ESCLUSIVA – I nuovi talenti: Alessandro Quaini

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Torna la nostra rubrica dedicata ai giovani e promettenti talenti della Serie C. Dopo le interviste con Andrea Zaccagno e Stefano Casarotto, oggi è il turno di Alessandro Quaini, centrocampista del Fondi, ma di proprietà del Genoa. Alessandro, nato a Cremona il 17 settembre 1998 e alto 182 cm, ha mosso i suoi primi passi nella Cremonese, per poi approdare nella Primavera del Genoa ed esordire quest’anno in Serie C con il Racing Fondi. Il centrocampista classe ’98 ha già alle spalle due convocazioni in Serie A con la maglia del Genoa, nella gara in casa contro la Roma (8 gennaio 2017) e in quella in trasferta contro la Fiorentina (29 gennaio 2017).

Ciao Alessandro, innanzitutto raccontaci un po’ di te e della tua passione per il calcio. Com’è nata e dove hai tirato i primi calci a un pallone?

“La mia passione per il calcio è nata all’età di cinque anni, quando ho iniziato a tirare i primi calci a un pallone nell’oratorio che frequentavo nella mia città, Cremona. Dopo circa due-tre anni lì in oratorio, ho fatto il provino per la Cremonese e ho intrapreso così il mio percorso calcistico fino agli Allievi, per poi arrivare nella Primavera del Genoa e, dopo tre anni, in prestito al Fondi.”

La tua famiglia come ha vissuto la tua decisione di entrare a far parte del mondo calcistico?

“Mio papà mi ha guidato sempre in questo percorso sin da quando ero piccolo, aiutandomi a raggiungere il mio sogno. Da giovane anche lui giocava a calcio, quindi sapeva bene a cosa andavo incontro e quali sacrifici mi aspettavano per il futuro, ma non mi ha mai lasciato solo, mi è stato accanto costantemente e mi ha sostenuto ogni giorno.”

Durante gli anni di formazione al Genoa, hai vissuto l’emozione forse più grande fino a ora, calcando per la prima volta il prato del Ferraris nella gara di Serie A contro la Roma e dell’Artemio Franchi nella gara contro la Fiorentina, stando così a contatto con alcuni grandi del calcio. Che emozioni hai provato in quelle occasioni?

“Le due esperienze vissute contro la Roma e contro la Fiorentina non si possono di certo considerare un punto di arrivo per me, perché sono rimasto in panchina in entrambe le gare, ma sono state due bellissime occasioni di crescita personale, che mi hanno permesso di allenarmi con i grandi del calcio e di calcare due prati importanti. La soddisfazione più grande tra le due è stata quando sono stato convocato a Firenze, perché io tifo Fiorentina sin da piccolo, per cui è stata un’emozione unica per me quel giorno.”

Dopo le giovanili nel Genoa, ti sposti in prestito al Racing Fondi, come hai vissuto il trasferimento? Com’è stato il primo impatto con la nuova squadra?

“Il primo impatto è stato più che positivo, nonostante per me fosse un’esperienza del tutto nuova, non avendo mai giocato in questa categoria. Mi hanno accolto tutti subito benissimo, facendomi sentire completamente a mio agio. Sono uno dei più piccoli in squadra e ho la fortuna di giocare con dei ragazzi esperti e preparati, dai quali posso imparare moltissimo.”

Il Fondi si trova a metà classifica con 21 punti e ha alle spalle due vittorie consecutive. Come state affrontando questo momento? Quali obiettivi vi siete prefissati?

“Dopo una partenza con soli due punti in sei partite, adesso stiamo ingranando, stiamo facendo bene in campo e i risultati si vedono. Ci siamo ripresi e ora puntiamo a raggiungere le zone alte della classifica, avendo tutte le carte in regola per farlo.”

La prossima gara vi vedrà in casa contro il Catania, secondo in classifica a tre punti dalla capolista Lecce. Come state preparando questa sfida? 

“Il Catania è forte e sappiamo bene che ci aspetta una partita difficile; all’andata abbiamo pareggiato 1-1 e sicuramente faremo di nuovo del nostro meglio in campo per riuscire a giocare un’ottima partita e a portare a casa un buon risultato.”

Quale allenatore ha contribuito maggiormente per la tua crescita calcistica?

“Devo a tutti moltissimo, perché ognuno di loro mi ha insegnato qualcosa, contribuendo alla mia formazione calcistica, ma devo ringraziare in particolar modo Stellini che, nei due anni insieme in Primavera, mi ha aiutato tantissimo, facendomi crescere ogni giorno di più e facendomi acquistare la giusta consapevolezza.”

Quale ritieni sia stata la tua partita migliore o più bella con la maglia del Fondi?

“Quest’anno sto imparando davvero molto, giocando partite diverse da quelle che affrontavo in Primavera. Penso di aver fatto una bella gara soprattutto contro il Catanzaro, il Trapani e il Bisceglie, cercando di aiutare la squadra con tantissimo impegno e spirito di sacrificio.”

Cosa ci dici, invece, dell’episodio dell’espulsione diretta nella gara contro il Cosenza?

“Se devo essere sincero, ancora penso che l’espulsione sia stata sbagliata, ma bisogna accettare e rispettare le decisioni arbitrali, anche quando non siamo totalmente d’accordo. Purtroppo può capitare, si deve andare avanti e continuare a dare il massimo in campo ogni giorno.”

Quale ritieni sia il tuo punto forte e quale l’aspetto sul quale devi ancora lavorare? 

“Le mie qualità sono soprattutto a livello tecnico, ma devo migliorare in fase difensiva e penso che questo sia davvero il campionato ideale, caratterizzato da spirito di sacrificio e tanta corsa; crescerò sicuramente.”

Cosa avresti fatto, invece, se non avessi intrapreso questa strada?

“Io ho sempre voluto fare il calciatore, ho lavorato tanto e mi sono impegnato costantemente ogni giorno per raggiungere questo obiettivo, per cui non saprei dirti davvero cosa avrei fatto qualora non ci fossi riuscito. Ho impiegato tutte le mie forze in questo campo e non ho mai desiderato far altro.”

Infine, qual è il tuo sogno nel cassetto? Che maglia vorresti indossare un giorno?

“Io tifo Fiorentina, per cui il mio sogno sarebbe quello di indossare la maglia viola un giorno, ma devo tantissimo al Genoa e sono stato bene con loro negli scorsi anni, quindi mi piacerebbe anche ritornare a vestire la loro maglia.”

Rosella Maiorana
Rosella Maiorana
Siciliana amante della sua terra, insegnante e aspirante giornalista, innamorata della letteratura e appassionata di sport, anche se troppo pigra per praticarne uno.

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