Udinese: ancora tu?

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Dal gossip fine a se stesso al segnale di una crisi interna, il confine è sottile. Per due giorni si è assistito al succedersi di soffiate, testimonianze, conferme e smentite della ormai celebre lite tra Max Allegri e Pippo Inzaghi. Tra i due c’è sempre stata indifferenza: l’ex bomber non ha mai digerito le innumerevoli panchine a cui il suo ex tecnico lo ha costretto, e l’idea recondita di potergli soffiare il posto, proprio su quella panchina, potrebbe essere balenata  nella mente di Superpippo.

Un incontro, una battuta sopra le righe ed ecco la lite. Che frittata! Come fermare l’incessante balletto mediatico? Ci vuole la stretta di mano, la pace. E arriva puntuale, sancita, non a caso, nella sala dei trofei dei rossoneri. D’altronde il Milan è “la squadra più titolata del mondo“: sovente ce lo ricorda il presidente Berlusconi, e queste figuracce non si addicono al club di Via Turati. Il bene societario è di primaria importanza, e qualsiasi lite -vera o presunta che sia- nuoce al gruppo e ai tifosi, che già stanno vivendo un periodo nero.

Come se non bastasse, alle porte c’è una sfida che definire delicata è poco. Domenica si va a Udine: al Friuli ad attendere il Milan ci sarà un’Udinese lanciata dal gol di Di Natale all’Anzhi, e motivata a regalare la prima vittoria stagionale al suo popolo. La sensazione di dèjà  è forte: abbiamo già assistito a questa situazione? Ebbene sì. Era il 10 Febbraio 2012, poco più di 7 mesi fa. Dopo aver rimediato solo 1 punto in due gare (contro Lazio e Napoli), il Milan si presentava al match contro i friulani con Allegri in bilico, incerto come non mai del suo futuro. E per di più senza Ibra.

In quella intensa serata invernale, a togliere le castagne dal fuoco fu El Shaarawy. Dopo il gol di Di Natale, il Faraone guidò la rimonta insieme a Maxi Lopez. 1-2 e Milan che si rilanciò prepotentemente in campionato e Champions’. Solo quattro giorni dopo, il formidabile 4-0 sull’Arsenal inaugurò un filotto di vittorie esaltante, sebbene non utile alla vittoria finale del campionato. Proviamo a giocare a “Sliding doors“: chissà cosa sarebbe accaduto senza quella rimonta? La smobilitazione estiva ci sarebbe stata lo stesso. Forse Galliani si sarebbe arreso di fronte al volere presidenziale e avrebbe sollevato Allegri dall’incarico, e ora il Milan sarebbe allenato da qualche “vecchia gloria” rossonera, tipo Gullit o Van Basten.

Difficile dirlo. La realtà dei fatti ci consegna un altro Udinese-Milan da brividi. Il buon Max è di nuovo di fronte a uno snodo importante. L’Udinese sarà ancora arbitra del suo destino: finirà come quell’11 Febbraio? Nelle speranze di Allegri, ovviamente, c’è un revival di quella storia, seguito poi da un mese di successi. Ci metterebbe la firma l’allenatore da Livorno, anche perchè il ciclo che aspetta il Milan culminerà nel derby del 7 Ottobre. Niente male come ipotesi: siamo sicuri che, scaramanticamente, Max non prescinderà mai dal Faraone per l’appuntamento di Domenica pomeriggio. Due gol su due partite contro i friulani per l’attaccante col crestino. Non c’è due senza tre: e che il dèjà vu continui.

Stefano Giovampietro
Stefano Giovampietro
Nato a Roma nel 1986, laureato in Management delle Imprese Sportive. Nella vita un solo obiettivo: raccontare lo sport; il calcio in particolare. Attualmente collaboratore di bettingisland.it e tuttochampions.it.

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