Juve forza 6, Udinese senza scampo: alla Dacia Arena finisce 2-6

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Dopo lo 0-0 del San Paolo, alla Dacia Arena di Udine la Juventus di Massimiliano Allegri scende in campo con l’obbiettivo di riportarsi subito a minima distanza da Inter e Napoli. Missione largamente riuscita per i Campioni d’Italia, che a Udine si impongono con un roboante 6-2: l’autogol di Samir e Khedira ribaltano l’iniziale gol di Perica, mentre nel secondo tempo pur in dieci per l’espulsione di Mandžukić i ragazzi di Allegri dilagano imponendosi 6-2, con Rugani, Khedira (altre due volte) e Pjanić a scrivere il 2-6 finale dopo il momentaneo pari di Danilo.

Alla Dacia Arena di Udine la squadra di Massimiliano Allegri sembra determinata a prendere da subito le redini della gara, ma faccia a faccia con una “tosta” Udinese, si trova in svantaggio all’8′, quando il pressing friulano induce in errore il possesso palla ospite e genera il contropiede che Perica in solitaria trasforma in gol dopo un bello spunto individuale. La doccia gelata sveglia i bianconeri, aiutati dalla fortuna in occasione del pari: al 13′ infatti è a dir poco grossolana la topica di Samir, che sugli sviluppi di corner infila la sua rete. La gara si mette in discesa per la Juventus, che colpisce un palo con Higuain, ma pochi minuti dopo Mandžukić combina la frittata: ammonito assieme ad Adnan per reciproche scaramucce, il croata ha un gesto plateale di stizza nei confronti del direttore di gara che gli vale il secondo cartellino giallo in un amen che riduce la Juventus in 10. In superiorità numerica la Juventus fa fatica a ritrovarsi, e al riposo si porta sul 2-1 solamente perchè Buffon è fenomenale su Jankto prima e Perica poi.

Dopo un pirotecnico primo tempo, l’avvio di ripresa non è da meno: Danilo fa subito 2-2 di testa sugli sviluppi di una punizione tagliata, Rugani lo imita pochi minuti dopo e da una punizione arcuata di Dybala trova tempo e spazio per l’inzuccata del 2-3. Incassato il 2-3, pur se in superiorità numerica, i friulani non riescono praticamente mai a impensierire gli avversari, e anzi è la Juventus a calare il poker ancora sugli sviluppi di calcio piazzato, con Khedira che in mischia scaraventa in rete il gol del 2-4 al 59′. Sul doppio vantaggio, i bianconeri piementosi prendono in maniera definitiva il comando delle operazioni mettendo la museruola ai friulani, e trovando nel finale l’insospettable tripletta di Khedira e il destro di Pjanić sul gong che fissa il definitivo 2-6 ai danni di una frastornata Udinese, che permette alla Juventus di portarsi al terzo posto, a sole tre lunghezze dal Napoli capolista.

UDINESE-JUVENTUS 2-6 (1-2)

Udinese (4-3-3): Bizzarri 5.5; Samir 4.5, Danilo 5.5, Nuytinck 4.5, Alì Adnan 5; Hallfreðsson 5.5, Jankto 4.5, Fofana 5; De Paul 5, Maxi López 5, Perica 6. A disp.: Borsellini, Scuffet, Bochniewicz, Pezzella, Stryger, Balić, Behrami, Ingelsson, Bajić, Matos, Barák, Lasagna. All.: Delneri 4.
Juventus (4-2-3-1): Buffon 7; Lichtsteiner 5.5, Rugani 6, Chiellini 6.5, Alex Sandro 6; Pjanić 6, Khedira 7.5; Cuadrado 6.5, Dybala 5.5, Mandžukić 4; Higuaín 6.5. A disp.: Szczęsny, Pinsoglio, Asamoah, Barzagli, Marchisio, Bentancur, Costa, Bernardeschi. All.: Allegri 6.5.
Arbitro: Doveri di Roma 1.
Marcatori: 8′ Perica (U), 13′ aut. Samir (U), 21′ Khedira (J), 48′ Danilo (U), 52′ Rugani (J), 59′ e 87′ Khedira (J), 90′ Pjanić (J).
Note – Ammoniti: Adnan, Samir, Perica, Danilo, Hallfreðsson, Fofana (U); Cuadrado (J). Espulso: Mandžukić (J) al 26′ per doppia ammonizione, Luigi Delneri (U) al 52′ per proteste.

Michael Anthony D'Costa
Michael Anthony D'Costa
Nato a Roma nel 1989, si avvicina al calcio grazie all’arte sciorinata sui campi da Zidane. Nostalgico del “calcio di una volta”, non ama il tiki-taka, i corner corti e il portiere-libero.

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