La Croazia non c’è, il Messico vince 3-1 e vola agli ottavi

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All’Arena Pernambuco di Recife, un Messico solido rifila tre reti alla Croazia e vola così agli ottavi, dove incontrerà l’Olanda. Dopo l’equilibrio nel primo tempo, El Tricolor dilaga nella ripresa, grazie alle reti di capitan Márquez, Guardado e del Chicharito Hernández. Croazia spaesata e deludente.

LEGNO DI HERRERA – Né Kovačić, né Sammir. Nel centrocampo croato si rivede Pranjić ed è questa l’unica novità di Kovač rispetto alle uscite precedenti. Messico, invece, con lo stesso undici che ha fermato il Brasile sullo 0-0. La Croazia deve vincere a tutti i costi e parte con maggiore aggressività, anche se è del Messico la prima  colossale occasione della partita: al 16′ Héctor Herrera si inventa un sinistro dalla distanza che si stampa all’incrocio. Tre minuti dopo Peralta avrebbe la palla del vantaggio, ma svirgola in scivolata a pochi passi da Pletikosa. Gli uomini di Kovač tengono il pallino del gioco, ma i centroamericani si difendono con ordine, tentando qualche sortita offensiva in contropiede. Mandžukić e Olić fanno a sportellate nell’area avversaria, ma non riescono a liberarsi al tiro, di conseguenza, le occasioni croate arrivano dalla distanza, con PranjićPerisić, che scelgono la potenza, ma non trovano la precisione. Nel finale di tempo, però, El Tri viene fuori con qualità e si fa vedere dalle parti di Pletikosa e compagni, senza trovare la precisione. Alla Croazia serve di più, altrimenti dovrà salutare Brasile 2014.

IL MESSICO VOLA AGLI OTTAVI – Modrić prova a caricarsi la Croazia sulle spalle per dare un po’ di qualità alla manovra dei suoi. Kovač gli dà una mano e butta nella mischia Kovačić per Vrsaljko. La risposta di Herrera si chiama Chicharito Hernández, dentro al posto di Giovani dos Santos. Il Messico reclama per un presunto mani in area di Srna sul tiro di Guardado. Il replay evidenzia la netta “parata” del capitano croato. La Croazia soffre e se il Messico non passa in vantaggio, il merito è di Ćorluka, che salva sulla linea di testa dopo una mezza uscita a vuoto del suo portiere. Il vantaggio verde, però, è soltanto rimandato, perché al 72′ è il capitano del Tricolor, Rafa Márquez, a staccare imperioso sugli sviluppi di un corner e a punire Pletikosa per l’1-0. Kovač tenta il tutto per tutto e inserisce Rebić e Jelavić, ma la sua squadra si scopre e il Messico non la perdona: Peralta pesca Guardado tutto solo dall’altra parte dell’area, il giocatore del Leverkusen calcia forte sotto la traversa, dopo Pletikosa non può arrivarci. C’è tempo anche per la prima gioia mondiale per il Chicharito, che appoggia di testa a porta vuota, dopo che il solito Márquez aveva spizzato di testa. Per i croati c’è giusto il tempo del gol che salva l’onore e che porta la firma del solito Perisić.

Il tabellino:

CROAZIA-MESSICO 1-3 (0-0)

Croazia (4-4-2): Pletikosa 5,5; Srna 5,5, Ćorluka 6,5, Lovren 5,5, Vrsaljko 6 (58′ Kovačić 5,5); Perisić 6, Rakitić 5,5, Modrić 6, Pranjić 5,5 (74′ Jelavić sv); Mandžukić 5, Olić 5,5 (69′ Rebić 6). A disp.: Zelenika, Subašić, Schildenfeld, Vida, Badelj, Vukojević, Brozović, Sammir, Eduardo. All.: Niko Kovač 5.
Messico (3-5-2): Ochoa 6; Rodríguez 6,5, Márquez 7,5, Moreno 7; Aguilar 6,5, Herrera 7,5, Vázquez 6,5, Guardado (84′ Fabián sv), Layún 6; dos Santos 5 (62′ Hernández 6,5), Peralta 6,5 (79′ Peña sv). A disp.: Corona, Talavera, Ponce, Salcido, Reyes, Aquino, Brizuela, Jiménez, Pulido. All.: Miguel Herrera 7.
Arbitro: Ravshan Irmatov (UZB).
Marcatori: 72′ Márquez (M), 75′ Guardado (M), 82′ Hernández (M), 87′ Perisić (C).
Note – Ammoniti: Rakitić (C), Márquez (M), Vázquez (M). Espulso: 89′ Rebić (C), per comportamento non regolamentare. Recupero: 2′ p.t. / 4′ s.t.

Francesco Cucinotta
Francesco Cucinotta
Sardo di origini sicule, ama il calcio dalle “notti magiche” di Italia ’90. Laureato in Comunicazione con una tesi sulla lingua del calcio e pubblicista dal 2010. Per anni inviato al seguito del Cagliari Calcio per Radio Sintony.

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