Mondiali Under 20 2015: la Germania prova a uccidersi e il Mali l’assiste, africani in semifinale

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Quando scende in campo la Germania, qualsiasi sia l’età media della rappresentativa, la Mannschaft ha sempre i favori del pronostico. Certo, alla vigilia si sapeva che questo Mali sarebbe stato un cliente scorbutico e che avrebbe venduto carissima la propria pelle ma nessuno si sarebbe immaginato un simile epilogo. Ora il sogno africano prosegue mentre termina quello teutonico tra mille rimpianti e, forse, qualche rimorso.

L’inizio della gara aveva peraltro regalato ai tedeschi già un presagio nefasto: Marc Stendera, leader tecnico della Germania nonché capocannoniere di squadra e, probabilmente, uno dei cinque migliori giocatori dell’intero torneo, ha dovuto lasciare il campo per infortunio dopo appena dieci minuti, costringendo i compagni a ingegnarsi per riuscire a rendersi pericolosi nonostante l’assenza del loro uomo chiave. Il vantaggio arriva comunque sette minuti prima dell’intervallo grazie a Brandt, ben imbeccato da Dudziak che pare non far rimpiangere Stendera.

In apertura di ripresa i tedeschi avrebbero anche la palla buona per chiudere il match e rispedire a casa i comunque combattivi maliani grazie a un rigore guadagnato dal solito Dudziak ma Mukhtar si fa ipnotizzare da Diarra. Una legge non scritta del calcio recita che a un gol sbagliato segue spesso un gol subito e, due minuti dopo l’errore dal dischetto, è un preciso colpo di testa di Coulibaly sugli sviluppi di una punizione dalla fascia a finire alle spalle di Schwäbe, livellando il punteggio. Dal gol del pari in poi l’inerzia della gara sembra passare in favore del Mali che, non senza correre qualche rischio (altro errore sotto porta di Mukhtar, stavolta su azione) prova ad attaccare i tedeschi ma senza mai riuscire a sfondare.

I ragazzi della Mannschaft chiudono i supplementari stremati mentre i maliani si approcciano ai rigori con qualche energia ancora rimastagli e penalty paiono una soluzione più gradita agli africani che non agli europei sin da subito. Il primo errore dal dischetto, però, è sorprendentemente quello di Adama Traoré, che sbaglia il quarto tiro dei suoi dopo una serie di sei tiri tutti realizzati (tre per parte). Per fortuna del centrocampista maliano, però, Brandt e Stark non riescono a spedire il pallone in fondo al sacco e le porte della semifinale si spalancano di fronte agli uomini di Diarra che di partita in partita stanno completamente sovvertendo il loro pronostico. Tornano invece in patria con le pive nel sacco da questi Mondiali Under 20 i tedeschi, convinti di poter arrivare sino in fondo fin dalle primissime battute del torneo. Sicuramente penalizzati dal forfait di Stendera, i teutonici sono probabilmente anche colpevoli di aver sottovalutato gli avversari, un errore grave che hanno pagato con l’eliminazione.

Il Tabellino

MALI-GERMANIA 5-4 d.c.r. (1-1 al termine dei supplementari)
Mali (4-2-3-1): D. Diarra; Sacko, Maïga, Coulibaly, Koné; Samassekou, S. Diarra (79′ H. Traoré); Doumbia, A. Traoré, Gbakle (90′ M. Touré); M. Diallo (99′ Guindo). A disp.: Baye, Konaté, Sissoko, Diabaté, S. Traoré. All.: F. Diarra.
Germania (4-2-3-1): Schwäbe; Akpoguma, Stark, Kempf, Bauer; Prömel, Weigl; Öztunali, Stendera (10′ Dudziak, 106′ Lohkemper), Brandt; Mukhtar (91′ Steinmann). A disp.: Wittek, Köpke, Wellenreuther, Hagn, Syhre, Stefaniak, Mesenhöler. All.: Wormuth.
Arbitro: Cesar Arturo Ramos Palazuelos (Messico)
Marcatori: 38′ Brandt (G), 58′ Coulibaly (M)
Note – Ammoniti: 
Dudziak, Öztunali, Stark (G), Diallo, Sacko, Diarra, Guindo (M)

Giorgio Crico
Giorgio Crico
Laureato in Lettere, classe '88. Suona il basso, ascolta rock, scrive ed è innamorato dei contropiedi fulminanti, di Johan Cruyff, della Verità e dello humour inglese. Milanese DOC, fuma tantissimo.

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