L’ex Cutolo regala il derby amaranto all’Arezzo: Livorno (in nove) ancora ko

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L’Arezzo conquista il Derby amaranto vincendo di misura contro il Livorno grazie a una rete dell’ex di turno Cutolo: ottima prestazione da parte degli uomini di Pavanel, ordinati in campo e capaci di difendere con sicurezza il prezioso risultato che permette di continuare a correre per la salvezza nonostante i guai societari e le penalizzazioni. Seconda sconfitta di fila per Foschi e i suoi, che chiudono la gara in nove uomini per le espulsioni di Murilo e Franco e perdono il primato in classifica in favore del Siena (seppur con una gara in meno, ndr)

Allo stadio “Città di Arezzo”, si gioca il derby amaranto tra Arezzo e Livorno nel recupero della 27a giornata del Girone A di Serie C. Gli uomini di Pavanel, reduci dal successo di giovedì scorso contro il Pro Piacenza, cercano di continuare il proprio buon periodo, nonostante una situazione di classifica complicata (penultimi a solo 26 punti dopo l’ennesima penalizzazione) e con i tanti guai societari che ne stanno minando la stagione. Gara estremamente delicata, invece, per Foschi e i suoi, chiamati a riscattarsi dopo lo scivolone interno contro il Monza per riconquistare il primato in classifica passato temporaneamente nelle mani del Siena (vincente nel pomeriggio sul campo della Pro Piacenza, ma con due gare in più rispetto agli amaranto).

Nessuna sorpresa nell’undici titolare dell’Arezzo: squadra schierata con il 3-5-2, con Campagna e Cutolo a guidare l’attacco, con Regolanti che va in panchina, mentre Luciani e Sabatino agiranno sugli esterni del centrocampo, in mezzo a cui ci sono Lulli, De Feudis e Foglia. Diversi cambi, invece, nella squadra di Foschi, che si affida al 4-3-3: c’è Mancini nel tridente offensivo assieme a Vantaggiato e Murilo, ci sono anche Bruno e Perico, mentre restano in panchina Giandonato, e Maiorino.

Nella buona cornice offerta dal pubblico del “Città di Arezzo”, la gara comincia subito a ritmi piuttosto frizzanti, con le due squadre che decidono di affrontarsi a viso aperto e con l’intensità classica di un derby: la prima occasione è per i padroni di casa, più propositivi e precisi rispetto agli avversari, ma Foglia, servito a rimorchio da Sabatino, non riesce a inquadrare di poco la porta con il suo sinistro di prima intenzione. L’entusiasmo iniziale sembra spegnersi con il passare dei minuti, con la partita che attraversa lunghe fasi di stallo, ma al 24′ arriva il lampo che illumina la sfida, con l’Arezzo che trova il meritato vantaggio: sul cross di Foglia, Campagna si vede ribattere la propria deviazione da un riflesso miracoloso di Mazzoni sulla linea, ma sulla ribattuta arriva l’ex di turno Cutolo, che scarica il pallone in rete con la porta sguarnita, senza poi esultare. La reazione del Livorno è immediata, riuscendo a mantenere il controllo del pallino del gioco, ma agli uomini di Foschi continua a mancare lucidità e precisioni negli ultimi metri, facilitando così l’ordinata difesa di casa nel difendere il prezioso risultato. Nel finale del primo tempo, gli ospiti cominciano a spingere con sempre più insistenza, costringendo gli avversari a rimanere bassi, ma di pericoli dalle parti di Perisan non ne arrivano: l’Arezzo chiude in vantaggio su un Livorno certamente ancora vivo, ma fin qui inconsistente.

Consapevole della necessità di dare maggior peso al proprio attacco, Foschi lancia sin dall’inizio della ripresa Maiorino al posto di Valiani ed effettivamente la reazione dei suoi è più che positiva, riuscendo a creare finalmente delle occasioni pericolose: proprio sul cross di Maiorino, Luci si ritrova tutto solo in area, ma non riesce a schiacciare di testa e il pallone si alza invece oltre la traversa. Con l’Arezzo a tratti decisamente più basso e in sofferenza, gli ospiti provano a dare l’assalto alla difesa ospite, che però è brava a limitare al minimo possibile i rischi. Con il passare dei minuti, la gara comincia a diventare più nervosa, soprattutto per le crescenti proteste del Livorno che, dopo essersi visto allontanare tre membri della panchina, si ritrova improvvisamente in dieci uomini: Murilo rivolge qualche parola di troppo alla terna arbitrale e Pasciuta, su segnalazione dell’assistente, estrae il cartellino rosso per l’esterno. Un colpo durissimo per i ragazzi di Foschi, che deve mescolare le carte in campo prendendosi anche qualche rischio in più sui contropiedi dei padroni di casa (buon intervento di Mazzoni sul secco sinistro dalla distanza di Cutolo), ma facendo molta più fatica a creare nuove occasioni in grado di impensierire Perisan. Ma all’81’ arriva una nuova doccia fredda per il Livorno, in un clima di crescente nervosismo: Luciani se ne va in velocità e Franco rifila un calcio a palla lontana al giocatore di casa, con l’arbitro che non ci pensa due volte a estrarre il rosso per la seconda volta. Gli ospiti tentano gli ultimi, disperati assalti, ma gli ospiti riescono a controllare con facilità, sfiorando anche il raddoppio con il destro violento di De Feudis su cui si allunga Mazzoni: vittoria importante per gli uomini di Pavanel, che continuano a sognare una salvezza considerata da molti ormai difficile dopo le penalizzazioni; altro, pesante ko per un Livorno sempre più in difficoltà sul piano del gioco e dei risultati e che, seppur con una gara da recuperare, perde anche il primato in classifica in favore del Siena.

AREZZO-LIVORNO  1-0  (1-0) 

Arezzo (3-5-2): Perisan 6; Muscat 6.5, Della Giovanna (64′ Semprini 6), Varga 7; Luciani 6.5, Lulli (54′ Benucci 6), De Feudis 6.5, Foglia (78′ Cenetti sv), Sabatino 6; Campagna (54′ Cellini 6), Cutolo (78′ Regolanti sv). A disp.: Ferrari, Talarico, Mazzarani, Yebli, Ferrario, Di Nardo, Cenetti. All.: Pavanel 7.
Livorno (4-3-3): Mazzoni 6.5; Perico 5.5 (71′ Pedrelli 6), Pirrello 5.5, Gonnelli 6, Franco 5; Luci 5.5 (73′ Montini 6), Bruno 6, Valiani 5.5 (46′ Maiorino 6); Murilo 5, Vantaggiato 5.5, Manconi (57′ Pérez 6). A disp.: Pulidori, Sambo; Giandonato, Borghese, Gemmi, Morelli, Bresciani, Kabashi. All.: Foschi 5
Arbitro: Pasciuta della sez. di Agrigento
Marcatori: 24′ Cutolo
Note – Ammoniti: Sabatino, Regolanti (A); Perico, Vantaggiato (L)
Espulsioni: Al 68′ Murilo (L) per proteste; all’81’, Franco (L) per grave fallo di gioco.

Francesco Moria
Francesco Moria
Nato a Monza nel '95, ha tre grandi passioni: Mark Knopfler, la letteratura e il calcio inglese. Sogna di diventare giornalista d'inchiesta, andando a studiare il complesso rapporto tra calcio e politica.

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