Mondiale per club: il Corinthians soffre ma accede alla finale

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L’esodo di massa dei tifosi del “Timão” viene ripagato dalla squadra di Tite, che regala ai propri tifosi la finale del mondiale per club. A decidere il match del “Toyota Stadium” ci ha pensato Paolo Guerrero, il peruviano ex Amburgo, con una splendida inzuccata alla mezz’ora del primo tempo. I pluricampioni egiziani escono con l’onore delle armi, confortati da una grande prestazione ( in particolar modo nella ripresa) e dagli elogi degli avversari.

LA PARTITA

Ritmi blandi all’inizio, con i brasiliani a tenere il pallino del gioco e gli africani ordinati dietro la linea del pallone. Il Corinthians, vincitrice della scorsa Copa Libertadores, fa dell’organizzazione e della disciplina tattica il suo maggior punto di forza, mentre gli egiziani, che presentano l’età media di squadra più alta dell’intera manifestazione, si affidano principalmente al rampante attaccante Gedo, vero e proprio trascinatore della compagine biancorossa e principale artefice del trionfo nella scorsa CAF (  la champions league africana).

La noia domina l’incontro, ma il primo vero sussulto risulta esser decisivo ai fini dell’intera sfida: il corner respinto di Douglas viene trasformato in un perfetto assist al bacio dello stesso ex Gremio che imbecca Guerrero, colpevolmente dimenticato dalla difese egiziana. Di potenza e precisione, il miglior calciatore della scorsa Copa America infila l’incolpevole Ekramy. Lo stadio, quasi interamente bianconero ( circa 20000 i tifosi giunti dal Brasile) esplode. Ma il cuore degli uomini di Hossam El Badry non cessa di pulsare, e nella ripresa l’assalto al fortino dei paulisti sarà pressochè totale.

La gara modifica padrone e ritmi. Gli ultimi minuti della prima frazione lasciano spazio solo al nervosismo e alla frustrazione dei “diavoli rossi”, feriti nell’unica vera occasione da un opaco team brasiliano. La musica cambia subito dopo l’intervallo: lo stallo di primissimi minuti viene interrotto prima da una sberla da fuori di Rabiea che termina a lato di poco, e poi dall’occasione clamorosa di Fathi che, ben imbeccato dal talentuoso Aboutrika, non sfrutta l’uscita sconsiderata di Cassio e calcia sull’esterno della rete il pallone del possibile pareggio.

Inizia la girandola di cambi da entrambe le parti. Tite mette dentro Romarinho e  Jorge Henrique al posto di Duglas e di uno spento Emerson. El Badry sbilancia la propria squadra, ma non stravolge il modulo tattico. Gedo, poco incisivo in questa semifinale, esce un pò a sorpresa. Il suo sostituto Moteb, svaria tra l’attacco e il centrocampo alla ricerca di palloni giocabili, ma la cerniera brasiliana chiude con qualche patema d’animo ogni spazio.

Paulinho potrebbe chiudere la sfida dieci minuti dal termine, ma Shadid gli sbarra strada con un prodigioso intervento in scivolata. Gli ultimi disperati assalti africani non sortiscono nessun effetto e l’incontro termina 1-0. L’ansia di non farcela, durata un intero tempo, al triplice fischio del messicano Rodriguez si trasforma in gioia irrefrenabile. I brasiliani ora attendono la vincente della sfida di domani tra Monterrey e Chelsea. Ancora una volta, la finale del mondiale per club potrebbe essere una questione Europa-Sudamerica. Come dire: a volte ritornano.

AL AHLY-CORINTHIANS 0-1

Al Ahly (4-4-2): Ekramy (64′ El Saoud), Rabiea, Goma’a, Naguib, Shadid, Ashour,Saied(  72′ Abo Treka), Fathi, Soliman, Gedo, Hamdi (79′ Moteb). All:H.El Badry.

Corinthians (4-4-2): Cassio, Alessandro, Chicão, Paulo Andrè, Santos, Danilo, Douglas ( 79′ Jorge Enrique), Paulinho, Ralf, Emerson ( 74′ Romarinho), Guerrero ( 90′ Andrade). All: Tite.

Arbitro: Marco Rodriguez (Messico)

Marcatori: 30′ Guerrero (C).

Note: Nessun ammonito. 30000 spettatori.

 

 

Luciano Savarese
Luciano Savarese
Nato a Terracina il 1° febbraio 1989. Amante di tutto ciò di sferico che rotola su un campo rettangolare. Collaboratore presso diverse testate giornalistiche, sportive e non. Studia Lettere alla Sapienza di Roma.

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