Brasile 2014 – Una Grecia mitica agli ottavi: 2-1 sulla Costa d’Avorio

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Santos deve fare a meno di Katsouranis, espulso contro il Giappone, e si affida a un centrocampo folto, senza prima punta, ruolo che sarà a turno di Samaras e Salpingidis. Lamouchi invece la punta ce l’ha eccome e dietro Drogba piazza Gervinho, Yaya Touré e Kalou.

Il primo tempo comincia con un buon ritmo: la Grecia ci prova con i calci piazzati, mentre la Costa d’Avorio dà subito dimostrazione di grande fluidità di manovra. E’ lì che i greci dovranno intervenire. Gli infortuni continuano per la truppa di Santos: Kone si accascia a terra dopo nemmeno dieci minuti, dentro Samaris. Stessa sorte per Karnezis poco dopo e in porta va Glykos: i preparatori atletici devono aver esagerato con l’ouzo. Nel mentre, pregevole azione di Yaya Touré, che buca la difesa e manda in porta Drogba con un filtrante risultato troppo lungo. La Grecia è frustrata, ma prova a giocarsela: la precisione latita, ma non la volontà. Al 33′, l’occasione più nitida: fulminea ripartenza dei greci, Maniatis apparecchia per Holebas che distrugge la traversa con un gran destro, pur non essendo il suo piede. Barry acchiappa la punizione di Karagounis appena dopo. Col pallone tra i piedi, gli ivoriani sanno creano momenti di gioco di alta qualità, ma il gol è ellenico: Tioté impazzisce e regala palla a Samaris, che duetta con Samaras e va a segnare all’esordio mondiale.

La ripresa si annuncia scoppiettante, coi ragazzi di Lamouchi che attaccano con forza e velocità; Drogba e Tioté impegnano Glykos, Yayà Touré sempre al centro dell’azione. La Grecia si fa vedere con Christodoulopoulos, che salta netto Bamba e deposita sul fondo. L’assalto ivoriano trova dei frangiflutti eccezionali nella difesa ellenica, attentissima nell’annullare le azioni offensive di Gervinho e compagni. Al 68′, Karagounis centra la traversa da oltre 30 metri, ma il gol ivoriani è nell’aria: al 74′ Gervinho mette in mezzo per Bony, che approfitta della prima incertezza della difesa e buca Glykos. Santos manda in campo Gekas, Lamouchi toglie Drogba e inserisce Diomandé: la Grecia è costretta a tenere palla, ma la frustrazione del pareggio è letale sulle loro stanche gambe. La truppa di Lamouchi approfitta degli spazi e fa paura, cos’ come il taglio di Salpingidis all’87’, che però non trova nessuno. Quando tutto sembra perso, Sio causa un rigore su Samaras, che l’ex Celtic realizza mandando la Grecia agli ottavi per la prima volta nella storia.

 

 

GRECIA – COSTA D’AVORIO: 2-1 (1-0).
Grecia (4-5-1): Karnezis sv (23′ Glykos 6); Torosidis 6, Manolas 7, Papastathopoulos 6,5, Holebas 7; Kone sv (12′ Samaris 7), Karagounis 6 (78′ Gekas sv), Maniatis 6,5, Christodoulopoulos 6,5, Samaras 7; Salpingidis 6. A disp.: Kapino, Tzavellas, Moras, Vyntra, Tziolis, Mitroglou, Fetfatzidis, Tachtsidis. All.: Santos.
Costa d’Avorio (4-2-3-1): Barry 6; Aurier 5,5, K.Touré 5, Bamba 5. Boka 6; Serey Dié 6, Tioté 5 (61′ Bony 7); Gervinho 6,5 (83′ Sio 5), Y.Touré 6,5, Kalou 6,5; Drogba 6 (79′ Diomandé sv). A disp.: Viera, Bolly, Akpa Akpro, D.Ya Konan, Gradel, Gbouhouo, Djakpa, Sayouba. All.: Lamouchi.
Arbitro: Carlos Alfredo Vera (Ecuador).
Marcatori: 43′ Samaris (G), 74′ Bony (C), 90’+2 rig. Samaras (G).
Note: ammonizioni: Drogba, Serey Dié, Kalou (C)

Francesco Piacentini
Francesco Piacentini
Pavese classe '91, laureato in scienze politiche, per lui lo sport è uno specchio su cui si riflette la storia di un popolo. Stregato dal calcio inglese e greco, ama la politica, l'heavy metal e il whiskey.

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