Grecia: l’AEK strappa un punto all’Atromitos e abbandona l’ultima piazza

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L’AEK Atene deve riprendere la marcia per la salvezza, per dare ai propri tifosi la speranza di potercela fare e ripagarli del loro supporto e incredibile affetto, che li ha portati ad occupare gli uffici della società per chiedere investimenti concreti per non far retrocedere o fallire la storica squadra. Dall’altra parte c’è un Atromitos che vede la possibilità concreta di portarsi al terzo posto in classifica, grazie alla sconfitta dell’Asteras Tripolis a Heraklion. Lienen schiera in difesa il ristabilito Yago e fa tornare titolari Vlachos e Katidis. Bajević rinuncia a Kuqi, Chumbinho e Skondras, inserendo Iglesias, Nastos e Karamanos.

 

POCHE EMOZIONI E NULLA DI FATTO. La partita inizia con le due squadre che provano ad attaccare con rapidità e a portarsi subito in vantaggio, ma, dopo l’occasione capitata sui piedi di Nastos, che raccoglie un passaggio a giro proveniente dalla fascia opposta, le cose cambiano. C’è molta lotta a centrocampo e diversi buoni propositi per iniziare le azioni, ma è la loro continuazione a dare più problemi. L’Atromitos, per quanto non si faccia quasi mai pericoloso, ha più idee e guizzi rispetto agli avversari, ma trova molte difficoltà a scardinare la difesa giallo-nera. Le occasioni per i padroni di casa arrivano perlopiù da calcio piazzato: prima, Pavlis ci prova di testa, poi, lo stesso numero 11 tenta una conclusione che si indirizza di poco alta. Resta comunque il fatto che sia l’AEK a tenere più la palla e a dettare il ritmo, specialmente dopo la mezz’ora, e questo spiega l’andamento non troppo celere e la poca quantità di tiri nello specchio. Gli allenatori devono scuotere i loro ragazzi, se non vogliono accontentarsi dello 0-0.

 

ARRIVANO I GOL. La ripresa comincia e sembra una simmetrica copia del primo tempo: inizio scoppiettante ed esasperante rallentamento dei ritmi. Brito va vicino al gol con un diagonale e poi tanta lotta a centrocampo, progressioni rapide di pochi uomini, palla persa e la solfa ricomincia per l’altra squadra. Finché, al 66′, arriva un fulmine a ciel sereno: Pavlis scarica su Fountas, che mette in mezzo per il neo-entrato Stamatis, che insacca alle spalle di Itandje con un colpo al volo di punta piena. Bajevic non ci sta e sfrutta tutti i cambi in pochi minuti, per mettere due attaccanti e un regista (Kuqi, Belijć e Garcia). Il pareggio arriva al 76′, sviluppandosi sull’asse argentino: punizione dalla destra di Pitu Garcia e Matias Iglesias insacca con un potente colpo di testa. La gara prosegue con l’AEK in assetto da combattimento, ma senza troppi pericoli portati alla porta avversaria. I padroni di casa possono riassaporare un punto guadagnato e, soprattutto, non si trovano più in ultima posizione, occupata dal Kerkyra. L’Atromitos fallisce una buona occasione per scavalcare l’Asteras Tripolis.

 
AEK ATENE – ATROMITOS: 1-1.
AEK Atene (4-2-3-1): Konstantopoulos; Kontoes, Koutroumbis, Yago (56′ Tsoupros), Vlachos; Cordero (42′ Kotsaridis), Guerreiro; Pavlis, Katidis, Fountas; Furtado. A disp.: Arabatzis, Grontis, Katsikokeris, Arkoudas, Stamatis. All.: Lienen.
Atromitos (4-2-3-1): Itandje; Giannoulis, Lazaridis, Nastos, Fyntanidis; Iglesias, Dimoutsos (69′ Kuqi); Epstein (66′ Garcia), Karagounis (74′ Belijć) , Brito; Karamanos. A disp.: Athanasiou, Radman, Balas, Jamal. All.: Bajević.
Arbitro: Anastasios Kakos.
Marcatori: 66′ Stamatis (AEK), 76′ Iglesias (A).
Note: ammonizioni: Koutroumbis, Vlachos, Fountas, Tsoupros (AEK), Iglesias, Brito, Dimoutsos, Kuqi (A).

Francesco Piacentini
Francesco Piacentini
Pavese classe '91, laureato in scienze politiche, per lui lo sport è uno specchio su cui si riflette la storia di un popolo. Stregato dal calcio inglese e greco, ama la politica, l'heavy metal e il whiskey.

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