Mondiali Under 20 2015: aspettavamo il Brasile ed eccolo qui; cinque gol al Senegal, verdeoro in finale

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Avevamo lasciato un Brasile in piena crisi di identità, che non segnava dall’ultima partita del girone di qualificazione agli ottavi di finale e che contro Uruguay e, soprattutto, Portogallo non aveva dato l’impressione di meritare il passaggio del turno mescolando un attacco dalle polveri bagnate a una difesa non proprio a tenuta stagna, spesso graziata da avversari poco lucidi e imprecisi. D’altro canto avevamo invece un Senegal capace di eliminare la splendida Ucraina agli ottavi e unica squadra ad aver chiuso il suo impegno nei quarti al 90′ (tutte le altre semifinaliste sono arrivate ai rigori). Insomma, se ne avessimo fatto uno, il borsino delle due squadre alla vigilia della gara di oggi avrebbe parlato di un Brasile in difficoltà e di un Senegal in salute. Quanto accaduto oggi conferma invece l’imprevedibilità cronica dei Mondiali Under 20 e rilancia i verdeoro verso la vittoria finale da favoriti assoluti.

Sulla partita in sé, onestamente, c’è molto poco da dire. I brasiliani si sono ritrovati avanti 2-0 dopo appena sette minuti grazie a un autogol piuttosto incredibile di Correa (deviazione di tacco su un cross rasoterra verso il centro che mette completamente fuori causa il potiere Sy) e al fulmineo raddoppio di Guilherme in contropiede di 120 secondi dopo, bravo a infilare un Senegal già buttatosi in avanti alla ricerca di un pari immediato. Come se non bastasse, gli africani si ritrovano pure con Cissé – uno dei due centrali di difesa – ammonito dopo nemmeno due minuti di gioco. Comunque sia, dopo il secondo gol, i senegalesi si buttano ancor più disordinatamente in avanti, lasciando appena due giocatori (i centrali) a curare la fase difensiva e il risultato è che i verdeoro, sfruttando anche la loro proverbiale bravura nell’uno contro uno, arrivano davanti a Sy un discreto numero di volte. Se il portierone africano si supera in qualche occasione, di sicuro non riesce a opporsi a Boschilia, che firma il 3-0 al 19esimo minuto, di fatto mandando la partita già in archivio.

I ragazzi di Koto provano a scuotersi nonostante il passivo e creano due buonissime opportunità sia sul 3-0, sia sul 4-0 (perché nel frattempo segna anche Jorge dopo uno slalom speciale incredibile tra gli avversari; d’altra parte il Brasile gioca sul velluto e gli riesce tutto) ma in un caso Jean decide di giustificare la sua presenza tra i pali verdeoro nel migliore dei modi – Sarr si sta ancora chiedendo come abbia fatto a deviare la sua girata – mentre nell’altro Thiam sparacchia altissimo da sì e no un metro di distanza sugli sviluppi di una punizione dalla trequarti. In chiusura di tempo Cissé decide di farsi cacciare dal campo a causa di un fallo cretino e il Senegal arriva negli spogliatoi sotto di un uomo e di quattro gol col morale non sotto ai tacchi, di più.

Nella ripresa i verdeoro, ormai sicuri di arrivare in finale soprattutto perché il Senegal è evidentemente annichilito soprattutto da un punto di vista motivazionale e psicologico, si limitano a gestire il largo risultato, trovando anche il 5-0 quasi senza cercarlo sul serio con la doppietta di Guilherme. I Leoni della Teranga sono evidentemente desiderosi di andare sotto la doccia già quando manca mezz’ora alla fine ma decidono di scolpire – involontariamente – fino in fondo la partita nella galleria delle gare da dimenticare per sempre cogliendo anche un palo clamoroso con Wadji nel finale, a Jean finalmente battuto.

Una partita che da un lato lascia tantissimo amaro in bocca, che prometteva molto spettacolo e si preannunciava come combattutissima e che invece è durata sì e no una ventina di minuti; dall’altro ha fatto invece paura perché la squadra di Micale è parsa veramente abbastanza spietata e matura per arrivare in finale con pieno merito. Il Senegal non ha saputo resistere mentalmente al suo inizio da incubo e quando ha incominciato a giocare la situazione era già compromessa; il Brasile, dal canto suo, dopo due partite “dolorose” di fila, ha dimostrato di aver imparato la lezione e quando ha avuto la chance ha colpito senza pietà e senza farsi domande: forse i Mondiali Under 20 2015 hanno trovato i loro padroni.

BRASILE-SENEGAL 5-0 (4-0)
Brasile (4-2-3-1): Jean; João Pedro (79′ Rodrigo Ramos), Marlon (64′ Leo Pereira), Lucão, Jorge (46′ Caju); Danilo, Alef; Gabriel Jesus, Boschilia, Marcos Guilherme; Jean Carlos. A disp.: Marcos, Malcom, Georgemy, Rodrigo Ramos, Iago Maidana, A. Pereira, Jajá. All.: Rogério Micale.
Senegal (4-2-3-1): I. Sy; Wagué, Cissé, Correa, Sylla; Gomis, M. Ndiaye (61′ E. Niang); Koné (47′ Ba), Sarr, Nassalan; Thiam (86′ Wadji). A disp.: K. Ndiaye, S. Sy, Ndione, Faye, S. Niang, Correa, M. Ndiaye, Wadji, E. Niang, Sow. All.: Koto
Arbitro: Daniele Orsato (Italia)
Marcatori: 5′ aut. Correa, 7′ e 78′ Marcos Guilherme, 19′ Boschilia, 35′ Jorge
Note: ammonizioni: Cissé, Gomis, Sarr, Wague (S), Jorge (B) – Espulsi: 44′ Cissé (S) per doppia ammonizione

Giorgio Crico
Giorgio Crico
Laureato in Lettere, classe '88. Suona il basso, ascolta rock, scrive ed è innamorato dei contropiedi fulminanti, di Johan Cruyff, della Verità e dello humour inglese. Milanese DOC, fuma tantissimo.

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