Fantacalcio Serie A 2015/16: alla scoperta di…Gaetano Monachello

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La prima cosa che è venuta in mente ai tifosi dell’Atalanta appena hanno saputo del suo ingaggio da parte della Dea è stata senz’ombra di dubbio: “e ora questo chi è?“. Una domanda più che legittima, considerando che Gaetano Monachello era sparito da diverso tempo dai radar calcistici italiani. Sebbene sia ancora giovane – la sua carta d’identità recita nato ad Agrigento il 3 marzo 1994 – Monachello può essere uno dei pochi giocatori italiani a vantare esperienze in ben quattro campionati esteri come quello ucraino, quello cipriota, quello belga e quello greco. Cresciuto nel settore giovanile dell’Inter, Monachello si mette in mostra nel suo ruolo di attaccante con la maglia del Parma. Con i ducali disputa il Torneo di Viareggio 2012 contribuendo con 2 reti al raggiungimento della semifinale e il Campionato Primavera 2011/2012, dove disputa 9 partite realizzando 6 gol. Un rendimento che colpisce il Metalurh Donec’k, squadra del massimo campionato ucraino. Monachello però con la squadra biancoblu disputa appena 4 partite. A gennaio 2013 quindi viene ceduto in prestito ai ciprioti dell’Olympiakos Nicosia. Qui vive 6 mesi molto produttivi a livello personale, dato che mette a segno 7 reti in 14 gare. A livello di squadra, però, subisce l’amarezza della retrocessione in Seconda Divisione. Il suo rendimento nell’isola di Cipro gli vale però la chiamata del Monaco. Chiamata importante, ma allo stesso tempo illusoria. In quanto la punta agrigentina non vestirà mai la maglia biancorossa in una partita ufficiale. La formazione del Principato lo cede in prestito nell’estate 2013 al Cercle Bruges, squadra belga militante nella Jupiter League. Monachello gioca con continuità mettendo a referto 16 presenze, ma segnando solo 1 rete. Preferisce quindi cambiare aria e a gennaio 2014 va in Grecia, all’Ergotelis, producendo un bottino di 2 reti in 10 presenze. Dopo queste ultime esperienze estere non proprio convincenti, Monachello capisce che è il momento di tornare in Italia. Nell’estate 2014, il Monaco lo gira in prestito alla Virtus Lanciano. Nello scorso campionato cadetto, l’attaccante agrigentino contribuisce alla salvezza degli abruzzesi con 7 reti in 35 presenze. Un esordio in una squadra professionistica italiana niente male. Almeno così avrà pensato Giovanni Sartori, dg dell’Atalanta. La società bergamasca si aggiudica il cartellino di Monachello per 500.000 euro e l’attaccante si accasa alla Dea con un triennale.

Dal punto di vista tattico, Monachello è il classico attaccante che tutti gli allenatori vorrebbero. È dotato di indubbie doti fisiche (1,85 m di altezza per 79 kg di peso), ma allo stesso tempo è molto rapido. Ragion per cui, può giocare sia da prima che da seconda punta in un 4-4-2 e sia da centrale che da esterno in un 4-3-3. Una duttilità che fa sicuramente piacere al mister degli orobici, Edy Reja, dato che mai come quest’anno l’Atalanta potrebbe essere davvero camaleontica in attacco, considerate le caratteristiche tecnico-tattiche degli attaccanti in rosa.

Lo prendiamo al Fantacalcio? Sì, a patto che sussitano alcune condizioni. Se vi siete assicurati già un paio di titolari inamovibili e un altro attaccante che garantisce un sufficiente numero di presenze e di gol, investire qualche fantamilione su Monachello potrebbe essere un affare. La punta classe 1994 non partirà certo con i gradi di titolare. Ma se Monachello riuscirà a far emergere la sua voglia di far bene e, soprattutto, riuscirà a tenere calmi i suoi bollenti spiriti (lo scorso anno a Lanciano venne ammonito in 8 occasioni) potrebbe approfittare di eventuali “momenti no” da parte dei vari Pinilla, Gómez e Denis. E, se una volta in campo, riuscisse a lasciare il segno, sarebbe davvero difficile rimandarlo in panchina.

Giuseppe Pucciarelli
Giuseppe Pucciarelli
Nato a Salerno il 3 maggio 1986, laureato in Fisica, ex arbitro di calcio FIGC. “Sportofilo” a 360° con predilezione per calcio e ciclismo, è un acceso e convinto fantacalcista.

L’anatema di Maurìto

Dietro questo pezzo c'è una premessa, che sa di promessa fatta ad uno dei caporedattori storici di Mondopallone. Non faccio il nome per motivi...
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