Napoli-Hellas Verona: precedenti, statistiche e curiosità

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Secondo una leggenda risalente intorno al XII secolo, i Re Magi, non riuscendo a trovare la strada per Betlemme, chiesero informazioni a una vecchietta (la Befana) che sgarbatamente si rifiutò di ascoltarli. In seguito, la donna, pentitasi di tale azione preparò un sacco pieno di dolci e si mise a cercarli, fermandosi a ogni casa a donare dolciumi ai bambini nella speranza che uno di loro fosse il piccolo Gesù. Allo stesso modo, il Napoli cerca di ritrovare la strada verso lo scudetto dopo la cocente eliminazione dalla Coppa Italia di pochi giorni fa e il crocevia non è proibitivo, considerato che al San Paolo affronterà l’Hellas Verona, penultimo in classifica, nella gara valida per la 20/a giornata di Serie A.

I PRECEDENTI – Il passato non lascia margini a dubbi: i partenopei vantano una striscia di vittorie consecutive contro i gialloblù lunga ben nove partite e nell’arco temporale che va dal dicembre 1987 all’aprile 2016. L’ultimo confronto, dei 25 complessivi, in terra campana terminò con un secco 3-0, in virtù delle reti di Gabbiadini, Insigne e Callejón, e con gli Scaligeri in dieci per l’espulsione di Souprayen. Solo in due circostanze l’Hellas ha avuto la meglio e bisogna risalire alle stagioni 1975-1976 e 1982-1983: nella prima occasione finì 0-1 grazie alla rete del centrocampista, recordman di presenze in Serie A con la maglia gialloblù, Emiliano Mascetti (superato solo nel 2015 da Luca Toni) e nella seconda 1-2 con la doppietta di Pierino Fanna e la rete partenopea di Claudio Pellegrini. In generale, una gara che ha sempre mosso animosità e rivalità, quella secolare tra Nord e Sud, e diventata particolarmente sentita anche per via di quel fantastico gol di Maradona al malcapitato Giuliani in una delle varie goleade inflitte ai veneti.

LE STATISTICHE – Ovviamente, il computo dei gol è nettamente favorevole ai padroni di casa che conducono per 56 a 12 e, come accennato, sono almeno 5 i successi più larghi nei confronti del Verona: il 6-0 del 1957, il 5-0 del 1985, il 4-1 del 1987, il 5-1 e il 6-2 del 2014 sono ferite difficilmente rimarginabili nei cuori gialloblù. E il confronto appare impari anche e soprattutto nella stagione in corso, essendo quasi un testa-coda, e nonostante il Napoli, conti alla mano, vanti un rendimento migliore in trasferta che tra le mura amiche. Gli ospiti fuori casa hanno racimolato solo 6 punti, segnato 9 reti subendone 19 e sono reduci dalle sconfitte con Juventus e Udinese.

Insomma, a meno di clamorosi scivoloni o tentennamenti da parte della banda di Sarri, i segni 1 e Over 2.5 dovrebbero apparire con puntuale regolarità.

Antonio Ioppolo
Antonio Ioppolo
Giornalista, appassionato di storia, letteratura, calcio e mediani: quegli “omini invisibili” che rendono imbattibile una squadra. Il numero 8 come fisolofia di vita: grinta, equilibrio, altruismo e licenza del gol.

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