cross di Ibagaza e la sponda di Mitroglou. Il primo gol è stato a marca Panionios: un gran dribbling con tiro da posizione defilata di Christos Aravidis.
Eleftheropoulos è giù di corda: “Perdere così lascia molto amaro in bocca, poiché avevamo gettato le basi per una grande partita e un grnade risultato, poi l’espulsione di Koulocheris, dopo il secondo gol, ci ha tagliato le gambe. Ora c’è la gara di ritorno di Coppa contro il Fostiras e dobbiamo essere carichi per ribaltare il risultato: vogliamo onorare la competizione”.
Leonardo Jardim analizza la partita dei suoi: “Abbiamo sempre avuto in mano la gara, ma nel primo tempo non riuscivamo ad avere la meglio sull’avversario. Poi, nel secondo tempo, ho voluto provare Mitroglou e Djebbour assieme e i risultati si sono visti. Ora c’è la partita con il Panachaiki, ma non faremo eccessivo turn-over: non solo per mentalità, ma anche per necessità, dato che tra infortuni e indisposizioni non potrò scegliere più di tanto”.

 

Aris Salonicco – Skoda Xanthi: 0-0. 
Gara maschia al Vikelidis: l’Aris ha tenuto palla e ha provato a imbastire più azioni, mentre lo Xanthi contava sul contropiede, con tre uomini sempre pronti a partire. I padroni di casa hanno più occasioni e Lodigin deve sfoderare due interventi da campione, per mantenere la sua porta inviolata, in0ltre viene loro negato un rigore che sembra netto. Gravi errori sottoporta di Karagiannis e Triandafyllakos, che avrebbero potuto dare all’Aris tre punti, in fondo, meritati.
Lucas Alcaraz ha detto: “Abbiamo creato molte occasioni e sono soddisfatto dei miglioramenti visti sul campo per quanto riguarda la presenza e il sacrificio. Ho fatto alcuni cambiamenti alla formazione, non tenendo conto dell’età, poiché siamo in un momento molto difficile economicamente e la mia intenzione è far calare i nostri giovani nel ruolo che compete loro, in modo che lo svolgano al meglio. Ci muoveremo sul mercato per cercare giocatori che possano rafforzarci, senza guardare esasperatamente al ruolo tattico: personalmente, preferirei rinforzare la difesa, rispetto all’attacco. Meglio non prenderne e segnare meno, che subirne a valanga e segnare tanto”.
Marinos Ouzounidis ha voluto congratularsi coi suoi: “Credo che il risultato sia giusto e che si sia sviluppato coerentemente con ciò che abbiamo visto in campo. L’Aris ha avuto occasioni, come noi, del resto. Vorrei fare i complimenti ai miei giocatori, non tanto per la prestazione, poiché sanno che possono fare di meglio, ma per lo spirito e la voglia messi in campo: era ciò che volevo. Un anno difficile se n’è andato, ora ne comincia uno nuovo, in cui potremo dimostrare ciò che davvero sappiamo fare”.

 

AEK Atene – Atromitos: 1-1 (66′ Stamatis (AEK), 76′ Iglesias (A)). 
Dopo un primo tempo di grande lotta, ma di pochissime emozioni, la partita prende una forma diversa e arrivano due bei gol. Il punto serve all’AEK per non abbandonare le speranze, dato che ora non è più ultimo solitario, mentre all’Atromitos sfugge la ghiotta opportunità di superare l’Asteras Tripolis. La strategia degli ateniesi di aggredire e colpire il prima possibile non viene messa in pratica, mentre l’Atromitos prova a costruire qualcosa, ma sbatte sempre contro Kontoes e compagni: ecco spiegata la causa dei periodi di noia mortale.
Ewald Lienen è deluso: “Siamo delusi dal risultato, poiché abbiamo creato alcune buone occasioni e volevamo chiudere l’anno con 14 punti. Il gol avversario deriva da un calcio piazzato e noi sappiamo bene che è uno dei nostri punti deboli: non abbiamo abbastanza uomini per coprire bene gli spazi. Speriamo di avere più fortuna nelle prossime partite e di giocare un calcio migliore: secondo me siamo in grado di vincere otto partite e di arrivare ai fatidici 35 punti”.
Ecco, invece, le dichiarazioni di Dusan Bajevic: “Dovevamo chiudere i conti nel primo tempo: abbiamo avuto delle buone occasioni e avremmo dovuto sfruttarle meglio. Il nostro problema è stato capitalizzare quanto creato, non la resistenza dell’AEK. Abbiamo 25 punti e vogliamo giocare meglio per confermare la zona Europa“.

