Nba, Natale vuol dire spettacolo: Miami batte Okc 103-97. I Lakers sorprendono New York, Boston passa a Brooklyn

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MIAMI HEAT-OKLAHOMA CITY THUNDER 103-97

Il match clou del giorno di Natale in Nba è sicuramente la rivisitazione della finale dell’anno scorso tra i Miami Heat campioni in carica e gli Oklahoma City Thunder. Sfida nella sfida anche tra i due più forti giocatori della Lega, Lebron James e Kevin Durant.

Gli Heat partono fortissimo alla “Triple A” mettendo subito Okc alle corde. Il parziale iniziale prende forma perché KD35 e Westbrook sono ancora freddi, solo Ibaka prova a non far scappare via dal match la formazione di coach Spoelstra. Pian piano si presentano nella sfida anche Kevin Martin e proprio i due fenomeni di Okc che ricuciono lo strappo e si va così al lungo riposo sul +6 per Miami (54-48). Nel terzo periodo le due finaliste del 2012 danno vita ad una gara estremamente equilibrata dall’altissimo contenuto tecnico. Lebron e Durant prendono per mano le rispettive squadre e cominciano a regalare giocate spettacolari, soprattutto il 35 di Okc che fa letteralmente impazzire la difesa degli Heat.
Sale anche la tensione all’American Airlines Arena dopo un brutto fallo in campo aperto di Battier su Westbrook. Si gioca quasi sempre con le mani addosso ma lo spettacolo non ne risente. Negli ultimi minuti Oklahoma spreca diverse azioni offensive mentre dall’altra parte ci pensa mister Ray Allen, glaciale dalla lunetta, a portare Miami sul +3. Gli ultimi due tiri di Durant e Westbrook sono contestati, soprattutto l’ultimo, con le maniere forti, da parte di Wade; i direttori di gara lasciano proseguire con 2” da giocare generando la reazione dello stesso play di Okc che si becca così il tecnico per proteste. Allen e Bosh fanno il resto dalla lunetta.

Per Miami (18-6) Lebron chiude vicinissimo alla tripla doppia con 29 punti, 9 assist e 8 rimbalzi coadiuvato dai 21 di Wade e dai 20 di super Mario Chalmers. Per quanto riguarda il quintetto di Scott Brooks, Durantula ne mette 33 a referto, 21 sono quelli di Westbrook mentre sono 30 i punti messi a segno dalla coppia Ibaka-Martin.

LOS ANGELES LAKERS-NEW YORK KNICKS 100-94

Si riportano in perfetta parità (14-14) i Los Angeles Lakers di Mike D’Antoni che stravolgono i pronostici della vigilia e allo “Staple Center” superano i New York Knicks (20-8) 100-94.

Partita spettacolare, intensa e vibrante fino all’ultimo secondo di gara. Nel giorno di Natale, forse, i Lakers hanno cambiato la loro stagione giocando una partita di grande spessore sia per quanto riguarda le soluzioni offensive, sia in fase difensiva. Funziona l’asse Nash-Howard e sembrano anche risolte le “frizioni tattiche” tra Bryant, Gasol e colleghi. Insomma, nel giorno della 15/a gara in 17 anni di carriera il 25 dicembre per Kobe Bryant, si gioca sul serio. Il clima è lo stesso dei playoff. Primo quarto equilibrato dove il “Mamba” comincia il suo show con ben 13 punti a referto in 12′. All’inizio del secondo quarto Anthony prova a mettere il turbo ai Knicks (34-28) ma all’intervallo la situazione si ribalta nuovamente in favore dei gialloviola che chiudono avanti di 6, 51-49, dove spiccano i nomi di Metta World Peace (16) e l’attuale miglior sesto uomo della stagione, JR Smith (15).

7 punti di Melo al rientro dal lungo riposo e New York vola letteralmente sul 61-53 ma i punti di Carmelo diventano 17 nel terzo quarto e rischiano di scrivere già i titoli di coda della sfida. Ma non è così perché poco sopra parlavamo dello “show” di Kobe che trascina i suoi sul -1 (78-77) al termine della terza frazione di gioco. L’ultimo quarto è spettacolare perché, sembra strano certo, ma vero, i Lakers “difendono”, difendono per davvero. I Knicks calano la loro produzione offensiva fino all’uscita di scena di Tyson Chandler fuori per 6 falli che sembra mettere la parola fine all’incontro. JR Smith ha ancora il mirino acceso e mantiene a contatto New York ad un minuto dalla fine. Poi ti aspetti Bryant, magari Nash, Howard e invece è Pau Gasol a prendere in mano il destino dei Lakers. Lo spagnolo fa prima 1/2 dalla lunetta poi chiude in schiacciata: game, set and match!

Giusto per le statistiche, Bryant chiude con “soli” 34 punti seguito da World Peace, 20, e da Steve Nash, 16. In casa Knicks sono 34 punti anche per Anthony seguito da JR Smith che mette a referto 25 punti.

BROOKLYN NETS-BOSTON CELTICS 76-93

Nel giorno di Natale sono scesi in campo anche i Boston Celtics che onorano alla grande l’impegno andando a vincere in un campo difficile da espugnare, il “Barclays Center” dei Brooklyn Nets 93-76. Entrambe le formazioni, appaiate a quota 14-13 nella Eastern Conference, danno vita, forse, alla meno spettacolare delle sfide natalizie.
Rondo e compagni approfittano del momento nero, proprio come le casacche da gara, dei Nets giunti al nono ko nelle ultime 12 gare, e già in avvio di secondo quarto tentano la fuga grazie ai canestri decisivi di Pierce, Terry e Green per un parzialone di 17-2 in favore del quintetto di coach Doc Rivers. Boston raggiunge la doppia cifra di vantaggio controllando la gara senza problemi ma rischia tantissimo nel terzo periodo quando i Nets raggiungono il -8 con i canestri di Brook Lopez e Joe Johnson. E’ solo un fuoco di paglia perché nel giro di pochi secondi arriva il secondo parziale dei Celtics (9-0) che questa volta spazza via le speranze dei locali. Vince Boston quindi trascinata da Rajon Rondo (19 punti) e dalla sorpresa Jared Sullinger (16 e 7 rimbalzi). In casa Nets al di sotto delle aspettative Deron Williams, solo 10 punti conditi da 6 assist, che in settimana ha pesantemente criticato il gioco offensivo della sua formazione.

Marco Iannotta
Marco Iannotta
Giornalista pubblicista nato a Moncalieri il 9/7/86, vive a Formia (LT). Vicedirettore di MondoPallone, telecronista, opinionista e co-conduttore del programma #FuoriGGioco. Adora il calcio estero e la NBA.

L’anatema di Maurìto

Dietro questo pezzo c'è una premessa, che sa di promessa fatta ad uno dei caporedattori storici di Mondopallone. Non faccio il nome per motivi...
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