Bundesliga 2012/2013, un bilancio al giro di boa

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Le ultime partite degli ottavi di finale della Coppa di Germania, la DFB Pokal, hanno chiuso ufficialmente il 2012 del calcio tedesco. Un anno che ha visto diverse sorprese e spunti di cronaca, per un movimento che sempre più cerca di allinearsi a quello delle altri campionati top, come la Liga, la Premier League e la Serie A. Come spesso accade, la Bundesliga ha fatto registrare spettacolo non solo in campo, ma anche sugli spalti, con i tifosi che hanno costantemente gremito gli spalti di stadi, alcuni dei quali modernissimi, veri e propri gioielli di architettura; basti pensare all'”Allianz Arena”, alla “Veltins Arena” o allo stesso “Westfalenstadion”.

Arrivato al giro di boa, è tempo di fare un’analisi delle prime diciassette giornate della Bundesliga 2012/2013, cercando di mettere in evidenza quali siano stati i valori espressi e quali le prospettive di un campionato che tornerà in campo solamente a partire dal prossimo 19 gennaio. Sopra tutti il Bayern Monaco, letteralmente dominatore di questa prima parte di stagione. Dopo il secondo posto della scorso anno, i bavaresi hanno messo le cose in chiaro sin dalla prima giornata, potendo contare su una rosa di campioni che non ha eguali in patria e che può competere con la maggior parte dei top team europei.

La formazione biancorossa ha chiuso in vetta alla classifica, laureandosi campione d’inverno con diverse giornate di anticipo, frutto di un percorso quasi netto, in cui Ribery e compagni hanno perso una sola gara, quella interna contro il Bayer Leverkusen. Proprio le aspirane rappresentano, al momento, la vera alternativa ai ragazzi di mister Heynckes: partiti in sordina, i rossoneri hanno risalito la china, chiudendo il girone d’andata al secondo posto, staccati di nove punti dalla capolista. Trascinato dai gol del bomber Kiessling, capocannoniere del torneo, il Bayer ha liquidato la concorrenza del resto della compagnia, in cui il Borussia Dortmund, campione di Germania in carica, ha fatto più fatica del previsto a far valere il proprio valore.

Magnifica in Champions League, la truppa del mago Klopp ha pagato più del dovuto il doppio impegno, alternando momenti esaltanti, trascinata dalle magie dei suoi gioielli, Reus e Gotze in primis, a partite meno positive, tanto da aver accumulato un ritardo dalla vetta di dodici punti. Dieci e lode, invece, per la vera sorpresa della Bundesliga, la matricola terribile Eintracht Francoforte: fino ad un certo punto della stagione, i bavaresi hanno rappresentato la vera alternativa al Bayern Monaco, spalleggiando i bavaresi in un testa a testa mozzafiato. Ora gli spiriti della truppa di mister Veh sembrano essersi leggermente acquietati, ma forti della posizione in zona Champions rappresenterà una spina nel fianco anche nel proseguo della stagione.

Le note dolenti arrivano dalle altre grandi, con lo Schalke 04 a portare la bandiera delle deluse: dopo un avvio di stagione molto positivo, Huntelaar e compagni sono sprofondati in una crisi nerissima che li ha fatti precipitare addirittura fuori dalle posizioni europee. Una serie di risultati negativi che hanno portato all’esonero di Hubb Stevens e all’eliminazione dalla coppa nazionale. Non è andata meglio alle altre storiche formazioni tedesche, con StoccardaAmburgo e Werder Brema a lottare a centro classifica, in cerca di un’identità che stenta a essere ritrovata.

Disastro, infine, per l’Augsburg e la neo promossa Greuther Furth: assolutamente inferiori rispetto al resto del gruppo, le due formazioni sono ferme sul fondo della classifica, con un ritardo dalla zona salvezza diretta di ben dieci punti. Sarà un’impresa risalire la china anche per il disastroso Hoffenheim, formazione che al momento ha tre punti in più delle dirette concorrenti alla permanenza in Bundesliga, ma che continua a raccogliere risultati negativi nonostante il recente cambio di allenatore.

Michele Pannozzo
Michele Pannozzo
Nato a Fondi (LT) il 18 gennaio 1984, è laureato in Teoria della Comunicazione. Scozzese di adozione, vive a Edimburgo, dalla quale non smette di coltivare le sue sue maggiori passioni: il calcio e la scrittura.

L’anatema di Maurìto

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