Russia 2018 – Giappone salvato dai…cartellini! Vince la Polonia, nipponici agli ottavi come secondi

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59′ Bednarek


GIAPPONE
(4-3-3) 
1  Kawashima
19 H. Sakai
22 Yoshida
20 Makino
5  Nagatomo
16 Yamaguchi
7  Shibasaki
21 G. Sakai
9  Okazaki -> (47')
11 Usami -> (65')
13 Muto -> (82')
All. Nishino

Sostituzioni
15 Osako (47')
14 Inui (65')
17 Hasebe (82')
POLONIA
(4-4-2)
22 Fabiański
18 Bereszyński
15 Glik
5  Bednarek
3  Jędrzejczyk 
10 Krychowiak
6  Goralski
21 Kurzawa -> (79')
19 Zieliński -> (79')
9  Lewandowski
11 Grosicki
All. Nawałka

Sostituzioni
14 Teodorczyk (79')
17 Peszko (79')

(aggiorna il live premendo F5)

La Polonia chiude il suo Mondiale con il sorriso, vincendo di misura sul Giappone grazie alla rete di Bednarek nella ripresa: gara avara di emozioni, soprattutto nel finale, quando le due squadre hanno di fatto smesso di giocare in attesa di scoprire come si sarebbe conclusa Senegal-Colombia. Grande rischio per i nipponici, che alla fine riescono comunque a prendere l’ultimo treno per gli ottavi di finale come secondi classificati, superando il Senegal grazie al fattore “fair play”, legato al minor numero di cartellini subiti. 

A Volgograd, Giappone e Polonia si affrontano nell’ultima giornata del Girone H: gara utile solo per le statistiche per i Polacchi, già eliminati, mentre i Nipponici provano a chiudere il discorso qualificazione con l’obiettivo di ottenere il primato del gruppo, con un orecchio rivolto anche a Senegal-Colombia. Qualche cambio per Nishino, che rinuncia ad alcuni titolatissimi come Inui eKagawa, lanciando Muto come prima punta accompagnato da Sakai,Okazaki e Usami alle spalle. Stesso discorso per Nawalka, che passa al 3-4-3: Zielinski e Grosicki sugli esterni d’attacco, giocano anche “seconde linee” come Fabianski, il sampdoriano Bereszynski, Jedrejcsyk e Kurawa.

La gara comincia sin da subito in maniera piuttosto equilibrata, con le due squadre che si studiano e tentano di rendersi pericolose a strappi rompendo la monotonia di alcune fasi di lungo possesso. Tra le due, però, è il Giappone a far girare il pallone con maggior fluidità, arrivando più facilmente dalle parti di Fabiański: ci provano OkazakiMuto, ma il primo mette a lato di testa in tuffo, mentre il secondo calcia da da fuori area, il neo portiere del West Ham si allunga a terra e respinge. Con il passare dei minuti, anche la Polonia comincia ad aumentare la pressione sull’ordinata retroguardia asiatica, mettendo in mostra a tratti anche una discreta trama di gioco, ma senza riuscire ad alzare i ritmi della partita e creare occasioni per rompere l’equilibrio generale. Alla mezz’ora di gioco sono però proprio gli uomini di Nawalka ad andare vicini al vantaggio con la miglior occasione del primo tempo: sul cross di Jedrejczyk, Grosicki si libera in area e gira di testa con forza e angolando il pallone, ma Kawashima salva in tuffo togliendolo dalla porta, con la sfera che non riesce a superare totalmente la linea. Un’occasione che fa capire ai nipponici di dover alzare il baricentro dopo diversi minuti di tranquillità, con gli uomini di Nishino che tornano così ad affacciarsi in avanti con decisione. Ma è troppo poco per creare nuovi pericoli a una Polonia molto attenta in copertura: i primi 45′ finiscono con uno 0-0 che riflette alla perfezione una gara fin qui senza emozioni.

