Genoa, Ballardini: “La squadra ha una sua identità”

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Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida di domani sera Genoa-Milan, il tecnico Davide Ballardini ha risposto alle domande dei giornalisti, parlando anche di argomenti extra-calcistici.

Queste le dichiarazioni del mister: “A causa del meteo abbiamo fatto molto poco questa settimana: molta palestra, un po’ di lavoro a secco, e poi per il resto ci siamo dovuti adattare. Il campo principale è sempre stato troppo pesante per la tanta acqua caduta, e quello in sintetico è troppo piccolo per certe cose.
L’idea è quella di mantenere il nostro assetto, anche se Kucka (squalificato) è un giocatore difficilmente sostituibile, ha caratteristiche che in pochi in Serie A possiedono. La squadra adesso ha una sua identità precisa, basti vedere la bella figura fatta a Roma, ma quello che in fondo ricerchiamo è l’essere redditizi facendo squadra: compattezza e gioco, poi da qui passano i risultati.

Il Milan? Non avrà la testa sul Barcellona. Hanno un obiettivo dichiarato in testa, arrivare al secondo posto, ma sia chiaro: a questa partita teniamo anche e soprattutto noi!

Rigoni? “Una possibile alternativa, come altre. Jorquera? Ha qualità e talento elevati, ma per essere un centrocampista con determinate qualità bisogna prima di tutto esserlo nella testa, e io queste cose gliele ho già dette. Bovo? Sa fare tutto, è bravissimo con la palla nei piedi, sa fare il centrale, ha i piedi, può fare il centrocampista, ma vedremo”.

Ha aggiunto inoltre Ballardini un pensiero speciale a Vincenzo Spagnolo, tifoso genoano ucciso a 25 anni nel 1995, e alla festa della donna: “Quando penso a Genoa-Milan penso, a quel ragazzo che non c’è più, però si è già detto e scritto molto, per cui non mi sento di aggiungere altro. Piuttosto, domani è l’8 marzo, la festa della donna. Mi capita di vedere con mia moglie “Chi l’ha visto” e tutte queste donne ricercate dai propri cari mi lasciano sempre un velo di tristezza addosso. Che cosa c’è di più bello delle donne? Niente, per cui mi piacerebbe che domani sera, anche se so non essere possibile, ci fosse un minuto per pensare a loro. Ecco, il mio pensiero va a loro, che si godano appieno la loro festa”.

Fonte: Tmw

Adolfo Iacomino
Adolfo Iacomino
Nato a Terracina il 1º Agosto 1985, ama il calcio e i numeri 10 che sin da bambino hanno condizionato la sua vita. Alla sua prima collaborazione con una testata sportiva. Dal 2011 vive a Barcellona.

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