Verso Russia 2018 – Le Nazionali partecipanti: Panama

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Manca sempre meno al via dei Mondiali di Russia 2018 ed è arrivato il momento di conoscere tutte le 32 protagoniste dell’evento più atteso dell’anno: con due appuntamenti quotidiani, analizzeremo nel dettaglio la storia nei Mondiali, il percorso durante le qualificazioni e le qualità ruolo per ruolo delle Nazionali arrivate alla fase finale del torneo. Oggi tocca al Panama.

PRECEDENTI NEI MONDIALI – Per Panama i mondiali in Russia rappresentano la prima partecipazione della nazionale centramericana a una rassegna iridata. Un evento storico e talmente importante da spingere il presidente Juan Carlos Varela a istituire addirittura una giornata di festa nazionale dopo la vittoria ai danni del Costa Rica, quella che è valsa la qualificazione. La storia calcistica di Panama racconta che la prima apparizione nelle gare di qualificazioni ai Mondiali è relativa all’edizione del 1978 e il primo incontro ufficiale fu giocato ad aprile del 1976 proprio contro il Costa Rica.

IL PERCORSO VERSO RUSSIA 2018 – Nell’ottobre del 2013 termina l’era Dely Valdes alla guida tecnica. Al posto dell’ex attaccante del Cagliari arriva il colombiano Hernán Darío Gómez e già nei primi mesi di attività si iniziano a vedere dei buoni risultati. L’avventura verso il sogno mondiale inizia ufficialmente il 13 novembre del 2015, quando Panama vince in casa della Giamaica per 2-0 nel primo incontro della quarta fase della Concacaf. La nazionale panamense si qualifica senza problemi alla quinta e ultima fase come seconda del proprio girone con un bilancio complessivo di tre vittorie, un pareggio e due sconfitte, entrambe maturate con Costa Rica, un nome piuttosto ricorrente nella storia di questa nazionale. L’ultima fase si apre con un successo in casa dell’Honduras, merito della rete di Escobar, ma le gioie si fermano lì perché arrivano una serie di pareggi incluso quello casalingo con gli Stati Uniti. La vittoria su Trinidad&Tobago li mantiene ancora in corsa, ma la successiva sconfitta patita a Orlando con gli Stati Uniti per 4-0 finisce per complicare le cose. Serve un miracolo e nell’ultima giornata qualcosa di simile avviene. La nazionale a stelle e strisce cade clamorosamente sul campo di Trinidad&Tobago, già fuori dai giochi, Panama invece vince in rimonta in casa su Costa Rica per 2-1, complice anche un gol fantasma. Con questo risultato la squadra di Gómez sale al terzo posto e stacca a sorpresa il biglietto per la Russia.

DIFESA – Classica difesa a quattro per il tecnico colombiano, anche se potrebbe optare per un quinto elemento per irrobustire il suo reparto arretrato. Per i centrali di difesa si può contare sulla pluriesperienza di Felipe Baloy e Roman Torres; quest’ultimo è l’eroe autore del gol qualificazione. Le alternative sono Cumming e Machado, che all’occorenza può ricoprire anche un ruolo più etserno. Per il ruolo di terzini invece ci sono a destra Murillo, mentre a sinistra Ovalle. Il jolly potrebbe essere Escobar, adatto sia come centrale che come terzino destro.

CENTROCAMPO – Sulla mediana spazio a Gomez, il primatista di presenze in nazionale, che in mezzo al campo può far coppia con Godoy, un passato nell’Honved in Ungheria e caratteristiche tecniche più adatte sulla trequarti. Per il ruolo di esterni il CT colombiano ha studiato diverse possibilità nelle ultime uscite amichevole osando anche l’ipotesi di due giocatori molto avanzati, quasi sulla linea d’attacco. Uno dei giocatori più quotati è Barcenas, che qualche anno fa ha giocato a Spalato. Gli altri nomi interessanti sono Quintero e Pimentel.

ATTACCO – Il CT colombiano potrebbe accantonare l’ipotesi di un 4-4-2 e adattare la squadra con un modulo a una sola punta vista la caratura degli avversari. Il nome più interessante in attacco è Gabriel Torres, capace di esordire in nazionale a sedici anni. La sua stagione lo ha visto deludere in Svizzera, con il Losanna, per poi rifarsi in Cile con il Huachipato. L’alternativa è il 37enne Blas Perez, utile proprio per la sua lunga esperienza.

IL COMMISSARIO TECNICO – A guidare questa nazionale c’è un colombiano: Hernán Darío Gómez. Un problema al ginocchio lo ha costretto a ritirarsi da calciatore con qualche anno di anticipo. Da allenatore cresce sotto l’ala di Maturana che lo fa diventare suo vice al Nacional Medellin e nello staff della nazionale colombiana. Con quest’ultima partecipa alla fortunata spedizione a Italia 90 e poi a quella drammatica di USA 94. Pian piano prende il posto di Maturana prima alla guida del club di Medellin e poi nella nazionale maggiore, che porta ai mondiali del 1998 dove non supera la prima fase (Piccola curiosità, in quel girone gioca con Inghilterra e Tunisia che ritroverà da avversari anche in Russia). Nel 2002 trascina l’Ecuador ai mondiali asiatici del 2002, perdendo nel match d’esordio con l’Italia: per gli azzurri doppietta di Bobo Vieri. Allena anche il Guatemala con scarsi risultati e poi una breve parentesi di nuovo con la Colombia prima di accettare l’offerta di Panama.

LA STELLA – La rosa di giocatori presenta parecchi elementi provenienti dalla MLS, ma pochi con esperienze attuali nei campionati europei. La stella potrebbe essere Gabriel Torres. Sarà lui ad avere il compito di segnare il primo storico gol del Panama ai mondiali. L’ultima stagione in Cile lo ha visto molto propenso al gol, ma in Russia dovrà sfidare le arcigne difese di Inghilterra e Belgio.

PUNTI DI DEBOLEZZA – I punti di debolezza sono legati al basso tasso tecnico di quasi tutti gli elementi e all’età di qualche giocatore che potrebbe patire la stanchezza di fine stagione.

FORMAZIONE TIPO – (4-4-2): Calderon; Murillo, Torres, Baloy, Ovalle; Quintero, Godoy, Gomez, Barcenas; Torres, Perez.

OBIETTIVI E PROSPETTIVE – Arrivare fino in Russia è stato già un gran traguardo per questa nazionale. Adesso i giocatori hanno il compito di entrare nella storia cercando il primo gol in una rassegna iridata e il primo punto. Vedremo che cosa saranno in grado di fare nel loro girone.

CONVOCATI

Elia Modugno
Elia Modugno
Nasce a Roma il 30 maggio 1979 mentre il Nottingham Forest di Brian Clough vinceva la sua prima Coppa Campioni. Radiocronista sui campi dell’Eccellenza laziale, adora il calcio minore ed il futsal.

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