Leonardo Jardim: “Non ho ancora capito il perché dell’esonero”

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Leonardo Jardim ha concesso un’intervista al quotidiano portoghese “Maisfutebol”, raccontando il suo esonero da allenatore dell’Olympiakos, nonostante gli ottimi risultati, esponendo le sue opinioni sul calcio ellenico e non risparmiando qualche stoccata.

“Ancora oggi non riesco a capire il motivo del mio esonero. La squadra stava ottenendo risultati che non si vedevano da 40 anni ed eravamo riusciti a continuare l’avventura europea, scendendo in Europa League. Inoltre, per tutta la stagione la società ha ridotto significativamente il budget e abbiamo perso giocatori essenziali come Makoun, Mellberg, Orbaiz, Marcano e Mirallas. Ho ricostruito la squadra e la società mi ha improvvisamente sollevato dall’incarico”.

“Si diceva che il presidente non fosse contento delle prestazioni, ma non credo fosse quello il motivo. C’erano giocatori che non erano felici poiché non giocavano, ma questo è normale in ogni squadra. Ho parlato con tanta gente in Grecia e nessuno ha capito la decisione dell’Olympiakos”.

“Il bizzarro finale non cambia la mia opinione sulla Grecia: ho trovato tifosi incredibili e mi è piaciuto molto lavorare lì. Certo, ho trovato alcune peculiarità, come il divieto di trasferta su molti campi: ad esempio, i nostri sostenitori non potevano andare a Salonicco per motivi di sicurezza. Il sangue dei greci bolle a causa della crisi, ma non posso dare dei giudizi, non avendola sperimentata in prima persona”.

“Per quanto riguarda il livello delle squadre: l’Olympiakos se la gioca coi top team di Portogallo, mentre il resto della Super League si stabilisce a metà della classifica portoghese. Anche il Panathinaikos. Molti clubs hanno dovuto ridurre significativamente  il budget. Metà dei tesserati dell’Olympiakos stesso sono greci, cosa mai accaduta negli ultimi anni”.

 

Francesco Piacentini
Francesco Piacentini
Pavese classe '91, laureato in scienze politiche, per lui lo sport è uno specchio su cui si riflette la storia di un popolo. Stregato dal calcio inglese e greco, ama la politica, l'heavy metal e il whiskey.

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