Playoff Nba: l’analisi della corsa al titolo

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Sabato, alle 21 italiane, sarà il grande giorno per gli sportivi di tutto il mondo, per gli appassionati di NBA. Con Cleveland Cavs-Indiana Pacers, Toronto Raptors-Milwaukee Bucks e San Antonio Spurs-Memphis Grizzlies cominciano ufficialmente i tanto attesi Playoff Nba 2017.

Andiamo nel dettaglio ad analizzare le otto sfide che aprono la corsa all’anello 2017.

BOSTON CELTICS-CHICAGO BULLS- Match che ha fatto la storia dell’est negli anni. Non ci sono più i vari Jordan e Bird, ma, la sfida resta comunque interessantissima, soprattutto in virtù dei Celtics tornati dopo cinque anni ai vertici della conference. Dureranno gli uomini di Stevens anche ai playoff o potrebbero sorgere degli upset? Parlerà il parquet, ma, il quintetto verde parte favorito contro i tori dell’Illinois, fin troppo discontinui nel corso della regular season e arrivati ai playoff per un pelo a scapito di Miami. Vincerà di certo chi sarà in grado di portare un tasso atletico e fisico superiore, e, in questo i Bulls hanno una chance, ma, la verve di Thomas, Crowder e l’esperienza di Horford dovrebbero fare la differenza contro una Chicago ben poco squadra, ma, con un Butler che non rinuncerà a mettere i bastoni tra le ruote a quella che potrebbe essere già dall’anno prossimo la sua futura squadra.

CLEVELAND CAVS-INDIANA PACERS– C’è chi sostiene che Cleveland abbia perso le ultime partite per evitare i Bulls (0-4 il record in regular season a sfavore) perdendo così il fattore campo qualora dovesse affrontare Boston in un’ipotetica finale. No, non ci pare possibile, e non siamo a favore delle teorie complottistiche. Semplicemente Lue negli ultimi mesi non ha gestito granchè una rosa che avrebbe dovuto ammazzare la conference e che invece ha perso oltre 30 partite, rischiando addirittura di arrivare terza. Cleveland resta la favorita a est vista la presenza di LeBron James, capace di qualsiasi impresa, come già dimostrato nell’anno passato, oltre ai vAri Irving, Love e una panchina che tutta la lega gli invidia, ma, Indiana è una delle peggiori squadre da affrontare (nonostante una probabile vittoria) ai playoff per la quantità di energia che fa spendere, così come Memphis. Da Paul George e compagni ci si aspettava francamente di più, visti gli sforzi di Bird nel creare una rosa competitiva, ma qualcosa è andato storto e il settimo posto di Indiana è ben poco rispetto a quello che poteva raggiungere. Proprio per questo Cleveland dovrà stare molto attenta a evitare di perdere la concentrazione. Indiana è preparata ha talenti come Ellis, Turner e Teague che possono creare fastidi a qualsiasi squadra. Sarà un match interessante e chissà con l’arrivo di Stephenson con qualche sorpresa o bloopers memorabile per gli spettatori.

TORONTO RAPTORSMILWAUKEE BUCKS – Toronto non ha ripetuto l’anna passata dove sembrava dovesse competere con Cleveland ed essere una serie candidata a vincere la conference, ma, nonostante una stagione di alti e bassi è ancora nelle parti alte ad est. Trascinata da un DeRozan ormai maturo e tra le prime stelle dell’intera NBA, i Raptors affrontano una giovane Milwaukee, franchigia migliorate grazie alle dritte di Jason Kidd e alla spaventosa crescita di Giannis Antetokounmpo, all around player dei Bucks, capace di essere nella top20 delle classifiche individuali della regular season per assist, punti, rimbalzi, stoppate e recuperi. Il futuro della lega è suo, ma, il presenta si chiama playoff e i Bucks con Toronto sulla carta non hanno molte chances. Probabile match di esperienza per i sesti della conference con qualche fastidio per i canadesi, che, restano tra le pretendenti quantomeno alla finale di conference, visto, un roster e una qualità di gran lunga superiore a tutte le altre rivali ad est.

WASHINGTON WIZARDS-ATLANTA HAWKS – Senza alcun dubbio il quarto di finale più bello e interessante di tutti i playoff, sia a est che a ovest. Due squadre preparatissime e pronte a dar battaglia. Atlanta in piena forma, dopo gli ultimi successi con Cleveland e un quinto posto che sa di rivincinta per chi li aveva dati per spacciati, dall’altra parte una Washington capace di qualsiasi risultato grazie anche all’arrivo di coach Brooks. John Wall potrebbe essere l’ago della bilancia in questo scontro, oltre che i suoi punti, la sua regia e il controllo e la gestione dei match se controllati come solo lui e Chris Paul nella lega sanno fare potrà portare i Wizards lontano, ma, Atlanta è una squadra nel senso vero della parola. Budenholzer di scuola Popovichiana mira più al collettivo e alla difesa che al singolo, per questo gli Hawks sono risultati tosti a chiunque li abbia incontrati. Le stelle non mancano: Millsap, Howard (quasi ritrovato) e Schroder cercheranno di sorprendere i più quotati capitolini che, oltre a Wall avranno dalla loro la tenacia di Gortat e la qualità dei vari Beal, Porter e Morris. Ci sarà da divertirsi e non si esclude un arrivo a gara 7.

