Giro d’Italia 2017, la prima settimana: Quintana fa la voce grossa, Gaviria veste ciclamino

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Un Giro d’Italia che faticava a decollare, specialmente per quanto riguarda gli uomini di classifica. Fatto forse scontato, se si pensa che il grande favorito della vigilia è quel Nairo Quintana già più volte criticato in carriera per il suo eccessivo attendismo. Otto giorni di controllo, in attesa di quella scalata finale al Blockhaus, arrivata ieri, tanto temuta dal gruppo.

“Quintana attacca. Pinot e Dumoulin limitano i danni, mentre la sfortuna Sky al Giro prosegue”.

Ecco allora che alla partenza della 9° tappa le scintille non erano più solo attese dal pubblico rosa, ma quasi richieste dopo una prima settimana povera di emozioni per quanto riguarda i grandi nomi. Emozioni che la 9° tappa non mancherà di regalare, ancor prima dell’ascesa finale: a poco meno di 15 km dal traguardo sono infatti finiti a terra i due capitani della Sky – Landa e Thomas – arrivati poi al traguardo con distacchi importanti. Il Blockhaus è invece terra di conquista del fuoriclasse colombiano Nairo Quintana che in un colpo solo fa tappa e maglia. 24″ guadagnati su Pinot e Dumoulin, 40″ su Mollema e 1′ su Vincenzo Nibali. Distacchi risicati che in una corsa di tre settimane non permettono rilassamenti, ma il segnale – forte e chiaro – dal padrone della corsa è arrivato, in risposta anche ai tanti detrattori. Quintana conferma di essere l’uomo da battere, Nibali fatica per il momento, mentre Pinot e Dumoulin sorprendono. La Sky è già fuori dai giochi.

“Doppio successo Gaviria, ma la strada per arrivare a Milano è ancora lunga”.

Sono state così ruote veloci e fughe di giornata le grandi protagoniste di questa prima settimana del Giro 100. Tanto equilibrio e tanti concorrenti in lizza per la storica e prestigiosa maglia ciclamino. Quattro volate di gruppo e tre vincitori differenti, da quei tre fenomeni attesi già alla vigilia: André Greipel, Fernando Gaviria (unico a concedersi già il bis) e Caleb Ewan. Da non sottovalutare infine i nostri italiani, su tutti Kristian Sbaragli e Giacomo Nizzolo, un gradino sotto in termini di velocità ai tre sopra citati, ma più continui e sicuri protagonisti nelle tre settimane. Perché se i punti importanti arrivano da volate e traguardi volanti, saranno le arcigne montagne della corsa rosa le difficoltà più grosse da superare per arrivare al podio di Milano. Il duello Gaviria-Ewan può divertire fino in fondo, ma occhio alla mina vagante di questi otto giorni Jasper Stuyven.

“Teklehaimanot, Fraile e un super Quintana”.

Una maglia azzurra destinata a essere indossata ancora da diversi corridori in queste restanti due settimane di gara. Simbolo del gran premio della montagna, ora sulle spalle dello sloveno Jan Polanc – vincitore sull’Etna. Teklehaimanot e Omar Fraile hanno già scoperto le carte, dimostrandosi interessati a questa classifica accessoria, ma il Quintana visto ieri dà la sensazione che tutti debbano fare i conti anche con il colombiano attuale maglia rosa.

“Jungels e Yates si giocano il trono junior, ma per il momento sorride il nostro Davide Formolo”.

Classifica giovani che rispecchia a grandi linee il discorso fatto per la generale. Le valutazioni restano quelle della vigilia: Jungels si conferma corridore completo (straordinaria la sua azione nel finale della 3° tappa che porta al successo del compagno Gaviria), Yates paga la caduta di ieri e perde 2’40” dal leader attuale Davide Formolo. Il lussemburghese e il britannico hanno probabilmente l’esperienza per gestire meglio le energie nelle tre settimane di corsa, ma Roccia ha talento e cuore per essere uno scomodo outsider.

Davide Zanetti
Davide Zanetti
Studente di comunicazione. Cresciuto nel mondo dello sport, patito di calcio, basket e ciclismo. “Malato” di tecnica e tattica, con un trascorso più da calciatore che da giornalista.

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