Il Punto sulla Serie A: giornata 30

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Il weekend Pasquale della Serie A non ha regalato grossi scossoni in testa alla classifica, dove hanno vinto Juventus, Napoli e Milan rispettivamente contro Inter, Torino e Chievo. Le squadre che invece dentro l’uovo hanno trovato una sorpresa sgradita sono state Fiorentina e Roma sconfitte a Cagliari e a Palermo, che lasciano punti preziosi per strada in ottica europea. Ne approfitta la Lazio, vittoriosa nel finale sul Catania.

Quagliarella juventus PPE’ stato un derby d’Italia all’insegna del rispetto reciproco. Un’Inter-Juventus come pochi visti finora. Poche proteste, tanti abbracci. Anche dopo l’intervento killer di Cambiasso su Giovinco al novantatreesimo minuto. Alla fine ha vinto la Juventus per 2 a 1, portando a casa altri tre punti fondamentali per uno Scudetto che pare sempre più cucito sulle maglie bianconere. Una Vecchia Signora che merita di vincere, quella vista a San Siro, ma che non domina come visto nelle ultime uscite. Vuoi per un’Inter ben chiusa e pronta a ripartire, vuoi per l’imminente sfida con il Bayern, il calo di brillantezza nel gioco può essere ampiamente giustificato. Nel pomeriggio di pioggia milanese splendono gli attaccanti di riserva (se così si possono chiamare, visto il continuo turnover fatto da Conte in questa stagione) Quagliarella e Matri, autori dei due gol e delle combinazioni vincenti che poi hanno portato alle reti. Importanti prestazioni che potrebbero mettere in difficoltà Conte nelle scelte per Monaco.

Palacio Inter PPPer quanto riguarda invece l’Inter non si può non notare un cambiamento di rendimento tra primo e secondo tempo, come troppo spesso è successo in questo inizio di 2013. L’iniziare la gara con i soli Kovacic e Gargano in costante inferiorità numerica contro i tre del centrocampo juventino forse non è stata un’idea brillantissima. Aggiungendo Guarin alla mediana inserendolo al posto di Alvarez si sono visti netti miglioramenti nel gioco e nella prestazione dello stesso Kovacic, talento purissimo ma che ha bisogno di maggiore sostegno di fianco a sé. A conti fatti, ai nerazzurri manca un rigore e non avrebbe del tutto demeritato il pareggio, ma questa Juventus si è dimostrata superiore. Il terzo posto dista ora nove punti che potrebbero diventare sei se mercoledì Stramaccioni riuscirà a vincere il recupero contro la Samp. E’ l’ultima corsa per l’Europa che conta.

Montolivo MilanCompletamente inverso, invece, il momento per i cugini rossoneri sull’altra sponda del naviglio. Dodicesimo risultato utile consecutivo in questo 2013, altra vittoria sofferta a Verona contro il Chievo, su un campo che in alcune zone era ai limiti della praticabilità. Questa volta non segna Balotelli, anche se riesce a rendersi comunque decisivo calciando la punizione da cui nasce il gol vittoria di Riccardo Montolivo, migliore in campo per distacco. Il Milan di Allegri conclude ancora con la porta inviolata e i meriti vanno, oltre che ad Abbiati che nell’unico intervento che fa salva il risultato, anche ad una ritrovata ottima fase difensiva. Il Milan, impossibile pensarlo un girone fa, ha la terza miglior difesa del campionato. Forse uno dei segreti per la risalita in classifica è anche questo.

dzemaili-napoliPartita spettacolo e piena di gol quella che ha visto protagonista il Napoli a Torino nel posticipo. Solitario al secondo posto, a pari punti con il Milan, scavalcato dai rossoneri, di nuovo pari e di nuovo secondo. Il Napoli in novanta minuti ha vissuto un “saliscendi” incredibile che ha regalato continue emozioni ai pochi tifosi arrivati in trasferta in piemonte. Mattatori della serata Dzemaili, autore di una memorabile tripletta proprio contro la sua ex squadra, e il Matador Cavani, a cui bastano 25 minuti per segnare la doppietta decisiva per fissare il punteggio sul 5 a 3 finale. Le amnesie difensive della squadra di Mazzarri sono tante e sempre più continue, ma con un Cavani tornato ai suoi livelli la Champions League (che sia secondo o terzo posto) sembra un traguardo tranquillamente alla portata.

candreva lazio ppRitrova la vittoria in campionato ad una settimana dal derby anche la Lazio di Petkovic, che riesce ad avere la meglio del Catania all’Olimpico in una sfida dal sapore europeo. Sotto nel punteggio per un rimpallo e trovato il pareggio con un’autorete, è un rigore procurato dal sempre più utile Ederson e trasformato da Candreva a regalare i tre punti ai biancocelesti. La notizia forse più importante, sconfitte delle dirette rivali a parte, è il ritorno in campo di Klose, che non segna ma che porta fortuna, visto che entra in campo con la Lazio in svantaggio e con lui sul terreno di gioco i capitolini riescono a ribaltare il risultato. Se anche Hernanes dovesse ritrovare la migliore condizione smarrita, Petkovic per questo importante finale di stagione (sia in Italia che in Europa) potrebbe contare sulla “coppia d’assi” che l’ha portato in alto ad inizio stagione.

cuadrado fiorentinaPerdono di vista l’obiettivo e punti importanti sia Fiorentina che Roma, proprio nella giornata peggiore in cui sia Napoli che Milan che Lazio trovano i tre punti. Per la Viola è il modo peggiore per prepararsi allo scontro diretto di settimana prossima a Firenze contro i rossoneri. Gli spalti vuoti di Is Arenas hanno effetti negativi più sui giocatori di Montella che non su quelli di casa, che dominano il primo tempo e si portano su un doppio vantaggio sufficiente a tenere la reazione ospite nella ripresa. I toscani hanno l’ultima chiamata per la Champions settimana prossima. In caso di sconfitta dovrebbero dire addio ai sogni di gloria.
Discorso simile per la Roma di Andreazzoli, che interrompe la striscia di risultati utili consecutivi perdendo sul campo del Palermo penultimo ma finalmente quadrato e ben sistemato in campo da quando è tornato Sannino. Passo indietro per i capitolini anche sul piano del gioco e dello spirito, che ora si ritrovano a dover vincere per forza il derby di lunedì 8 aprile per non perdere il treno delle altre.
Il derby di Roma, ma con vista europea.

Francesco Mariani
Francesco Mariani
Twitter addicted, vive di calcio. In campo è convinto di essere Pirlo, ma in realtà è un Carrozzieri qualunque. Per lui il trequartista è una questione di principio.

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