GOLDEN STATE WARRIORS-PORTLAND TRAIL BLAZERS – Il miracolo Lillard lo ha già fatto. Non ce ne voglia uno dei giocatori più sottovalutati dell’intera lega ma i Blazers contro la corazzata Warriors non hanno praticamente nessuna possibiltà, a meno di cataclismi sportivi. L’ottavo posto di Portland conquistato nella volata contro Denver è il traguardo massimo a cui Dame e compagni potevano ambire. Golden State con il rientro di Durant è la squadra da battere dell’intera lega. Per il terzo anno consecutivo miglior record e roster invidiabile, nonostante un quintetto base da urlo, ma una panchina da verificare, sulla carta inferiore agli anni passati, ma questo è il prezzo da pagare quando c’è un Durant in più… Non perdere match ed energie per i Warriors sarà fondamentale, cercheranno di chiudere quanto prima la serie, forse, Portland potrebbe vincere una gara interna giusto per salvare la faccia, ma, Curry e compagni sono di un’altra categoria e il loro unico obiettivo è la rivincita su Cleveland ed il secondo anello in tre anni.

SAN ANTONIO SPURS-MEMPHIS GRIZZLIES – Se c’è una squadra che nessuno vuole affrontare ai playoff, questa è Memphis. Come anticipato prima, assieme, a Indiana una delle franchigie più cattive e rognose della lega. San Antonio ancora una volta nonostante l’addio di una leggenda come Tim Duncan ha fatto una stagione eccellente, seconda forza in una competitiva western conference e possibile candidata alle finals, nonostante un roster meno forte rispetto a Golden State. L’atletismo e la testa del quintetto di Popovich saranno la chiave di questo match, che come da anni a questa parte vorrà chiudere in fretta la serie per risparmiare energie per i vari “vecchi” come Ginobili e Parker. Non una fortuna quindi l’incrocio al primo turno con i Memphis Grizzlies di Pau Gasol, squadra prettamente difensiva e famosa per il suo picchiare (sportivamente parlando). La serie potrebbe anche chiudersi prima del previsto in favore dei texani, ma, Memphis è famosa per non regalare distrazioni e lasciare tappeti rossi alle rivali. Impronostabile un upset, come Portland i Grizzlies potranno fare bella figura in casa qualora i texani perdessero concentrazione e giuste motivazioni.

HOUSTON ROCKETS-OKC THUNDER- La sfida tra gli mvp della regular season. Il barba Harden contro l’ironman Westbrook. In attesa di sapere a chi andrà l’ambito premio della stagione questo match offre spunti interessanti. Houston ha i favori del pronostico e una squadra pronta a lottare per le finali ad ovest, oltre ad Harden i vari Gordon, Anderson, Capela e la crescita di tutto il roster con D’Antoni ha permesso ai razzi di arrivare terzi nella conference, ma, dall’altra parte della sponda c’è un giocatore che lotta quasi contro la logica. Mr 42 triple doppie Westbrook ha dimostrato che di impossibile c’è ben poco ed assieme ad Adams, Oladipo e Kanter cercherà di ribaltare un pronostico che in regular season sembrava scontato. Anche noi ci schieriamo con Houston, ma, magari per il barba e compagni sarò più difficile del previsto affrontare un indemionato Westbrook, bravo a motivare i suoi compagni e portarli sesti in classifica nonostante l’addio di Kevin Durant.

LOS ANGELES CLIPPERS-UTAH JAZZ – Match interessante e divertente tra quarta e quinta forza a ovest. I Jazz sono la sorpresa assoluta della lega, grandissimo il lavoro fatto a Salt Lake City dal gm Lindsey e da coach Snyder. Hayward, Gobert, Hill e compagni hanno una possibilità concreta di stupire e arrivare lontano nonostante la poca esperienza. I Clippers arrivano allo scontro dopo una stagione partita alla granda e finita una posizione sotto dove ci si aspettava. Chris Paul, Blake Griffin e compagni hanno dimostrato però che possono battere chiunque e anche loro nonostante le tante difficoltà restano una contender a ovest, un roster che non è inferiore a Spurs e Rockets, ma, una mentalità che più volte ha fatto sì che ancora oggi seppur gli ottimi risultati siano una delle squadre più derise della lega, ma questo accadeva pure a Cleveland fino a un anno fa… L’upset dei Jazz non è impossibile, ma, i Clippers restano favoriti e se recuperano lo spirito giusto grazie anche a un volpone come coach Rivers possono essere chissà la sorpresa assoluta di questi playoff NBA.

EASTERN CONFERENCE
(1) Boston Celtics – (8) Chicago Bulls
(2) Cleveland Cavs – (7) Indiana Pacers
(3) Toronto Raptors – (6) Milwaukee Bucks
(4) Washington Wizards – (5) Atlanta Hawks
WESTERN CONFERENCE
(1) Golden State Warriors – (8) Portland Trail Blazers
(2) San Antonio Spurs – (7) Memphis Grizzlies
(3) Houston Rockets- (6) Okc Thunder
(4) Los Angeles Clippers – (5) Utah Jazz
Claudio Battiato
Claudio Battiato
Nato a Catania nel 1987, dopo aver conseguito la laurea in Scienze della comunicazione, ha iniziato a collaborare con diversi siti calcistici, occupandosi prevalentemente di calciomercato e calcio internazionale.

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