Il Milan è El Shaarawy e poco più: 1-0 al Genoa

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MILAN: CHE FATICA!- Allegri prosegue sulla strada di Malaga e ripropone il 3-4-3 che produce dello sterile possesso di palla. I primi 10 minuti di gioco trascorrono tra gli sbadigli e i mormorii del San Siro, interrotti solo da una punizione centrale di Jankovic. Il primo Genoa di Delneri si presenta con un abbottonato 4-5-1 che non vuole lasciare respirare il Milan: lo schema dei grifoni, all’occorrenza, però, si trasforma in un 4-3-3 che dà pressione ai difensori colombiani rossoneri Yepes e Zapata. In particolare difficoltà il numero 17, che con un paio di strafalcioni rischia di mandare gli avversari in porta, senza risultati, per sua fortuna. Nonostante l’avversario latitante, il Milan annaspa nelle sue ansie e si limita a costeggiare la partita, guidato da un Pato evidentemente intimorito dalla sua condizione fisica. L’unico a predicare nel deserto è El Shaarawy: sarà anche il Faraone, ma questo è troppo anche per lui. Le sgroppate del neo 20enne, non supportate, sbattono senza esito contro il muro genoano. Nel finale di tempo i rossoneri recriminano per un rigore non dato per fallo su Pato, ma i problemi sono a monte, ancora apparentemente lontani dalla risoluzione.

IL GOL DELL’EX- Dalla ripresa ti aspetti la rabbia di una squadra ferita, e lo spunto iniziale di Pato, con un bel cross basso non raccolto da Constant, sembra dare quest’impressione. Invece il Milan regredisce nuovamente e per molti minuti fatica a imbastire anche l’azione più basilare. A parte un tiro di Abate, respinto da Frey di piede, la prima metà del secondo tempo è più noiosa di un film uzbeko con sottotitoli armeni. Merito, o meglio demerito, di un Genoa inchiodato dietro e del tasso tecnico molto basso del Milan: basti pensare al “paradosso di Emanuelson“. Riserva delle riserve l’anno scorso, titolare e sempre tra i migliori oggi, sebbene con lo stesso allenatore. Dopo tante azioni disordinate e poco convinte, i rossoneri trovano il varco giusto al 77′: Emanuelson pesca in area Abate, che serve El Shaarawy a porta vuota per il gol vittoria. Azione viziata dal fuorigioco di Abate, ma in questo periodo di vacche magre, tutto fa brodo. Emanuelson sfiora il raddoppio, ma il Genoa, anche sotto, non reagisce. Finisce 1-0, con il Milan che sale a quota 10 punti: unico aspetto positivo di una serata anonima in cui c’è veramente poco da salvare. E tra questo, ovviamente, lui, il predestinato, il Faraone.

Milan-Genoa  1-0 (0-0)

Milan (3-4-2-1): Amelia; Zapata, Bonera, Yepes; Abate, Montolivo, De Jong, Antonini (42′ Constant); Emanuelson, El Shaarawy; Pato (72′ Pazzini). A disp.: Abbiati, Gabriel, Acerbi, Mexes, Flamini, Ambrosini, Nocerino, Bojan. All.: Allegri.
Genoa (4-4-1-1):  Frey; Sampirisi, Bovo, Granqvist, Moretti (68′ Krajnc); Jankovic (80′ Jorquera), Kucka,  Tozser, Antonelli; Bertolacci (56′ Merkel); Immobile. A disp.: Tzorvas, Donnarumma, Hallenius, Seymour, Piscitella, Melazzi, Alhassan, Said. All.: Delneri.
Arbitro: Mazzoleni di Bergamo.
Marcatori: 77′ El Shaarawy
Ammmoniti: Bertolacci e Bovo (G) per comportamento non regolamentare, Yepes (M) per gioco scorretto.

Stefano Giovampietro
Stefano Giovampietro
Nato a Roma nel 1986, laureato in Management delle Imprese Sportive. Nella vita un solo obiettivo: raccontare lo sport; il calcio in particolare. Attualmente collaboratore di bettingisland.it e tuttochampions.it.

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