 

Levadiakos – Platanias: 1-0 (16′ Rogério). 
Il Levadiakos torna alla vittoria e si porta a ridosso della zona Europa, a pari punti con il Panionios, mentre continua il periodo altalenante del Platanias, ma la zona rossa è lontana 4 punti. Buona gara per entrambe le formazioni, che hanno firmato diverse occasioni utili. Una grande giornata di Kyriakidis evita il gol ai cretesi, mentre un’indecisione di Kipouros regala quello decisivo ai verdi: il numero 71 prova a bloccare un cross dalla sinistra, ma il pallone gli sfugge e viene spedito in rete da Rogério Martins.
Giorgos Paraschos è soddisfatto, ma bacchetta i suoi: “Siamo stati bravi nel primo tempo, ma ci siamo innervositi e quest’immagine non mi piace: la nostra squadra è nota per la sua tranquillità e per la concentrazione con cui imbastisce le azioni. Ora dobbiamo cercare di mantenere alti i ritmi, cercando di bissare i 21 punti che abbiamo messo da parte in questa prima parte di stagione”.
Anastasiadis è pragmatico: “Complimenti al Levadiakos che ha approfittato dei nostri momenti di assenza. Abbiamo ancora molto lavoro da fare, se vogliamo raggiungere la salvezza e non possiamo permetterci gli errori di oggi, specialmente in fase di concretizzazione”.

 

Veria – Panathinaikos: 3-0 (14′, 44′ Ioannou, 55′ Bargan)
A Veria succede l’impronosticabile: il Panathinaikos non scende in campo e subisce dall’inizio alla fine il gioco avversario. Grandi meriti per la Regina del Nord, che ha saputo attaccare con velocità, compattezza e tattica, ma anche difendersi in maniera concreta, nonostante i verdi non sapessero mettere in fila due pasaggi utili.
Dimitris Kalaitzidis è euforico: “Questa è la giornata più bella della stagione, abbiamo vinto una gara contro un avversario di spessore, giocando benissimo. Tutti i miei giocatori ci hanno messo impegno e grinta e ha seguito le mie direttive, ovvero diversificare il nostro gioco ed essere solidi in mediana, per vanificare le azioni avversarie. Sicuramente non vogliamo dire che siamo meglio del Panathinaikos, ma abbiamo dimostrato tutto il nostro potenziale, avendo sfruttato i loro punti deboli per i nostri fini. Per ora siamo in una posizione discreta in classifica, ma dobbiamo risolvere ancora diversi problemi, in primis segnare di più, ma questa prestazione ci darà forza”.
Juan Ramon Rocha si scusa: “Questa è stata una notte da incubo: mi assumo le responsabilità, come sempre. Il Veria ha vinto perché è stato migliore di noi: qualsiasi scusa o alibi prendessi, non renderebbero giustizia all’avversario e non corrisponderebbero alla realtà. Oggi eravamo bassi, passivi e non siamo stati in grado di reagire: ci serva di lezione”.

 

PAS Giannina – PAOK Salonicco: 1-3 (20′, 67′ Salpingidis (PAOK), 32′ Athanasiadis (PAOK), 76′ Ilic (PAS))
Il PAS deve fare marcia indietro, l’ostacolo PAOK è insormontabile. I bianco-neri hanno il merito di resistere all’aggressività iniziale avversaria e di saper trovare la calma per ragionare e imbastire azioni pericolose; inoltre, trovano dalla loro il pragmatismo necessario per capitalizzare quasi tutte le occasioni che capitano loro sui piedi.
Giannis Christopoulos è contrariato: “Credo che il risultato non rispecchi l’impegno dei miei giocatori. Stavamo giocando bene, finché è arrivata la punizione in area e il vantaggio e ci siamo trovati sotto, senza che gli avversari avessero mai tirato in porta. Sull’arbitrato non mi soffermo: non l’ho mai ritenuto giusto e mai cambierò quest’idea. Mi dispiace solamente che le tante persone venute allo stadio non abbiano visto uno spettacolo di loro gradimento. Devo rivedere la gara per saper dire qualcosa in più, ma la nostra fase difensiva va rivista“.
Giorgos Donis ha detto: “I giocatori hanno fatto un buon lavoro, sono stati aggressivi. C’è comunque bisogno di pazienza per vedere il vero PAOK: il gioco che voglio io è diverso, ma stiamo crescendo. Abbiamo bisogno di sostegno, lavoro e tempo”.

 

Fonti interviste: Novasports e sport.gr

Francesco Piacentini
Francesco Piacentini
Pavese classe '91, laureato in scienze politiche, per lui lo sport è uno specchio su cui si riflette la storia di un popolo. Stregato dal calcio inglese e greco, ama la politica, l'heavy metal e il whiskey.

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