La storia e i ritmi della gara non cambiano nemmeno agli inizi della ripresa: la Polonia prova a far girare il pallone ma senza grande velocità, mentre il Giappone (che perde subito per infortunio un uomo tatticamente importante come Okazaki) alterna fasi di possesso ad altre di copertura per poi ripartire in velocità, con l’obiettivo di difendere un risultato che significherebbe qualificazione agli ottavi di finale. Ma, al 59′, arriva il lampo che spezza l’equilibrio e riaccende improvvisamente la gara, con gli uomini di Nawalka che trovano il pesantissimo vantaggio ancora una volta da calcio piazzato: dalla punizione di Kurzawa battuta sulla trequarti, Bednarek si inserisce alla perfezione in area e allunga la gamba, battendo Kawashima da pochi passi e firmando la rete che mette nei guai i nipponici (al momento eliminati). Un gol che costringe inevitabilmente gli uomini di Nishino ad alzare il baricentro e ad attaccare, soprattutto sull’out di sinistra dopo l’ingresso di Inui, ma non riescono a sfondare contro i polacchi più ordinati e galvanizzati dall’1-0. E mentre i nipponici faticano a trovare la giusta precisione negli ultimi 25 metri, i biancorossi vanno vicini anche al raddoppio in contropiede: Grosicki si trova una prateria sulla destra e appoggia al centro dell’area per Lewandowski che arriva in corsa, ma calcia senza coordinazione quasi all’altezza del dischetto, mandando il pallone clamorosamente alto. Intanto, la notizia del gol della Colombia fa tirare un sospiro di sollievo a Nishino e i suoi: in questo momento Giappone secondo e Senegal eliminato per numero di cartellini gialli. E, in realtà, anche in campo l’attenzione sembra essere più rivolta alla gara di Samara, con il Giappone che si limita a coprirsi senza alcuna voglia di spingere, mentre la Polonia va ancora vicino al gol pochi minuti più tardi: su un cross dalla destra, Makino devia pericolosamente in allungo verso la propria porta, Kawashima salva il risultato con un buon riflesso. Ma, da qui in avanti, la gara sembra praticamente finita, con le due squadre che attendono solo la fine della gara facendo girare il pallone, venendo sommersi dai fischi del pubblico di Volgograd. Ma è una sconfitta che poco importa ai nipponici: grazie all’1-0 rifilato dalla Colombia al Senegal, il Giappone passa agli ottavi di finale come seconda grazie al minor numero di cartellini gialli ricevuti.

GIAPPONE-POLONIA  0-1  (0-0)  

Giappone (4-2-3-1): Kawashima 7; H. Sarai 6, Yoshida 5.5, Makino 5, Nagatomo 5.5; Yamaguchi 5.5, Shibasaki 6; G. Sakai 5.5, Okazaki 6.5 (47′ Osako 5.5), Usami 6.5 (65′ Inui 6); Muto 6. A disp.: Higashiguchi, Nakamura; Ueda, Shoji, Honda, Endo, Haraguchi, Kagawa, Ohshima. All.: Nishino 5
Polonia (3-4-3): Fabiański 6; Bereszyński 6, Glik 6.5, Bednarek 7; Jędrzejczyk 6, Goralski 6, Krychowiak 6, Kurzawa 6.5 (79′ Peszko sv); Zieliński 6 (79′ Teodorczyk sv), Lewandowski 5, Grosicki 6.5. A disp.: Szczęsny, Białkowski; Pazdan, Cionek, Milik, Linetty, Rybus, Błaszczykowski, Piszczek, Kownacki. All.: Nawalka 6.5
Arbitro: Sikazwe (ZAM)
Marcatori: 59′ Bednarek
Note-Ammoniti: Makino (G)

Francesco Moria
Francesco Moria
Nato a Monza nel '95, ha tre grandi passioni: Mark Knopfler, la letteratura e il calcio inglese. Sogna di diventare giornalista d'inchiesta, andando a studiare il complesso rapporto tra calcio e politica.

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