Maurizio Beretta a tutto campo sulla situazione del calcio italiano

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Ai microfoni di Sky Sport 24 ha parlato a tutto campo il presidente della Lega Calcio serie A, Maurizio Beretta (57). Tra i vari argomenti trattati spicca l’entrata della Juventus ai quarti di finale della Champions League: “Quello della Juve è un risultato importante e netto che riempie d’orgoglio tutto il calcio italiano, siamo nel G8 d’Europa e ci auguriamo che il cammino dei bianconeri prosegua. Ora aspettiamo il Milan che è stato straordinario a San Siro“. La presenza del calcio italiano in Europa non si ferma però solo alla Champions, stasera in campo ci saranno anche Inter e Lazio, contro Tottenham e Stoccarda rispettivamente, per l’andata degli ottavi di Europa League: “Questo calcio italiano, che ha anche i suoi problemi, sta dimostrando una vitalità importante sia in Champions che in Europa League . È un ottimo segnale per le societá coinvolte e per tutto il calcio italianoì, ma è anche il risultato di due azioni: quella di far crescere la competizione da parte dell’Uefa e l’attività della Lega di introdurre incentivi legati alla capacità di progredire nella competizione.”

Beretta passa poi a parlare della situazione del calcio italiano e, in particolare, alla necessità di sviluppare il lavoro sui giovani talenti a disposizione del nostro calcio: “Le nostre società investono sempre di più su quello che è il presente ma anche il futuro del calcio. I giovani sono l’investimento con il miglior ritorno. Constatiamo il fatto che cominciano a essere visibili risultati importanti, ora dobbiamo aiutare questo processo con meccanismi tecnici e regolamentari, penso ad esempio al lavoro che stiamo facendo con la Figc per armonizzare le regole del mercato italiano con quelle europee, oggi per i club è più facile comprare all’estero che nelle nostre serie minori, dobbiamo superare questa differenza anche per aiutare i nostri talenti e i nostri giovani“. Sugli esempi da seguire Beretta aggiunge: “Abbiamo un punto di riferimento assoluto per capacità di rigenerare ricavi sui mercati internazionali che è quello inglese. Con il calcio spagnolo hanno un elemento di forza che manca al calcio italiano, mi riferisco agli stadi di nuova generazione e di proprietà dei club“.

Proprio sulla questione stadi di proprietà Beretta ha voluto parlare della situazione nel nostro paese: “In questo senso c’è un impegno fortissimo da parte della Lega, in collaborazione con la Figc e il Coni, perché questo elemento può rappresentare il superamento del problema strutturale che abbiamo e che è l’unica vera penalizzazione che il calcio italiano ha rispetto alle altre realtà più virtuose, come quella tedesca e quella inglese“. Anche il nuovo presidente del Coni, Giovanni Malagò (53) ha subito dimostrato un interesse per il discorso stadi, come specifica Beretta: “Devo ringraziarlo perché pochi giorni dopo la sua elezione è venuto a portare un po’ di riflessioni nel corso di un’assemblea di Lega. Quello degli stadi è stato uno dei temi al centro del confronto, Malagò ci ha confermato che sarà un impegno che il Coni condividerà in maniera importante con la Lega, e non solo, per avere impianti sportivi gestiti dalle società. Anche con la Figc il piano di condivisione è molto netto e deciso, pensiamo che nei prossimi mesi si debba fare il massimo di quello che è nelle competenze delle istituzioni sportive per creare le condizioni per superare questo problema. Il calcio ha un ruolo e una funzione di traino importantissima: basta pensare che ogni fine settimana 10 milioni di italiani seguono la Serie A. Un fenomeno straordinario, che ha pochi eguali e sul quale si può lavorare in varie direzioni per portare la passione dello sport negli ambiti più diversi“. La chiosa finale, sempre seguendo il filo del discorso sugli stadi, tratta la situazione del Cagliari e dello stadio Is Arenas: “La nostra speranza è che si arrivi, dentro l’assoluto rispetto delle regole che non deve mai essere trascurato, a una soluzione definitiva. In questo senso, la Lega ha avuto nei giorni scorsi la disponibilità di un personaggio autorevole come il prefetto Achille Serra che ha già cominciato la sua collaborazione in un settore che riguarda impianti, sicurezza e infrastrutture. Ritengo che con la sua competenza possa aiutare a indirizzare positivamente tutta una serie di situazioni, compresa quella dello stadio del Cagliari“.

Leonardo Peruzzi
Leonardo Peruzzi
Dal 2002 vive a Monaco di Baviera, dove studia Americanistica e lavora per una compagnia di statistiche sportive, così può seguire i tornei giovanili e coltivare la sua passione più grande: individuare nuovi talenti.

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