Icardi, tripletta da urlo: il derby va all’Inter, Milan k.o. 3-2 allo scadere

-

C’era grandissima attesa a Milano per un derby, quello tra Inter e Milan, che dopo gli anni di buio calcistico delle milanesi torna a essere finalmente decisivo per i piani alti della classifica. A farlo proprio è l’Inter di Luciano Spalletti, vincitrice al fotofinish al termine di un folle derby, sul quale troneggia l’immagine di Mauro Icardi. Tre le reti del numero nove nerazzurro, match-winner al 90′ dal dischetto dopo che Suso e l’autorete di Handanovič avevano bilanciato le prime due reti di Icardi.

Le prime battute di gara sono elettriche, tra due squadre vogliose di fare la partita ma al contempo attente a non concedere nulla agli avversari; ne deriva che la prima occasione “vera” arriva solamente al 13′, quando Borja Valero arma il destro di Candreva che timbra la traversa. Scosso dal pericolo scampato, anche il Milan comincia a macinare gioco pareggiando i “cugini” in termini di presenza territoriale sulla gara; nonostante il timido risveglio rossonero sono ancora i padroni di casa a sfiorare la rete, con Miranda vicino al gol di testa. La gioia è solo rimandata per i nerazzurri, che passano in vantaggio al 28′: Candreva fugge sulla destra, e pesca in area di rigore la girata del “solito” Icardi, che tra Bonucci e Musacchio trova tempo e modo per freddare Donnarumma. Il gol dell’argentino legittima il miglior avvio di derby dei ragazzi di Spalletti, al riposo sull’1-0 anche perchè sul gong Handanovič chiude la porta in faccia a Borini.

Nell’intervallo Montella lascia Kessié negli spogliatoi, inserendo al suo posto il giovane Cutrone: il cambio trasfigura il Milan, che cinge d’assedio la porta di Handanovič sfiorando la rete in almeno tre circostanze al cui interno si annovera l’1-1 giustamente annullato a Musacchio per fuorigioco dopo un palo centrato da André Silva. Il gol del Milan è nell’aria dal primo minuto della ripresa, e arriva al 56′ quando Suso trova dal limite dell’area lo spazio per aprire il mancino che, infilandosi all’angolino, scrive l’1-1. Sull’onda dell’entusiasmo gli ospiti spingono con intensità, ma si espongono alle micidiali ripartenze interiste: se Vecino al 60′ grazia Donnarumma, così non fa Icardi che al 63′ finalizza una ripartenza da lui stesso innescata insaccando dall’area piccola una perfetta assistenza di Perišić.  Dopo i fuochi d’artificio del primo quarto d’ora l’ultimo scorcio di gara scorre, caratterizzato dal tentativo di forcing rossonero, senza grossi squilli almeno fino al minuto 80: a dieci minuti dalla fine infatti Borini crossa un pallone sul quale lisciano tutti tranne Bonaventura, che sbuca sul secondo palo e con una deviazione al veleno genera l’autorete di Handanovič. Ancora una volta, subito dopo il gol del Milan l’Inter sfiora il nuovo vantaggio, ma Rodríguez evita allo scadere il 3-2 fatto di Éder. Proprio Rodríguez però, sul corner che segue, atterra D’Ambrosio in area di rigore: sul dischetto va Icardi, che con il ghiaccio nelle vene realizza al 90′ il rigore del 3-2 che gli vale la tripletta e, ancora più importante, regala all’Inter la vittoria nel derby e il secondo posto in classifica.

INTER-MILAN 3-2 (1-0)

Inter (4-2-3-1): Handanovič 6; D’Ambrosio 6, Škriniar 6.5, Miranda 5.5, Nagatomo 5.5; Gagliardini 5.5, Borja Valero 6 (85′ Éder sv); Candreva 6.5 (73′ Cancelo 6), Vecino 7, Perišić 6.5; Icardi 8.5 (90’+1 Santon sv). A disp.: Padelli, Berni, Ranocchia, Dalbert,  Joao Mario, Karamoh, Pinamonti. All.: Spalletti 7.
Milan (3-5-2): G. Donnarumma 6; Musacchio 5, Bonucci 5, Romagnoli 5.5 (78′ Locatelli sv); Borini 6.5, Kessié 5.5 (46′ Cutrone 6), Biglia 5, Bonaventura 7, Rodríguez 5.5; Suso 6.5, André Silva 6A disp.: Storari, A. Donnarumma, Paletta, Zapata, Calabria, Abate, Gómez, Mauri, Gabbia, Montolivo. All.: Montella 6.
Arbitro: Tagliavento di Terni.
Marcatori: 28′ Icardi (I), 56′ Suso (M), 63′ Icardi (I), 80′ aut. Handanovič (I), 90′ rig. Icardi (I).
Note – Ammoniti: Miranda, Vecino, Gagliardini, Perišić (I); Romagnoli(B).

Michael Anthony D'Costa
Michael Anthony D'Costa
Nato a Roma nel 1989, si avvicina al calcio grazie all’arte sciorinata sui campi da Zidane. Nostalgico del “calcio di una volta”, non ama il tiki-taka, i corner corti e il portiere-libero.

MondoPallone Racconta… Fuorigioco: Éric Cantona

La stella indiscussa della neonata Premier League inglese negli anni '90. Éric Cantona, "Dieu". Un'autentica icona con il colletto della maglia alzato ed il...
error: Content is protected !!