Juve, ma quanto sei bella? Dybala e Chiellini umiliano il Barcellona: 3-0

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Epica prestazione della Juventus nei quarti di finale d’andata di Champions League. Non bastano gli aggettivi di tutto un dizionario, per descriverla stasera: compatta, pragmatica e intelligente in ogni giocata. Offensiva e difensiva: Dybala è il re del primo tempo (2-0), Chiellini il gigante della ripresa (3-0). Il Barcellona? Non pervenuto, un Barça alla parigina: Allegri porta a scuola Luis Enrique e chiama il collega all’ennesimo miracolo nella gara di ritorno. 

Formazioni alla mano, la MSN fa paura ma il piano di Allegri funziona: ingabbiare la manovra del Barcellona, romperne il ritmo, portarne il centrocampo a forzare. Anche marziani come Iniesta possono sbagliare ed è importantissimo, oltre a quello dei centrali, il lavoro dei laterali in fase di copertura. Pronti via e Juventus subito aggressiva: Higuaín chiama e ter Stegen risponde al 3′. Ma sono le prove di un 1-0 bellissimo nella sua realizzazione: l’azione di Cuadrado sulla destra, il movimento di Dybala su sé stesso e il sinistro micidiale. Che dà un taglio, una rasoiata che è anche colpo da biliardo: Juventus Stadium in paradiso e Barcellona sotto shock. Se i blaugrana prendono campo (e accumulano possesso), i bianconeri badano al sodo, ripartono pragmatici. E segnano Buffon e Dybala: Gigi, il Messi della Juventus, risponde da campione a Iniesta lanciato a rete, Paulo è l’allievo che brilla davanti al maestro. È il 22′ quando Mandžukić lo pesca, per la seconda perla: 2-0 e i fantasmi di Parigi. Di qui all’intervallo la Vecchia Signora, tatticamente impeccabile, toglie fosforo e punti di riferimento al blasonato visitatore: ecco il cambio di gioco forzato, la giocata di stizza, la palla persa.

Al rientro, Barcellona che insiste nel possesso del primo tempo. Però è meno sterile: la Juve rincula, le occasioni si sommano. Ma il fortino regge e i campioni d’Italia sono letali, quando ripartono. Egoista Higuaín al 55′, letale Chiellini poco dopo: il gigante stacca su calcio d’angolo e la mette lì, dove Ter Stegen non può arrivare. Barça ancora fragile dietro ma Juventus paradisiaca, cinica in attacco quanto ermetica in difesa: l’unico a capirci qualcosa è Messi che arretra, ci prova, chiama i compagni. Che non ci sono, imbambolati da un avversario in stato di grazia e di categoria superiore, stasera: bravi tutti. Ognuno nel suo ruolo, ognuno a modo suo, ognuno alla grandissima: Barcellona inesistente, pugile suonato da un avversario superiore. Di altro livello.

JUVENTUS-BARCELLONA 3-0 (2-0)
Juventus (4-2-3-1): Buffon 7; Dani Alves 6.5, Bonucci 6.5, Chiellini 7.5, Alex Sandro 6.5; Khedira 6, Pjanić 6.5 (89′ Barzagli sv); Cuadrado 7 (72′ Lemina sv), Dybala 8 (80′ Rincon sv), Mandžukić 7; Higuaín 6.5. A disp.: Neto, Lichtsteiner, Asamoah, Marchisio. All.: Allegri.
Barcellona (3-3-1-3): Ter Stegen 5.5; Sergi Roberto 5, Piqué 5.5, Umtiti 5, Mathieu 5.5 (46′ A. Gomes 5); Mascherano 5, Rakitić 5.5, Iniesta 5.5; Messi 6, Suárez 5, Neymar 5. A disp.: Cillessen, Denis, Alcácer, J. Alba, Digne, Aleñá. All.: Luis Enrique.
Arbitro: Szymon Marciniak (Polonia).
Marcatori: 7′, 22′ Dybala, 55′ Chiellini.
NoteAmmoniti: Alves, Mandžukić, Khedira, Lemina (J), Iniesta, Suárez, Umtiti (B).

Matteo Portoghese
Matteo Portoghese
Sardo classe 1987, ama il rugby, il calcio e i supplementari punto a punto. Già redattore di Isolabasket.it e della rivista cagliaritana Vulcano, si è laureato in Lettere con una tesi su Woody Allen.

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